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Disservizi nell'assistenza al Pronto Soccorso del Ruggi: l'appello delle associazioni all'Asl e a De Luca

“Cittadinanzattiva”, “Tribunale per i Diritti del Malato” Ruggi-Salerno e la sezione di Salerno di “Medicina Democratica” hanno scritto all'Asl e a De Luca

Avevano scritto già ad ottobre all'Asl, al Ruggi e al Governatore, “Cittadinanzattiva” / “Tribunale per i Diritti del Malato” Ruggi-Salerno e la sezione di Salerno di “Medicina Democratica”, per evidenziare la drammatica situazione dell’assistenza al Pronto Soccorso del Presidio Ruggi. "Le criticità di allora permangono, ed anzi si sono ulteriormente accentuate. - precisano le associazioni - Permane il contesto di solitudine, di abbandono e di paura che i pazienti vivono, maggiormente quelli non autosufficienti, contesto dovuto alla permanenza anche per 5 giorni nei locali del pronto soccorso perché gli operatori non riescono a trasferirli nei reparti di degenza specifici per carenza di posti letto. Il conseguente sovraffollamento mette a dura prova la capacità dei Medici e degli Infermieri di garantire una efficace assistenza, un immediato inquadramento diagnostico ed un trasferimento veloce nelle degenze specifiche. Alcuni pazienti vanno via dal Pronto Soccorso, soprattutto quelli con minore autonomia e con più fragilità, perché è impedita la presenza, al loro fianco, di un familiare, così come è indicato nelle varie normative nazionali e regionali. La lunga sosta in barella crea una situazione di angoscia e di paura per i pazienti ed un senso di impotenza e frustrazione per gli operatori", hanno aggiunto.

La denuncia

Alcuni Medici, sentendosi esposti ad un alto rischio clinico per le difficoltà nel garantire l’assistenza ad un numero elevato di pazienti, spesso con patologie tempo-dipendenti, preferiscono, per questo e per altri motivi, dimettersi dal servizio pubblico. A queste criticità si risponde con rimedi peggiorativi, come l’accorpamento dei pronto soccorso o il reclutamento di “medici a gettone”. Occorre espletare, con procedure d’urgenza, il concorso per 156 Medici bandito dall’ASL di Salerno, i cui termini sono scaduti da un mese. Occorre alleggerire i carichi di lavoro nei Pronto Soccorso, recuperando i posti letto soppressi nelle varie degenze specialistiche, motivando gli operatori tutti con un riconoscimento normativo incentivante e favorendo la naturale alleanza con i pazienti contro chi sistematicamente si avvantaggia delle difficoltà della Sanità Pubblica. Occorre far funzionare, nell’immediato, la Medicina Territoriale, di prossimità e d’iniziativa, in modo da fare da filtro ai ricorsi impropri ai pronto soccorso e permettere le cure domiciliari dove possibile.

Occorre organizzare, da subito, nei poliambulatori dell’ASL di Salerno (in città ve ne sono due) un’assistenza Medico-Infermieristica sulle 24 ore coinvolgendo i Medici di Base, della Continuità Assistenziale e gli Specialisti Ambulatoriali, attrezzando una piastra radiologica con TAC ed una postazione laboratoristica h24, oltre ad un’ambulanza pronta alle emergenze, come previsto dal DL n. 77.


Dunque, le associazioni chiedono che il Sindaco di Salerno e la Conferenza dei Sindaci dell’ASL di Salerno intervengano per favorire la collaborazione tra Azienda Ospedaliera e Asl per affrontare le varie criticità e che venga attuata la riorganizzazione delle strutture ambulatoriali esistenti su tutto il territorio dell’Asl, favorendo la partecipazione delle associazioni di utenti ed organizzazioni sindacali nella progettazione e programmazione dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria.
 

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