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Fondazione Picentia, ecco i vincitori del contest “La Città che Vorrei” 

Giuseppe Bisogno: "L’appello che rivolgo a chi governa è quello di fornire ai nostri ragazzi gli strumenti adeguati per permettere loro di partecipare alla gestione e allo sviluppo dei processi sociali e amministrativi"

Si è tenuta oggi, domenica 7 dicembre, la premiazione del contest “La Città che Vorrei” promosso dalla Fondazione Picentia. Nell’ambito del contest, nato con l’obiettivo di promuovere e sostenere il protagonismo giovanile e la capacità progettuale dei giovani, sono stati premiati tre giovani residenti nel Comune di Pontecagnano che, attraverso i progetti presentati, hanno dato suggerimenti su come migliorare la città e la qualità della vita.  

La giuria e i vincitori 

Gli elaborati presentati sono stati valutati da una giuria appositamente costituita e composta da Raimondo Pasquino (coordinatore del comitato scientifico della Fondazione Picentia e già rettore dell’Università degli Studi di Salerno); Giuseppe Bisogno (presidente della Fondazione Picentia); Gerardo Sassano (architetto del paesaggio); Marianna Rago(dottoranda presso l’Università degli Studi di Salerno); Carmen Incisivo (giornalista de “Il Mattino”).  Nel corso dell’evento sono state premiate Agnese D’Elia, di 22 anni, che ha presentato il progetto “La Banca del Tempo”; Francesca Santoriello, di 17 anni, che ha presentato il progetto “Al passo coi tempi”; Giulia Vergati, di 17 anni, che ha presentato il progetto “Tutte le strade portano al cinema”.

I commenti 

“Ai giovani va data la possibilità di esprimersi – ha dichiarato il presidente della Fondazione Picentia Giuseppe Bisogno– solo in questo modo riusciremo a ridare protagonismo alle nuove generazioni, che hanno voglia di impegnarsi per la società, ma non sempre riescono a trovare canali pronti ad ascoltare le loro idee. Solo in questo modo possiamo immaginare di costruire una nuova classe dirigente autonoma e con una visione ben definita. L’appello che rivolgo a chi governa è quello di fornire ai nostri ragazzi gli strumenti adeguati per permettere loro di partecipare in maniera attiva alla gestione e allo sviluppo dei processi sociali e amministrativi. Penso, ad esempio, al Forum dei Giovani, la cui azione va sostenuta con convinzione attraverso l’indizione di nuove elezioni”.  “La Fondazione – ha aggiunto il presidente del comitato scientifico della Fondazione Picentia, Raimondo Pasquino – si rivolge ai giovani ritenendoli gli artefici del futuro dei territori. Dopo la pandemia abbiamo la necessità di pensare a come ricostruire il Paese e i progetti che abbiamo avuto il piacere di valutare rappresentano un importante punto di partenza. Quando i ragazzi del Sud ricevono gli strumenti giusti riescono a dimostrare le loro capacità ed essere competitivi rispetto ai loro coetanei settentrionali. Per questo motivo ai giovani che hanno presentato i progetti va il mio in bocca al lupo per il futuro e la mia disponibilità per un confronto costante sui temi e le proposte”. 

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