Periferia al buio, illuminazione ko: la denuncia all'amministrazione

Lampioni spenti a Nocera Inferiore, specie in periferia. Con il rischio, concreto, di episodi di vandalismo, furti e microcriminalità. Lo segnalano alcuni componenti dell'opposizione, in consiglio comunale, attraverso una nota. "Mentre l’amministrazione comunale è impegnata nella verifica degli impianti, in alcuni casi installati senza autorizzazione, le zone rurali e periferiche, al buio, diventano terreno di caccia per ladri e criminali vari", recitano il consigliere comunale e capogruppo in consiglio per Fratelli d’Italia Giuseppe Odoroso e il consigliere Rosa Giordano.

La denuncia

 «Una delle priorità di un amministratore è sicuramente garantire la massima sicurezza possibile a tutti i cittadini, senza fare distinzioni tra centro e periferia e, soprattutto, senza arrivare a considerare alcuni cittadini di serie A e altri di serie B, come di fatto sembra fare questa amministrazione comunale: tant’è che quando c’è da risparmiare energia elettrica, statisticamente, le zone che restano al buio sono quelle periferiche, quando invece basterebbe spegnere qualche lampione nelle aree centrali, sia perché c’è maggiore copertura sia perché la presenza di attività commerciali indirettamente fornisce illuminazione, e prevedere lampioni fotovoltaici e lampade a led; anche adesso che l’amministrazione comunale sta verificando le installazioni, a spegnersi sono stati i lampioni di zone come Piedimonte, Casale del Pozzo, Fiano e San Mauro. Dimenticare le periferie significa cancellare la storia e non rappresentare interi nuclei familiari. Significa porgere una mano ai criminali e lasciare campo libero per agire indisturbati nel buio delle strade. Noi crediamo in una città in cui l’efficienza dei servizi, a partire dall’illuminazione urbana, non sia appannaggio di pochi: per questo motivo, dopo le numerose segnalazioni che ci sono pervenute da parte di cittadini e comitati di quartiere, organizzeremo una raccolta firme incontrando chi abita le nostre periferie così da presentare un’interrogazione e dunque portare in consiglio le istanze di questi cittadini vessati: solo così è possibile fare qualcosa di concreto a sostegno della sicurezza di tutti».