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Sabato, 20 Aprile 2024
Società

Post Covid/ Teatri e cinema: in scena la sanificazione e tante idee per il futuro

Proposte di spettacoli all'aperto, colloquio fitto con l'assessore comunale alla cultura, planimetria, copione adeguato al distanziamento sociale. Il 15 giugno è la data tanto attesa, "vigilia di riapertura"

Il 15 giugno sarà il loro orizzonte, in verità ancora nebuloso. Il 15 giugno sarà la vigilia, la data del "vediamo a che punto siamo con la curva del contagio", l'ultimo giorno di lucchetti alle sale cinematografiche, ai teatri, alla cultura, alla scena. Poi  dicono, raccontano e sperano che le compagnie alzeranno il sipario e che i cinema proietteranno i film sul piccolo schermo. "Piccolo", adesso, è un aggettivo che crea problemi: al tempo del covid, fase 2, tutti hanno preso il metro e si sono sforzati di distanziare, di rimodulare gli spazi nelle sale. "Troppo piccolo il nostro teatro", dice Valentina Mustaro, colonna de "La Ribalta" di via Valerio Laspro.

Resistere, progettare, proporre

Attraverso un post su facebook, ha spiegato che "qualcosa faremo e ci inventeremo". Alza il pollice, alle sue spalle c'è una frase bellissima del grande Eduardo De Filippo: "Teatro significa vivere sul serio ciò che gli altri nella vita recitano male". Quasi non ricorda più l'ultimo spettacolo andato in scena, in pubblico. Anzi lo ricorda benissimo e le viene il magone: in scena con "L'orso e la domanda di matrimonio", testo di Cechov, il 29 febbraio e l'1 marzo scorsi. La mascherina le copre il volto e lascia spazio solo agli occhi, allo sguardo. E' sufficiente lo sguardo, per chi è abituato (anche) a mimare, parlando attraverso il linguaggio corporeo. "Facciamo mimo, statue viventi, gli artisti di strada. Avevo rivolto alcune proposte all'assessore comunale alla cultura Antonia Willburger, durante l'ultima riunione svolta insieme alle altre compagnie, tutte unite nel disagio ma anche nella voglia di ripartire, in qualche modo - dice Mustaro - Il mimo non parla, il mimo può rispettare il distanziamento". Proposte, idee, come quelle di esprimersi tutti insieme all'aperto. "Però bisogna individuare gli spazi, c'è bisogno dell'aiuto delle istituzioni". Al momento c'è stato quello dei sostenitori, il pubblico di sempre: "Abbiamo ricevuto spontanee donazioni, è stata una boccata d'ossigeno. C'è bisogno di fondi per tenere in vita una struttura che è gestita totalmente in autofinanziamento. Abbiamo parlato anche con la Federazione Italiana Teatro Amatori alla quale siamo iscritti. Ci dicono che è possibile fare prove, è possibile organizzare un minimo di laboratori. Vediamo, aspettiamo e nel frattempo... contiamo. Prima di settembre, ottobre sarà difficile ripartire. Il nostro teatro è piccolo: da 70 posti si arriva a 10 con il distanziamento sociale. Al momento va in scena la sanificazione".

Distanti, scrittori, creativi

Compagnia dell'Eclissi fa rima con festival teatro XS. Enzo Tota è al lavoro, progetta. Al teatro Genovesi di via Sichelgaita, così come sugli altri palcoscenici, sarà necessario "ragionare al contrario". Ecco il senso: "Stavamo preparando "L'alba a mezzanotte", quando il Covid ha bloccato tutto e tutti. Non potremo riproporre questo spettacolo e il motivo è semplice: attori a distanza ravvicinata, il decreto ministeriale va in un'altra direzione. Prima leggevo il testo, mi piaceva, allestivo. Adesso... cambia la scena: parto dall'allestimento e devo capire se può reggere. Se ci sono in scena due persone che parlano al telefono, tutto ok. Se ci sono marito e moglie che litigano a letto, non possiamo procedere. Serve una commedia epistolare". Teatro all'aperto? "Si potrà fare, ma il discorso starà in piedi quando gli spazi saranno trovati e allestiti. Ci siamo fermati al terzo spettacolo in concorso per la dodicesima edizione Festival XS". Tutto annullato? "Macché, tutto rinviato. Ho già definito il cartellone autunnale, già tutto pronto, se sarà possibile, dal 25 ottobre. Nei giorni del lockdown, fin dalle prime battute, ho contattato tutte le compagnie teatrali che non avrebbero potuto esibirsi e ho chiesto loro disponibilità per una data a novembre e dicembre. Sono state tutte liete di concederla". Non finisce qui. "Il Covid-19 non può fermare chi crea. È questo il messaggio forte e chiaro che parte dalla prima edizione del Concorso Nazionale di Drammaturgia “XS testi di scena”, indetto dall’Associazione filodramamtica “Compagnia dell’Eclissi”. I parametri da rispettare: testo compreso tra le 40mila e le 60mila battute con una tolleranza del 5% ed un numero di interpreti da due a quattro. Quindi non sono previsti monologhi. E' questa la nostra sfida. Chiamatela, se volete, ribellione a quanto si è creato. Spazio ai giovani autori. L'autore non ha bisogno - prosegue Tota - di spazio teatrale, è l'unico che può procedere a distanza, scrivendo. Insomma non è legato all'allestimento in senso stretto, a differenza dell'attore ma anche del regista. Premio di 400 euro, scadenza il 23 maggio, risposta già buona: una quindicina di testi pervenuti".

La lettera, il pubblico, il ricordo

Claudio Tortora, il papà del Teatro delle Arti, ha scritto una lettera al pubblico, perché il pubblico è tutto, manca quanto il palcoscenico. Pubblico e palcoscenico sono il teatro. A distanza al momento,in attesa di tornare live, perché il teatro è emozione dal vivo, Tortora ha rivolto un messaggio. "Quando parte l'applauso, sei lì e io ti sento". Il cinema teatro delle Arti ha dato la propria adesione al flash mob in occasione dell'apertura della sessantacinquesima edizione della consegna dei premi David di Donatello: in tutte le sale, luci accese. Ce ne sarà una accesa per sempre anche al teatro Arbostella, nel ricordo del compianto Gino Esposito. "Prima la pandemia, poi il lutto: non avremmo mai immaginato un epilogo simile - scrivono gli amici del teatro sulla pagina facebook della struttura di viale Verdi". Il 10 maggio, il cartellone teatrale avrebbe vissuto l'ultimo appuntamento prima delle risate estive: la tappa sarebbe stata affidata alla compagnia di casa e per Gino era un appuntamento cult. Ripartire, appena sarà possibile, significherà rifarlo nel ricordo, riportando in scena la passione e la competenza che lo accompagnavano, insomma la sua grande eredità culturale.

Rimborsi e abbonamenti

La direzione del teatro municipale "Giuseppe Verdi" ha ricordato, attraverso la propria pagina facebook che "è ancora possibile chiedere, entro il 27 maggio, la conversione in voucher dei titoli di acquisto". Al momento si procede attraverso repliche televisive ma la grande stagione teatrale, la prosa, la grande lirica restano ancora dietro le quinte. All'indirizzo web rimborsi.teatropubblicocampano.it è possibile richiedere voucher. "Tutelare gli abbonati" è una richiesta forte e pressante che proviene dai teatri. Tutela significa anche congelare la tessera d'ingresso, in attesa di poterla "spendere" cioè utilizzare in tempi migliori. Lo ha fatto il cinema San Demetrio di Salerno: "Le nostre attività, in particolare quella dell'88° Cineforum, sono soltanto sospese e non annullate - è stato spiegato - I tesserini in possesso degli spettatori sono e saranno sempre validi e totalmente spendibili nell’ambito della nostra rassegna. Non appena verrà decretata dal Governo la riapertura di cinema e teatri, comunicheremo con il necessario preavviso la data di prosieguo dell'88° Cineforum che sicuramente non si svolgerà durante il periodo estivo". Attendono schiarite anche i gestori del cinema Apollo: tutto fermo alla programmazione della settimana dal 27 febbraio al 4 marzo. Erano i giorni di "Bad Boys for life" con Will Smith.

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