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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Non conoscevo i veri rischi del Covid": dal Ruggi, il post del "re del by night" salernitano

“No Vax per scelta – ha scritto – non conoscendo assolutamente i rischi che potevo correre. Sono arrivato in questo reparto con gravissime difficoltà respiratorie unite ad una grande sensazione di paura e di sconforto in cui la vita e la morte sono la stessa cosa"

E' stato ricoverato all'ospedale Ruggi di Salerno, per via di alcune complicanze legate al Covid, Enzo Pellegrino, re del by night di Salerno e provincia, anima del programma “Stress di Notte”. Pellegrino che ha superato i momenti più critici della degenza ha affidato a Facebook un lungo post per stigmatizzare l'accaduto e per invitare tutti a non sottovalutare i rischi del virus. “No Vax per scelta – ha scritto – non conoscendo assolutamente i rischi che potevo correre. Sono arrivato in questo reparto con gravissime difficoltà respiratorie unite ad una grande sensazione di paura e di sconforto in cui la vita e la morte sono la stessa cosa. Paura di poter morire da un minuto all’altro perchè quando ti manca l’aria, non respiri ma sei cosciente, vedi la morte accanto al tuo letto. In preda allo sconforto, solo, senza gli affetti più cari, senza la mia famiglia, senza la forza per chiamare, senza un volto amico vicino a me".

I ringraziamenti
 
"Momenti terribili che restano indelebili nella memoria. Poi però vedi delle persone attorno a te che non conosci, che non hai mai visto, chiuse nei loro scafandri di protezione ma lì per aiutarti, per fare il loro lavoro, per alleviare tutte le tue sofferenze, per farti respirare meglio, per accudirti. E anche per darti una parola di conforto, di speranza e di incoraggiamento a non mollare, ad aiutarti a credere nella possibilità di farcela.

Vedi medici ed infermieri che ti stanno accanto, che impiegano tutto il loro sapere e le loro forze per sconfiggere questo maledetto virus. Li vedi armeggiare sui tubi per riuscire a farti respirare meglio e li senti incoraggiarti, invitarti a non mollare, darti una speranza. E allora queste persone diventano i tuoi amici, non sono più volti sconosciuti ma persone che non vedi l’ora di rivedere, che aspetti ogni mattina, a cui ti aggrappi, a cui ti affidi. Ringrazio il reparto del quarto piano di pneumatologia corpo C e D e le belle parole del dottore Silvestro Damico che mi hanno garantito il mio ritorno alla vita normale Ringrazio tutti gli amici e conoscenti ed anche estranei che mi hanno regalato parole di conforto, stimolato a nn mollare mai”.

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