rotate-mobile
Società

Post Covid/ Piscine e balneazione: si "naviga a vista", speranze e disagi

L'ordinanza regionale riapre le piscine, ovviamente quelle che presentino determinate caratteristiche: non gli impianti destinati all'attività sportiva agonistica ma le piscine scoperte. Si naviga a vista

Si naviga a vista, le bracciate sono di un nuotatore alle prime armi, tra i paletti dell'ordinanza regionale. La battuta corre veloce: "Noi il tuffo lo facciamo. Speriamo che non sia... un bagno". Il gioco di parole, tra mille sospiri, accomuna tutti: gestori, sportivi, soci, clienti. L'ordinanza regionale riapre le piscine, ovviamente quelle che presentino determinate caratteristiche: non gli impianti destinati all'attività sportiva agonistica ma le piscine scoperte. La Rari Nantes ha in gestione la piscina Nicodemi ed è in corso una riflessione. Riaprirà certamente l'ex piscina Vigor, affidata a Salerno Solidale. Vasche svuotate a Torrione, alla piscina Simone Vitale, ed al centro polifunzionale Arbostella: ripassare a settembre.

I calcoli

"Spiagge e stabilimenti aperti al pubblico con ombrelloni distanziati - dice Alberto Serritiello, presidente Distretto Turistico Riviera Salernitana - le piscine sono un capitolo a parte. E' un'altra storia". E' un discorso di metri, di distanziamento come gli ombrelloni, anzi di più, perché la piscina ha bisogno di un determinato PH, di clorazione sempre attiva. Regole e paletti: "Occorrono dai 4 ai 7 metri pro capite. Significa che una piscina semi olimpionica prima poteva contenere fino a 100 persone e adesso 30". Sarà un discorso di costi e ricavi: è inevitabile. I costi fissi non cambiano e potranno essere abbattuti solo con rette, ingressi, biglietti. Lieviteranno i prezzi? Sarà materia per privati e stabilimenti. Serritiello si limita a sintetizzare: "Sarà una sconfitta economica, per tutti".

Il bonus, i corsi, l'attesa

Paola Vaiola, sorella di Cinzia, figlia dell'indimenticato Augusto, è un pezzo di storia del nuoto (e pallanuoto) salernitano. Paola attende schiarite. Sospira e dice: "Siamo fermi dal 9 marzo. Ho letto l'ordinanza, cerco uno spiraglio e non lo trovo. Sarà possibile ricominciare se verranno affittati spazi acqua. Al momento, però, la piscina Simone Vitale a Torrione è svuotata, come l'Arbostella. In inverno eravamo all'Arbostella e in estate affitavamo spazi alla piscina della Polisportiva Siulp. Adesso è impossibile svolgere lezioni di scuola nuoto con i bambini. Sarebbe un problema doppio: si rischia doppio contagio, considerando che potrei io trasmettere virus ma anche loro, visto che i bambini molto spesso sono asintomatici. I costi di gestione saranno alti e possono essere ammortizzati solo con una retta, con gli ingressi. Sarà possibile?". Ci sono anche risvolti sportivi ed occupazionali da tenere in considerazione. "Con la Polisportiva Le Pleiadi che curiamo siamo iscritti ad un Ente di promozione sportiva e abbiamo fatto richiesta ad aprile del bonus per collaboratori sportivi. Attendiamo fiduciosi: nulla è stato al momento riconosciuto. Speravamo potessero servire assistenti bagnanti su spiagge pubbliche. Abbiamo provveduto al rinnovo tesserini ma anche in questo caso tutto tace". Ci sono valutazioni ad oltranza, in presenza di costi fissi ed ingressi contingentati. Chi ha spazi acqua ampi si cimenta: Fiore Club a Campigliano, quartier generale della Dream Team, riapre al pubblico.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Post Covid/ Piscine e balneazione: si "naviga a vista", speranze e disagi

SalernoToday è in caricamento