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Congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue: cerimonia con l'arcivescovo Bellandi

L'iniziativa sarà celebrata in occasione del 150esimo anniversario della loro fondazione

Celebrano il 150esimo anniversario della loro fondazione, quest’anno, le Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue. A Salerno, presso la parrocchia del Volto Santo di Pastena, dopo il triduo di preparazione, domenica 19 febbraio, alle 18.30, l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi, presiederà la celebrazione eucaristica.

L'iniziativa

Le Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, dunque, invitano la comunità tutta ad elevare un inno di lode e di ringraziamento al Signore, per l’importante traguardo raggiunto e per il bene ottenuto grazie alle opere realizzate e portate avanti dalla Congregazione presente in Italia (in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, oltre che a Ciampino e a Roma) e nel mondo. Esattamente negli Stati Uniti, in Brasile, in India, in Nigeria, nelle Filippine e in Indonesia, dove le Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue offrono servizio apostolico missionario (ospedali, assistenza ammalati, visite alle famiglie, distribuzione di medicine, mense dei poveri, centri di accoglienza per giovani lavoratrici e universitarie, centri di spiritualità e insegnamento nelle scuole). In particolare, presso la Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, sono presenti a Salerno, Acerno e Battipaglia, dove sono impegnate in favore delle studentesse universitarie e delle scuole superiori, nonché della comunità educativa di tipo familiare per bambini dai 4 ai 12 anni vittime di violenza. E, ancora, si dedicano alla catechesi in parrocchia, agli Amici di don Tommaso (laici che seguono la spiritualità della Congregazione) e all’assistenza agli anziani.

La storia

La Congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue fu fondata a Pagani, il 6 gennaio del 1873, dal sacerdote Tommaso Maria Fusco (1831-1891), al fine di curare le fanciulle abbandonate. Fusco, beatificato da Papa Giovanni Paolo II, orfano di entrambi i genitori, dello zio e del fratello, era devoto al Cristo paziente e a Maria addolorata. Fin dall’inizio del suo ministero, si dedicò alla formazione dei fanciulli. Aprì poi una casa come scuola di teologia morale per i sacerdoti, ispirandoli all’amore per il sangue di Cristo. Nel 1873, fondò la Congregazione delle Figlie della Carità, dedicandosi alla predicazione degli esercizi spirituali e alle missioni popolari. Preso di mira a causa del bene che operava, dovette affrontare umiliazioni, persecuzioni e calunnie. Morì a 59 anni. Il carisma della Congregazione rimase la Carità del Sangue di Cristo, come prova del suo amore più grande e manifestazione dell’Amore del Padre per tutti gli uomini. Le sorelle continuano oggi a dedicarsi all’insegnamento delle scuole materne e elementari, alla catechesi in parrocchia, all’assistenza agli ammalati negli ospedali, alle anziane nelle case di riposo e all’educazione dei bambini a rischio nelle comunità educative familiari.

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