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Alla scoperta di un modo nuovo e originale di gustare la carne

Ecco cosa succede se si unisce lo yakiniku alla gastronomia spagnola e italiana

Spesso, in cucina come in altri ambiti, per ottenere risultati eccezionali è necessario osare, uscire dagli schemi.
Dalla tradizione, in generale, si può attingere per avere solide basi da cui partire, per percorrere, in seguito, un sentiero alternativo.
Soprattutto ora, che ci si trova in una realtà globalizzata, che consente di approfondire peculiarità gastronomiche derivanti da vari paesi, vale la pena di sperimentare abbinamenti inusuali.

Nel caso di un ristorante, questa tendenza potrebbe non riguardare unicamente l’aspetto culinario, ma coinvolgere anche l’ambiente in cui vengono servite le pietanze.
Ed è proprio quello che hanno deciso di fare due ragazzi, Paola Pignata (ingegnere informatico) e Riccardo Margarella (specializzato nella ristorazione), realizzando il progetto del loro locale.
Dopo aver vissuto a Barcellona per diversi anni, nel 2013 l’incontro con il noto calciatore Iniesta ha offerto loro l’occasione di iniziare a sognare quello che, poi, sarebbe diventato Kemado.

Una scoperta fortunata

Paola, Riccardo e alcuni amici, mentre si trovavano a Barcellona, incontrarono il calciatore spagnolo Andrés Iniesta che, dopo aver gentilmente accettato di fare una foto con i ragazzi, si infilò nel portone di un vecchio palazzo.
La curiosità spinse Paola e Riccardo ad approfondire il perché una persona famosa si fosse recata in una zona non proprio “in” e, così, scoprirono che il motivo era un piccolo ristorante giapponese.
Vi si recarono e vennero accolti in un minuscolo locale dall’arredamento minimale, che serviva deliziosa carne di wagyu cruda, da cuocere su una brace a carbone, incassata al centro del tavolo.
L’esperienza li colpì tantissimo, tanto da contribuire al progetto del loro ristorante.

Kemado, infatti, racchiude tre culture in maniera unica: quella spagnola, quella italiana e quella giapponese.
La gastronomia spagnola, di cui i titolari hanno assorbito, negli anni a Barcellona, le tradizioni, si ritrova soprattutto nel concetto di tapa, nonché in alcuni dei prodotti iberici più amati; tutto ciò viene fuso con la gastronomia italiana.
Ovviamente, non poteva mancare il tributo al Giappone: al centro di tutti i tavoli, infatti, si trova una brace a carbone, proprio come nei ristoranti di yakiniku, e viene servita un’attenta selezione di wagyu.

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Quando gustare la carne diventa un’esperienza unica

Il termine yakiniku significa, letteralmente, “carne alla griglia” e, come spesso accade per ciò che riguarda il Giappone, un gesto all’apparenza semplice diventa, quasi, un rituale.
Ci si accomoda al tavolo, al cui centro si trova una brace a carbone; viene servita della carne cruda che ogni commensale posa sulla griglia rovente.
La ripetizione del gesto, l’attesa della cottura della carne, lo sfrigolio emesso dalla stessa, mentre il profumo della stessa inebria i sensi, l’assaporare, finalmente, il gustoso boccone, rilassa e distende i sensi, in un momento che si rivela, a tratti, magico.
Ed è proprio questa magia che Kemado ricrea, trasformando un pasto in un’esperienza unica.
Ovviamente, per ottenere tale risultato, la qualità è messa al primo posto, per questo la selezione della carne (wagyu) viene effettuata con estrema cura ed attenzione.
Wagyu (wa significa giapponese e gyu significa mucca) è uno specifico prodotto della tradizione gastronomica giapponese: carne di manzo, che deriva, principalmente, dall’allevamento di razze bovine autoctone.
Kemado sceglie di servire il pregiato manzo di Hida (hyda-gyu), ancora più pregiato del manzo di Kobe.
La sua carne, infatti, deriva da una rigorosa selezione genetica di razze bovine, iniziata a partire dalla metà del secolo scorso ad opera degli allevatori della prefettura di Gifu.All’inizio degli anni ‘50 del secolo scorso, infatti, in seguito alla meccanizzazione delle procedure agricole la prefettura smise di occuparsi dell’allevamento  di  bestiame  da  lavoro, per dedicarsi  a  quello  da  carne, dando origine al pregiato marchio Hida-Wagyu.

Attenzione alla qualità, cura dei dettagli, originalità e varietà culturale sono il segno distintivo di Kemado; per comprenderene appieno la  filosofia, non resta che vivere una #kemadoexperience e assaporare il perfetto equilibrio di sapori appartenenti a tre gastronomie.
Il ristorante Kemado si trova in Via Donato Somma, 6 a Salerno.

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