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Reintegro dei medici no vax, soddisfatto il dottor Torre: "Ora però attendo una riforma sulla medicina di territorio"

"Se ci fosse stata medicina di territorio, con una valenza autonoma e professionale che ci avrebbe consentito di appurare l’importanza degli anti infiammatori non ci sarebbero stati migliaia di morti", ha ribadito il medico che, durante l'emergenza Covid, ha curato numerose persone contagiate

Si dice "particolarmente contento per il reintegro dei colleghi sospesi e per l'eliminazione dell'obbligo vaccinale", il dottor Gerardo Torre, nei mesi scorsi censurato dall'ordine, già sotto i riflettori nazionali per aver espresso dissenso circa le cure "a distanza" da parte dei medici di base e i protocolli attuati per supportare i contagiati. "Attendo una riforma sulla medicina di territorio perchè i dottori in medicina debbono tornare a fare i medici: visitare, curare, rassicurare. Si è medico solo quando si ha un paziente tra le braccia", ha aggiunto Torre.

La riflessione

"Se ci fosse stata medicina di territorio, con una valenza autonoma e professionale che ci avrebbe consentito di appurare l’importanza degli anti infiammatori non ci sarebbero stati migliaia di morti", ha ribadito il medico che, durante l'emergenza Covid, ha curato numerose persone contagiate lasciate sole dai medici di base.

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