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Boom di contagi e timori a Salerno: stress e amarezza tra i cittadini, è "emergenza nell'emergenza". L'auspicio per il nuovo anno

Se dalla pandemia è possibile trarre una lezione di vita, questa non può che essere la capacità di apprezzare la vita nella sua interezza, nonostante ogni difficoltà, riscoprendosi tutti compagni di viaggio, senza distinzione alcuna. Consapevoli, come ci insegna la storia, che il sole torna sempre

Preoccupazioni, ansie e insofferenza, negli occhi e nei gesti di tanti, troppi salernitani: nonostante il sole e il cielo azzurro, da settimane, la nostra città, così come molte altre nel resto d'Italia, è avvolta da una nube di sentimenti amari a causa del rialzo dei contagi da Covid e delle conseguenti strette rivolte a svariate categorie economiche e non solo. In questo periodo di festa, non un'aria distesa e gioiosa, ma intrisa di stress e mancanza di tatto in numerose situazioni quotidiane. "Devo sottopormi al tampone anti-genico perchè mio cugino è risultato positivo ed è in ospedale", dice una giovane in coda in farmacia. "Poverino, speriamo bene per lui", commenta una sconosciuta accanto alla ragazza, la quale, lasciando di sasso qualche presente, controbatte: "Poverino? Non concordo: l'ha voluta lui perchè non si era vaccinato". Intanto, sui social, c'è chi augura malori improvvisi a chi si sottopone alla terza dose e c'è qualche altro che commenta i post dei No Vax augurando loro di finire in terapia intensiva. Da un estremo e dall'altro, dunque, emerge una disumanità senza precedenti, anche nella nostra città che sembra, così, darla vinta alla forza del virus: oltre alla salute, il Covid sembra aver preso di mira i cuori delle persone.

La riflessione

Non è bastato, a molti, il Natale, per puntare l'attenzione sull'amore e sul rispetto verso l'altro, a prescindere da ogni scelta o condizione. Ed ora, ad un passo dal 2022, si scorge un'emergenza nell'emergenza causata dall'esasperazione e dalla stanchezza di chi non "regge" più la pandemia e ha compreso, a malincuore, come il vaccino serva, sì, ma non basti. Così, invece di recitare un mea culpa e attenersi a comportamenti rispettosi delle norme anti-contagio, tutelando la propria e l'altrui salute, numerosi salernitani preferiscono concentrarsi sulla caccia al colpevole, senza considerare che il virus, purtroppo, sta colpendo quasi tutti, seppur in modo diverso, vaccinati e non. Evitare di abbassare la mascherina in presenza di persone non conviventi, specie in luoghi chiusi, mantenere le distanze interpersonali e igienizzarsi le mani, rinunciando a occasioni di assembramenti rischiosi: questo lo sforzo che ciascuno, per il bene proprio e degli altri, deve cercare, in ogni modo, di portare avanti. Perchè se dalla pandemia è possibile trarre una lezione di vita, questa non può che essere la capacità di apprezzare la vita nella sua interezza, nonostante ogni difficoltà, riscoprendosi tutti compagni di viaggio, senza distinzione alcuna. Consapevoli, come ci insegna la storia, che il sole torna sempre. E che, se ad attenderlo ci troverà uniti, a mani tese e con il cuore rivolto verso l'altro, il lieto fine, tanto sperato da tutti, non avrà prezzo. L'augurio per il nuovo anno, dunque, è quello di non smettere di lottare, con umanità e tenacia, fino al sorgere di quel sole. Insieme.

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