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Lampadina biocida, "Help Tutela e sostegno dei consumatori": "Pubblicità ingannevole"

L'associazione ha scritto al Ministro Speranza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

L'associazione Help Tutela e sostegno dei consumatori ha inviato una lettera al ministro Speranza in merito ad uno spot pubblicitario riguardante una lampada biocida. Ecco il testo della lettera:

Come associazione Help Tutela e sostegno dei consumatori abbiamo ricevuto numerose segnalazioni in merito ad uno spot pubblicitario spesso in onda sul canale televisivo nazionale La7. 

Si tratta del prodotto BIOVITAE, inventato dai ricercatori salernitani Rosario Valles e Carmelo Cartiere che diversi anni fa hanno ideato e brevettato un dispositivo illuminante di sanificazione degli ambienti, prodotto poi dalla loro azienda Nextsense S.r.l. di Battipaglia (P.I. IT-05403770653). 

Stiamo parlando di una lampadina LED (totalmente UV FREE) che, grazie ad una luce bianca naturale, esercita un’azione microbicida e sanificante su tutti i microrganismi e garantisce di essere capace di eliminare il coronavirus SARS COV2 e di proteggere allo stesso tempo sia le persone che gli animali.  

Un prodotto che sembra miracoloso ma che, nello spot, in maniera pericolosa ed ingannevole, viene rappresentato come strumento di salvezza grazie al quale è possibile “tornare alla vita di prima”! 

Tale affermazione è di una gravità enorme, considerando che ogni giorno muoiono centinaia di persone a causa della pandemia. 

Lo spot è strutturato in questo modo: il prodotto viene descritto come la prima lampadina brevettata efficace contro il corona virus SARS-COV 2 e tutti i batteri. Sullo schermo appare una dicitura in cui viene affermato che la lampadina elimina il virus Sars-cov2 fino al 99.8% e la voce promozionale assicura che “mentre cucini, ti rilassi, sei con la famiglia (appare una ricca tavolata con ben 8 persone senza alcun distanziamento) il prodotto sanifica l’ambiente” ; subito dopo parte uno spezzone in cui ad intervenire è il Sig. Carmelo R. Cantiere – Inventore e direttore Ricerca e sviluppo Biovitae – il quale sostiene che il loro obiettivo è quello di “aumentare la protezione senza cambiare le proprie abitudini […] ritornando a quella normalità che oggi il coronavirus ci ha levato” e tutto questo semplicemente accendendo la luce. 

(Lo spot è visibile a questi link: https://youtu.be/Eg6CqakGtdE - https://www.biovitae.it/ ) 

Riteniamo che tale pubblicità sia fortemente ingannevole oltre che realizzare una pratica commerciale scorretta in quanto incita ad un pericolosissimo comportamento di normalità nella vita quotidiana, quasi spronando a non utilizzare i sistemi di protezione sanitari, perché tanto la lampadina led è in grado di purificare l’ambiente eliminando il virus SARS COV2.  

Altro messaggio imprudente che passa dallo spot è quello di poter non rispettare il distanziamento personale usando la lampadina: appare infatti un’immagine in cui ben 8 persone mangiano insieme sotto questa luce “magica”, senza alcun distanziamento. Proprio oggi, come si evince dalla rassegna stampa che alleghiamo, su raccomandazione dell’Inail, dell’Iss, del Ministero della Salute e dell’Aifa, il distanziamento sociale è stato innalzato a 2 metri per le occasioni di pranzi e cene in quanto, alla luce delle nuove varianti e della gravità di contagio, con la mascherina abbassata per mangiare e bere il rischio di trasmissione è notevolmente superiore. 

Dunque, al di là dei benefici che magari possono pure esserci e al di là della buona fede (che presupponiamo ci sia sempre) ci sembra una grossa forzatura dire che  il prodotto garantisce la possibilità di “non stravolgere più” le nostre vite mentre ogni giorno centinaia di persone muoiono a causa della pandemia.  

La gravità risiede, a nostro avviso, proprio nell’affermare che grazie al prodotto si può ritornare alla vita pre-covid e quindi senza più utilizzare i dispositivi di sicurezza sanitaria (mascherina, gel sanificante): meglio sarebbe stato affermare che tale lampada contribuisce a combattere la proliferazione di virus e batteri e che può fare da alleato insieme a tutti gli altri strumenti di difesa che ben conosciamo e che vanno usati sempre! Ovviamente ciò avrebbe avuto un minor impatto mediatico ed una forza commerciale più bassa ma riteniamo che in un periodo storico difficilissimo come quello che stiamo vivendo non si debba dare spazio ad informazioni fuorvianti (per non dire speculatorie). 

Visitando il sito web del prodotto ( https://www.biovitae.it/biovitae-uccide-il-coronavirus/ ) notiamo che a condurne i test scientifici è stato il Dipartimento scientifico del Policlinico Militare Celio di Roma il quale sostiene che “il picco di frequenze brevettato di BIOVITAE ha ucciso il 99,8% del SARS-COV2 e si è dimostrato quindi efficace sui virus, oltre che sui batteri, spore, muffe e funghi con un’azione che provoca- a differenza degli UV- un danno irreversibile alla struttura dei microrganismi”.  

Tale ricerca scientifica, tuttavia, costituisce un semplice lavoro preliminare ed infatti non risulta indicizzata, cioè non è stata convalidata dalla comunità scientifica e pertanto non può essere utilizzata né sfruttata nella pratica clinica! 

Tutto ciò viene confermato dalla rivista medica “MedRxiv” dove, in merito alla ricerca sulla lampadina LED in questione (dal nome “Rapid inactivation of SARS-CoV-2 with LED irradiation of visible spectrum wavelenghts”)  viene precisato a caratteri cubitali che questo articolo costituisce un semplice preliminare non indicizzato su una ricerca medica che ancora non si è conclusa e che pertanto non può essere sfruttata nella pratica clinica  - “This article is a preprint and has not been peer-reviewed. It reports new medical research that has yet to be evaluated and so should not be used to guide clinical practice.”  

In merito a questa tecnologia ci siamo rivolti anche ad un esperto che lavora nel settore della sanificazione ambientale il quale ci conferma che, da sua esperienza, appare improbabile che un qualsiasi dispositivo possa, in tempi rapidissimi, garantire un abbattimento totale e sicuro di cariche microbiche e virali emesse di continuo. Il nostro consulente progetta e costruisce da anni dispositivi e impianti per la purificazione dell’aria molto efficaci ma che comunque hanno bisogno del giusto tempo di azione, soprattutto se le sorgenti inquinanti sono a ciclo continuo, come appunto possono esserlo più persone infette che si trovano in uno spazio al chiuso (come appare nello spot). (Cfr parere tecnico allegato). 

Ad ulteriore suffragio dei nostri dubbi, infine, notiamo che sul web esistono già diverse segnalazioni e perplessità sull’ efficacia di questo prodotto, a testimonianza che questo “particolare” spot non è affatto passato inosservato.

Pertanto, in qualità di Associazione a tutela dei consumatori, riteniamo che ci siano tutti i presupposti per delineare questa pratica commerciale come scorretta ed ingannevole da rimuovere e sanzionare in quanto non basata su prove scientifiche, non indicizzata a livello sanitario, fuorviante e non etica, in grado di generare nei consociati una sensazione di falsa sicurezza che può anche essere mortale. 

Se così non dovesse essere, precisiamo che la nostra richiesta è volta a spronare e promuovere in ogni caso una verifica che deve essere fatta da Voi Autorità citate. 

Le strade, infatti, sono due: o lo spot è ingannevole in quanto pericoloso e fuorviante (e dunque va rimosso e sanzionato) oppure siamo di fronte ad un prodotto miracoloso, ad una clamorosa scoperta a livello planetario e ci chiediamo, in tal caso, come mai il Governo non lo abbia ancora proposto  come dispositivo necessario (insieme alle mascherine e  al gel disinfettante) per gli ospedali e per tutti i luoghi sanitari e a rischio assembramenti. Delle due l’una. 

Chiediamo, dunque, alla luce di tutto quanto esposto, una verifica ed un riscontro tempestivo da parte delle massime autorità sanitarie nazionali e dalle Autorità Garanti delle Comunicazioni e del Mercato, onde poter chiarire questa vicenda, in un modo o in un altro.  

Il Vice Presidente  

associazione Help Tutela e Sostegno dei Consumatori  

Lorenzo Forte 

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