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Come esportare e valorizzare i nostri vini? Ci pensa il Wine Manager

All'Universita di Salerno nasce il nuovo corso di specializzazione in Wine Business. L'export di questo prodotto fa segnare un +15% nella nostra Regione, sempre più in competizione con quello dei Paesi emergenti.

All’Università di Salerno nasce un nuovo corso universitario in Wine Business, le cui lezioni partiranno il prossimo 10 gennaio. Il corso universitario di aggiornamento e perfezionamento professionale  si pone come obiettivo quello di formare una nuova generazione di manager, specializzati nel mercato del vino.

La Campania è tra le principali regioni produttrici di vino, tanto che il primo semestre 2013 ha fatto segnare un +15% sull’export, mentre il livello nazionale supera il +8%.  Il settore  è costituito quasi completamente da piccole, o al massimo medie imprese,nessuna di quelle italiane è quotata in borsa, ed è per questo che occorre una visione più manageriale dell’intero settore.

Giuseppe Festa, professore aggregato del dipartimento di studi e ricerche aziendali dell’Università di Salerno, presentando il corso spiega: ”L’obiettivo forte per le aziende produttrici di vino è l’export, che cresce mentre invece la domanda interna cala sempre di più. In termini di agronomia, enologia e tecnologie alimentari – spiega Festa – ormai l’Italia e il sud in particolare ha raggiunto un livello di qualità importante. La promozione vitivinicola italiana – continua il professore – ha un ricchissimo patrimonio costituito dal territorio, così diverso da zona a zona e che propone anche vitigni diversi. Questo è un pregio ma pone anche un problema di quantità non elevatissime di bottiglie di uno stesso vino e questo complica lo sbarco sui mercati internazionali”

L’export di vini italiani entra sempre più in conflitto con quello di nuovi paesi produttori, su tutti Cina, Australi, Sud Africa e Nuova Zelanda. Sempre per il professore Festa sono due le strade che possono esser percorse: "Si può puntare su un vino omogeneo aumentandone le quantità magari con un consorzio di aziende, oppure puntare su un vino particolarissimo, coltivato in zone piccole ma molto caratterizzato. Noi aiutiamo gli imprenditori a sciogliere questo dilemma, ognuno secondo le proprie caratteristiche aziendali’.

Vedremo come lavoreranno per difendere e promuovere i nostri vini  i  futuri Wine Manager made in Italy.

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