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Post Covid/ Le sagre ed i protocolli: genuinità fa rima con sicurezza, tanti forfait

Non ci sarà Baccanalia a San Gregorio Magno: "Faremo qualche iniziativa ma è complicato organizzare le serate alle quali tutti eravamo abituati". Annullata anche la sagra del covento: "Dopo dieci anni, dobbiamo stoppare tutto". Annullati anche GustatiGiovi e Sciusciello

Urge fare il "reset" dei luoghi comuni, oggi più che mai anacronistici e inopportuni: "basta che ci sono il sole, il mare" e il "mangiare" non vanno bene più e non si addicono al tempo del Covid. Le sagre, cha hanno ricevuto il lasciapassare regionale, attraverso specifica ordinanza che le affianca alle fiere e alle partite di calcetto, restano il regno della genuinità, del folclore, del buon cibo e del prodotto a chilometro zero. Le prime due pietanze del menù, che un tempo era di carta e adesso sul display, devono, però, essere sicurezza e salute. Il protocollo è rigido: ci sono tante regole da rispettare anche per gli eventi caserecci della nostra estate. Molti organizzatori danno forfait: da Giovi a San Gregorio Magno, passando per Bracigliano e Pellezzano, è lunga la lista dei dubbi e disagi, che poi hanno spinto a soprassedere.

L'ordinanza

Il governatore Vincenzo De Luca, a più riprese, nelle ultime ore, ha detto di essere diventato simile ad un monaco trappista, perché indossa la mascherina anche sotto il solleone e ha pure invitato a non abbassare la guardia, "perché - ha detto - rischiamo di ritrovarci con il contagio dietro l'angolo". La curva del contagio è calata in generale, ma non mancano i casi di positività al Covid; i cittadini hanno diritto a divertirsi ed a concedersi ore di relax tra gli odori ed i sapori della buona cucina ma sarà necessario, proprio come per la preparazione di una gustosa ricetta, mixare divertimento e cautela, sorrisi e sicurezza. L'attività delle sagre, fiere e altri eventi e manifestazioni locali assimilabili comportano la fruizione da parte di un elevato numero di persone, "ponendo particolari criticità  - è scritto nell'ordinanza regionale - in merito al contenimento dell’epidemia per il conseguente rischio di aggregazione medio-alta che ne deriva". Bisogna dunque predisporre "una adeguata informazione sulle misure di prevenzione; utilizzare apposita segnaletica e cartellonistica, ricorrendo anche al personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione.  E' necessario inoltre riorganizzare gli spazi per garantire accesso contingentato". Un tempo, si misurava la temperatura del forno a legna, prima di dare il via libera alle tante e "saporite" sagre dedicate a sua maestà la pizza. Adesso sarà necessario misurare la temperatura corporea dei clienti all'ingresso, accertandosi che non superi i 37,5 gradi. Non c'è più il menù tradizionale ma "un elenco, se possibile, delle persone che hanno frequentato la sagra", una specie di registro, come avviene nei ristoranti, da conservare per 14 giorni. La sagra è  - per definizione - genuinità, gusto, ma anche tradizioni e legami con il territorio. Gli organizzatori, in queste ore, si interrogano sulla opportunità di portare avanti tradizioni e storia dei luoghi, legate al cibo e veicolate dai manicaretti sfornati dalle massaie, in un contesto che richiederà in ogni caso cautela, prudenza, divieto di assembramento, distanziamento dei tavoli, carico e scarico della merce seguendo particolari procedure, soprattutto per quanto riguarda l'approvvigionamento delle materie prime.

GustatiGiovi e le pennette

"Impossibile procedere - spiega Luigi Martino, presidente dell'associazione che organizza l'evento GustatiGiovI, diventato contenitore culturale e non solo tappa enogastronomica - Avremmo già dovuto procedere nei primi giorni di luglio, fino alla prima decade, ma non riusciamo. Facciamo i conti nella nostra zona collinare anche con una situazione morfologica particolare, che non ci permette di rispettare il corretto distanziamento degli spazi e delle persone". Post nostalgici dei buongustai invadono la pagina facebook "Pro Loco di Ogliara". Qualcuno si chiede: "Dove mangio, quest'anno, le pennette all'Ogliarese". Il Covid ha congelato tutto e il messaggo del gruppo Paranza Picentina, condiviso dagli organizzatori della sagra tanto attesa a Salerno, certifica l'indisponibilità dell'evento: "Avremmo dovuto rivederci ad Ogliara, alla sagra delle pennette all'Ogliarese. Purtroppo questo virus non ci permette ancora di rivivere insieme, felici e festanti questi momenti".

Baccanalia dà forfait

Non ci sarà Baccanalia a San Gregorio Magno. "Faremo qualche iniziativa di stampo culturale ma è complicato organizzare le serate alle quali tutti eravamo abituati. L'ordinanza regionale è stata pubblicata pochi giorni fa ma la situazione sanitaria è in continua evoluzione", spiega il sindaco Nicola Padula. Baccanalia era in programma dal primo mercoledì successivo a ferragosto e l'evento, da tradizione, sarebbe durato cinque giorni. "Faremo un comunicato stampa nei prossimi giorni - spiega il primo cittadino - abbiamo una riunione con gli operatori. Qualcosa realizzermo ma dovrà essere necessariamente organizzato nel rispetto delle regole del distanziamento sociale. Dovrà essre di taglio diverso: impossibile prevedere il programma che, da sempre, ha accompagnato le estati gregoriane".

Niente convento

"Dopo dieci anni, siamo costretti a dire no. Stoppiamo la sagra". Al telefono parla Padre Maurizio, uno degli organizzatori della rinomata sagra del Convento, a Bracigliano. Fu istituita dieci anni fa. Finalità non solo di aggregazione ma anche sociale: raccolta fondi per la ristrutturazione del convento. "I frati francescani hanno riflettuto sulla opportunità di procedere, alla luce anche dell'ordinanza regionale che dà via libera alle sagre. Abbiamo deciso però di soprassedere. Dal 24 al 31 agosto non ci sarà la nostra sagra ed è tutto rimandato a tempi migliori". In bilico la sagra del mascuotto. In attesa di conferme ufficiali, adesso è possibile solo raccogliere una sensazione, un ragionevole dubbio degli organizzatori: "Crediamo di no, è probabile che non si faccia". A Bracigliano è di casa anche il mallone. La sagra sarebbe stata organizzata a fine luglio. Il condizionale non sarebbe più d'obbligo, perché il forfait è ufficiale: "Edizione annullata". A Pellezzano, in estate, c'era il raduno dei golosi. C'era, appunto. "La sagra non ci sarà. Non riusciamo a garantire il distanziamento e tutti gli accorgimenti previsti dall'ordinanza - spiegano gli organizzatori dell'Associazione Sagra do' Sciusciello - tutto rimandato all'anno prossimo, nella speranza che si faccia. Per questa edizione, le date che vanno dal 10 al 16 agosto possono essere cancellate".

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