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Caldo uguale mare, ma attenti alle meduse

Con il caldo tornano i molluschi più fastidiosi, ecco cosa fare se viviamo un incontro ravvicinato

Puntuale come sempre, anche quest’estate torna l’allarme meduse. Il problema riguarda tutto il mar Mediterraneo, e anche nel cilento la loro presenza non è una rarità. Il problema non è solamente legato al caldo che fa schiudere prima le uova di cui le meduse sono estremamente ghiotte e che quindi le avvicina sempre più alle coste; ma anche, e forse maggiormente, la pesca eccessiva e senza regole che riduce la fauna marina e rende di conseguenza la loro vita molto più semplice, non avendo più competitori nel loro territorio. 
Il surriscaldamento dei mari rende il Mediterraneo un mare molto simile a quello dei tropici. Secondo Ferdinando Boero, docente di biologia marina all'università del Salento e ricercatore del Cnr e uno dei massimi esperti mondiali in materia afferma come «il Mediterraneo sta diventando sempre più tropicalizzato: basti pensare per esempio che su 100 nuove specie marine introdotte negli ultimi 20 anni 98 sono tropicali. E tra queste anche alcune meduse». 


Cosa bisogna fare in caso di puntura da medusa? Se vi punge una medusa c’è una cosa che non dovete assolutamente fare: lavare la bruciatura con acqua dolce. Se vedete che ci sono ancora pezzi di tentacolo sulla pelle, toglieteli con uno strumento affilato, come un rasoio per la barba, senza schiacciarli. L’ammoniaca è un buon trattamento. Ma, per motivi scientifici, sarebbe meglio andare a un pronto soccorso balneare. Se lo fate, non solo ricevete immediato soccorso da parte di esperti, ma aiutate anche la ricerca. I pronto soccorso balneare, infatti, registrano ogni intervento e formano, quindi, una statistica accurata delle cose che affliggono la salute umana durante il periodo estivo. Se vi curate da soli, o andate in farmacia, la vostra puntura non entra nelle statistiche.

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