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Gran finale per DMED – Salone della Dieta Mediterranea, le critiche di Vassallo

Dario Vassallo: "Apprendiamo inoltre che si è chiusa con una sfida per il futuro: la redazione di un Manifesto della Dieta Mediterranea. Mi piacerebbe tanto, se il cosiddetto Manifesto fosse firmato dal pastore, dal pescatore, dal casaro, dal contadino, da chi veramente è la Dieta Mediterranea, da chi è il vero Patrimonio dell'Umanità, e non da uno chef stellato che ti fa pagare un piatto di pasta 20/30 euro, se non di più, per poi giustificare il prezzo sottolineando che le materie prime costano!"

Si chiude con una nuova sfida, l'edizione 2023 del DMED – Salone della Dieta Mediterranea che lancia il Manifesto della Dieta Mediterranea. Dopo 3 giorni di esposizione di eccellenze, e oltre 100 iniziative tra eventi, concerti, approfondimenti scientifici, cooking show, degustazioni e masterclass, l’edizione 2023 del DMED – Salone della Dieta Mediterranea si chiude con una sfida per il futuro: la re-dazione di un Manifesto della Dieta Mediterranea L’edizione 2023, dopo la versione beta del 2022, ha fatto registrare oltre 15 mila pre-senze durante i giorni dell’evento. “Ringrazio tutti, le associazioni di categoria, le delegazioni delle regioni Basilicata e Calabria, il sostegno della Regione Campania e della Provincia di Salerno, le aziende grandi e piccole che hanno deciso di partecipare e supportare l’evento. Per noi questa è stata un’edizione di conferme e evoluzioni importanti grazie anche a tutta la comu-nità di volontari, professionisti e staff che ha reso tutto questo possibile. Ma non ci culliamo sugli allori. Posso già affermare che siamo a lavoro per la redazione di un ve-ro e proprio Manifesto della Dieta Mediterranea che presenteremo ufficialmente all’edizione 2024 del DMED. Attorno al Manifesto uniremo quanti più territori possibi-le sia nel meridione d’Italia che nell’intero bacino del Mediterraneo. Una sfida enorme per il futuro che ci consentirà di tutelare e consegnare la Dieta Mediterranea alle fu-ture generazioni in tutta la sua autenticità” ha affermato durante la serata di chiusura Emilio Ferrara, presidente del Consorzio Edamus che ha fortemente voluto la realizza-zione del DMED 2023.

Il bilancio

Il progetto DMED, che si è tenuto da venerdì 26 a domenica 28 maggio al NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio, al borgo Cafasso di Capaccio – Paestum, è stato proposto e organizzato dal Consorzio Edamus ed ha visto il patrocinio, tra i vari, della Regione Campania, della Regione Basilicata e della Regione Calabria, della Provincia di Salerno, di Confindustria, di Italia Ortofrutta Unione Nazionale, del Museo vivente della Dieta Mediterranea, oltre che la partnership con Legambiente e diverse Fonda-zioni nazionali, e la presenza istituzionale ed espositiva del Parco archeologico di Pae-stum e Velia ed anche del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Bel-lissima la partecipazione de l’Associazione Borghi Autentici d’Italia, con circa 30 espositori provenienti da territori di tutta Italia. Oltre agli approfondimenti scientifici, alimentari, imprenditoriali e filosofici, tanto spa-zio è stato riservato ad ospiti di caratura nazionale ed internazionale provenienti dal mondo dell’alta cucina, della Tv, del cinema e della musica. Molto interessante è stato il cooking show con lo chef Giovanni Solofra e la pastry chef Roberta Merolli, migliore chef pasticcere d’Italia nel 2022 secondo “Identità Go-lose”, entrambi a capo del ristorante “Tre Olivi” di Paestum, due stelle nella Guida MI-CHELIN Italia 2023, quello del cuoco contadino Pietro Parisi e quello del food creator “La cucina del Presidente”, al secolo Luca Fresolone. ll progetto è nato per valorizzare la ricchezza culturale e gastro-nomica italiana. Espressioni dell’alto potenziale che ogni regione della Penisola porta in sé, ancora di più alla luce della candidatura della Cucina Italiana a patrimonio immate-riale dell’UNESCO. Per Dieta Mediterranea si deve intendere anche l’insieme di conoscenze, riti, simboli e tradizioni che riguardano le tecniche di coltivazione e di raccolta, di allevamento del bestiame e della pesca, di preparazione e condivisione del cibo che assume il ruolo di collante sociale, di connettore di umanità, di occasione di scambio e condivisione, ed espressione di identità. La convivialità è l’anima del modello alimentare che permea lo stile di vita Mediterra-neo. Il cibo è l’elemento cardine sul quale converge un patrimonio ricco di storie, ricet-te e tradizioni spesso oggetto di studi per innovare e puntare ad un futuro più prospe-ro. Un DMED 2023 che, nonostante si sia appena concluso, ha già indicato la strada da seguire per l’edizione del 2024, quando il Manifesto della Dieta Mediterranea sarà uf-ficialmente presentato al pubblico e, soprattutto, alle istituzioni del Mediterraneo. Appuntamento con il prossimo DMED Salone della Dieta Mediterranea dal 24 al 26 maggio 2024.

La nota della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore

Tredici anni di Dieta Mediterranea. O, meglio, tredici anni del riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea quale Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Questo riconoscimento porta la firma dell’indimenticato Sindaco Pescatore di Pollica, Angelo Vassallo. Dieci giorni prima di essere assassinato (il 5 settembre del 2010), in una Acciaroli al termine delle vacanze agostane, arrivò la notizia che la Dieta Mediterranea avrebbe ricevuto il riconoscimento Unesco. "Un percorso iniziato lì dove era nata la Dieta Mediterranea con gli studi di Ancel Keys che ne divenne il teorico. Abbiamo saputo che lo scorso fine settimana si è tenuta l’edizione 2023 del DMED – Salone della Dieta Mediterranea presso il NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio, al borgo Cafasso di Capaccio – Paestum. Durante l’intera manifestazione se non fosse stato per un nostro iscritto alla Fondazione, il nome del papà della Dieta Mediterranea Angelo Vassallo, ambientalista convinto, da cui è nata l'intuizione di proporre lo stile di vita teorizzato da Ancel Keys all'attenzione Unesco, intuendo il grande potenziale per lo sviluppo dell'intero territorio non sarebbe stato nemmeno citato. Oggi invece. La sua visione originaria è stata distorta, con eventi personalistici che non provocano una filiera diffusa di benessere per l'intera comunità", ha detto Dario Vassallo, presidente della Fondazione Vassallo. "Apprendiamo inoltre che si è chiusa con una sfida per il futuro: la redazione di un Manifesto della Dieta Mediterranea. Mi piacerebbe tanto, se il cosiddetto Manifesto fosse firmato dal pastore, dal pescatore, dal casaro, dal contadino, da chi veramente è la Dieta Mediterranea, da chi è il vero Patrimonio dell'Umanità, e non da uno chef stellato che ti fa pagare un piatto di pasta 20/30 euro, se non di più, per poi giustificare il prezzo sottolineando che le materie prime costano! Il contadino, all'origine della filiera, che coltiva quelle materie prime, prende 50 centesimi per 1 kg di pomodori. È sempre la stessa storia", conclude il presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore.

Le conclusioni di Dario Vassallo

Voglio ricordare a questi signori che hanno affollato il salone di tante belle parole, che in Campania siamo dotati da ben undici anni di uno strumento normativo che punta alla valorizzazione della Dieta Mediterranea, attraverso iniziative e misure tese a promozionare e sviluppare le filiere enogastronomiche e la produzione e commercializzazione di prodotti a chilometro zero. Eppure questa legge, che potrebbe fungere da volano per l’economia di tutto il territorio regionale, è allo stato inspiegabilmente inattuata. Una negligenza ancor più ingiustificata, viste le tante figure Istituzionali presenti alla manifestazione e i soldi pubblici messi in campo dalla Regione Campania, dalla Regione Basilicata, dalla Regione Calabria e dalla Provincia di Salerno. Molti provano a cancellare la figura di Angelo, ma la storia non si cancella. Angelo ha perso la vita, è stato brutalmente assassinato, per difendere la sua terra dalle infiltrazioni malavitose nel nome dell'interesse collettivo.
 

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