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Post Covid/ Vetrina e scontrini, i commercianti fanno i conti con la ripartenza

"Mi dia un attimo, perchè ho gente". La scena è la stessa, in pieno centro oppure in periferia. Alla richiesta di un'intervista sull'andamento degli acquisti nella fase-2 del Covid, la titolare risponde "attendere, prego"

"Mi dia un attimo, perchè ho gente". La scena è la stessa, in pieno centro oppure in periferia. Alla richiesta di un'intervista sull'andamento degli acquisti nella fase-2 del Covid, la titolare risponde "attendere, prego". Precedenza ovviamente agli acquisti, che sarebbero già una notizia. Il problema è che se ti giri, noti di essere da solo in attesa. "La gente" da ricevere in negozio, distanziata e ricevuta dopo aver spruzzato abbondanti dosi di gel disinfettante sulle mani, si riduce ad un paio di persone, non di più. Andamento lento, insomma. Lo dichiarano anche i commercianti.

L'apporto della provincia e la curva di Gauss

Adolfo Gravagnuolo, ex presidente della Confcommercio Salerno, ha speso una vita intera al servizio della clientela, nel cuore della città: biancheria per la casa, lingerie donna, punto di riferimento per generazioni di casalinghe, professionisti, mamme, mogli, future spose. "La somma degli scontrini emessi in un anno da tutti i negozi di Salerno - quelli di vicinato, i centri commerciali, la grande e media distribuzione - supera del 40% il gettito della realtà salernitana. Mi riferisco a Salerno città - precisa Gravagnuolo - e per gettito intendo la capacità di spesa. Il 18% del Pil di un salernitano medio, depurato di utenze e affitto, è dedicato ai consumi. Se questo gettito totale è superato del 40% dal fatturato complessivo dei negozi, significa che il fatturato dei negozi di Salerno arriva da fuori città. Se non c'è ancora sufficiente mobilità provinciale e regionale, noi commercianti andiamo in difficoltà. La mobilità era legata ai b&b, a Luci d'Artista. Le navi da crociera fanno scendere passeggeri diretti a Pompei e alle grandi mete turistiche della Costiera: da noi di passaggio. La situazione del commercio al tempo del Covid-fase 2, quindi, non è buona. Tende, però, a ristabilirsi, perché decresce la curva del contagio, ha una forma a campana, è la curva gaussiana. Le proiezioni ci inducono a ritenere, con tutta probabilità, che in Campania, a Salerno, possa esserci ripresa dal 26 giugno".

I grandi marchi e la pioggia del weekend

Da Luisa Spagnoli a Benetton, passando per la piccola e media distribuzione, Corso Vittorio Emanuele è stato da sempre la strada dello shopping. Termometro, dunque, in questo momento di timida ripresa. "Puntiamo molto sulla provincia - dice Raffaele Tesauro, titolare di Benetton Megastore Salerno - ed i clienti non si spostano facilmente. Al momento vedo interesse, curiosità, risveglio. Prendiamo la rincorsa ma per il fatturato ci sarà tempo: impossibile fare pronostici ora. Il fine settimana è scivolato via con minore intensità rispetto al precedente weekend, quello del boom, a causa delle avverse condizioni meteo. Abbiamo cercato di conservare in ogni caso il rapporto di fidelizzazione con la nostra clientela: gli orari di apertura non sono variati, dalle ore 10 alle 20.30. 

I negozi per mamma e papà

"Ci rivolgiamo al settore bambini - dice Nadia Trotta, titolare di Primigi, a Pastena - e abbiamo lavorato nella norma". Significa con un rendimento costante: senza picchi ma neppure con crolli del fatturato. "Il mondo bambini è diverso rispetto alla vendita al dettaglio per adulti. In base alla tempistica, alle necessità stagionali e di pari passo con le richieste delle famiglie, proviamo a soddisfare la clientela rimboccandoci le maniche. Si entra in negozio due persone per volta, in base alla metratura a disposizione. Ci sono distanziamento, mascherine e gel igienizzante. Inizialmente abbiamo ridotto l'orario serale. Adesso, orario regolare: dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16.30 alle 20.30.

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