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"Live non è la Ribalta": la stoica risposta del teatro al tempo del Covid

"Volutamente ironico verso i talk show di successo della nostra penisola - spiega la regista Mustaro - ma anche amaro: sappiamo che questo non è il vero teatro ma è l’unico modo per esprimersi in questo triste periodo"

"Otto volte a terra, nove volte in piedi". Valentina Mustaro, attrice e regista teatrale, è una donna forte, che non si abbatte: crea, studia, progetta, inventa. No, non può essere che il Covid sia più forte di tutto: le idee non le uccidono i temporali. Prudenza, salute, distanziamento, ma la cultura sta implodendo e per liberarla bisogna spaziare, difendere strenuamente un patrimonio. Valentina gestisce un teatro in autofinanziamento, "La Ribalta" in via Calenda, a Salerno.

Il bilancio e il rilancio

"Le perdite sono gravi - ammette - siamo chiusi da un anno. Abbiamo ripreso ad ottobre ma per poco. I laboratori sono andati avanti fino alla settimana scorsa. La scuola di teatro è ferma e per questo motivo, nelle nostre live, cerchiamo di ospitare anche studenti, perché trovino spazio a turno per esprimersi". Live non è La Ribalta è la nuova idea, la corazza del teatro che resiste. La prossima puntata (gratuita, fruibile attraverso la pagina Facebook del teatro) è in programma il 25 marzo alle ore 18. Gratuita perché "il nostro obiettivo è diffondere la cultura teatrale e gli spazi sono tutti animati da collaboratori che sposano il nostro progetto".

I dettagli

E stato creato un primo blocco di sei puntate, a cadenza quindicinale. Attraverso il canale on line, l'unico utilizzabile, le puntate si svolgono con un format ben definito: "C'è una gag tratta da cose realmente accadute, proponiamo un intermezzo artistico, infine un'intervista ad una delle compagnie inserite nel cartellone degli appuntamenti, che non hanno potuto esibirsi. Nella seconda parte, la presentazione di un monologo, poi un'allieva che si esibisce" e anche uno spazio bambini. Nella prossima puntata, infatti, sarà il turno della ludoteca Baby Planet che proporrà live uno spettacolo di bolle.

L'obiettivo

"E' tutto volutamente ironico verso i talk show di successo della nostra penisola - spiega la regista Mustaro - ma anche amaro: sappiamo che questo non è il vero teatro ma è l’unico modo per esprimersi in questo triste periodo. La commedia dell'arte è diventata la nostra linfa vitale: bagaglio culturale italiano che abbiamo riaperto e riattualizzato, nell'ottica 2020-2021, perché il teatro deve rispondere alle necessità del proprio tempo e alle domande che incombono, nell'attualità. Abbiamo inserito qualche personaggio nuovo". L'intermezzo è già tutto un programma: "Live, tenete la corrente?". Un'attrice contatta il teatro al video citofono e chiede, masticando chewing gum, di caricare il proprio telefono cellulare. "Dovevamo partire a novembre con la Mandragola di Machiavelli, una rivisitazione con un testo completamente nuovo. Abbiamo ricambiato e rimesso in gioco tutto, rispetto a quattro anni fa, rispondendo al momento che stiamo vivendo. Non siamo andati in scena ma lo riproporremo appena sarà possibile. Sarà una Mandragola 2.0". Live, non è la Ribalta è, dunque, un contenitore di idee, uno stoico tentativo di non disperdere il patrimonio culturale e il rapporto con il pubblico, anche con i più piccoli. "Il teatro è anche pedagogia - ancora la regista - è al centro della vita del bambino, attraverso anche il ludoteatro. Il teatro sottoforma di gioco, soprattutto per i più piccoli, ma li accompagniamo nelle varie fasi. La rassegna per bambini è un momento importantissimo. La rassegna Piccole Emozioni è cresciuta, abbiamo un pubblico di famiglie che seguono e apprezzano".



 

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