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"Donare a chi non ha", anche a Pontecagnano il muro della gentilezza

Nel piazzale Centola si potranno lasciare abiti, scarpe, coperte, articoli di cancelleria e tutto ciò che può essere utile per la persona e per la casa

Chi pensa che un muro possa solo rappresentare divisione, dovrà ricredersi perchè, da oggi, ce n'è uno che accoglie e distribuisce oggetti a chi non è in grado di poterli acquistare. Si chiama "muro della gentilezza" e si trova a Pontecagnano Faiano. 

L'iniziativa

Lì, nel piazzale Centola, si potranno lasciare abiti, scarpe, coperte, articoli di cancelleria e tutto ciò che può essere utile per la persona e per la casa. Quella parete di un ex tabacchificio, ora di proprietà comunale, diventa, dunque, il luogo dove "la generosità di chi dona incontra le necessità di chi spesso si vergogna a tendere la mano, di chi non ce la fa a chiedere aiuto", scrive il sindaco Giuseppe Lanzara in un post social. Il servizio, assicurano dal Comune, "sarà gestito in totale anonimato. Chiunque potrà lasciare o prelevare ciò di cui ha bisogno senza che altri vengano a saperlo". "E' un muro che abbraccia i senzatetto, ma non solo", aggiunge il primo cittadino chiarendo che "libri per bambini, penne, colori, ombrelli, culle e passeggini, saranno a disposizione delle famiglie che non vivono un periodo felice". L'iniziativa è stata realizzata grazie al supporto dell'associazione Donne Fuori dal Comune. Per l'assessore alla Gentilezza, Rosa Lembo, "dedicare uno spazio alle famiglie meno abbienti, che vivono questa fase storica in condizioni di precarietà e spesso anche solitudine, significa dare voce agli ultimi, sostenerli, proporre loro soluzioni immediate e concrete".

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