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Scafati si aggiudica gara uno, Cantù surclassata nella ripresa

Gialloblù in difficoltà appena gli avversari si sono schierati a zona, ma una volta prese le misure sono stati fondamentali Cournooh e Rossato dalla panchina

GIVOVA SCAFATI-PALL. CANTU' 89-79

PARZIALI: 18-21; 42-35; 65-49.

SCAFATI: Mobio 6, Daniel 9, Grimaldi n.e., Perrino n.e., Parravicini 3, De Laurentis 9, Clarke 4, Rossato 12, Cournooh 17, Monaldi 17, Cucci 2, Ikangi 10. All. Rossi.

CANTU': Stefanelli 1, Bryant 16, Vitali 8, Nikolic 9, Borsani n.e., Da Ros 7, Bicarelli 14, Cusin 6, Bayehe 8, Allen 3, Severini 7, Tarallo n.e.. All. Sodini.

ARBITRI: Valleriani di Ferentino (FR), Gagliardi di Anagni (FR) e Almerigogna di Trieste.

E sono 22 le vittorie consecutive al PalaMangano della Givova Scafati, che anche in gara uno della finale playoff che vale la promozione in serie A mantiene imbattuto il proprio fortino. La difesa, come preannunciato, è stata la chiave per aggiudicarsi il primo incontro di questa serie che sarà combattuta e logorante anche e soprattutto dal punto di vista mentale. Dopo aver concesso 6 rimbalzi offensivi nel solo secondo quarto, la squadra di coach Rossi ha indirizzato la contesa annichilendo i brianzoli nel terzo periodo quando gli hanno concesso solo 14 punti con 4 perse e poco ritmo offensivo.

Primo tempo

Alla palla a due patron Longobardi si alza dal suo posto ed incita il pubblico che si cala immediatamente nel match. Ikangi sulle ali dell'entusiasmo segna cinque punti consecutivi, mentre i primi due tiri di Cantù sono due airball. Daniel si getta su una palla vagante - encomiabile per impegno e volontà - ma i brianzoli con la tripla di Severini passano a condurre sul 5-6. Monaldi in step back risponde con la stessa moneta, ma i viandanti passano a zona in difesa e creano non pochi grattacapi a Scafati. La girandola di sostituzioni non cambia lo spartito dell'incontro, con gli ospiti che in difesa mettono la museruola a Daniel vicino canestro mentre gli esterni gialloblù non riescono a punire dall'arco. E' la stessa strategia difensiva usata da coach Sodini nella semifinale di Coppa Italia che ha mandato in tilt Scafati, che vide ribaltare le sorti del confronto da parte degli avversari. Quando finalmente è Cournooh che griffa la tripla del 17-20 Cantù immediatamente torna a uomo. L'ambiente si surriscalda per qualche fischio che va a punire la difesa di casa, ma gli ospiti sembrano riuscire a sentire di più il feeling con il match e commettono soprattutto meno errori.

Il secondo quarto inizia con la tripla di De Laurentis e il gioco da tre punti di Daniel che permettono ai locali di rimettere il naso avanti sul 24-23 al 12'. Il varesino Parravicini sente il match come fosse un derby, e realizza la bomba del +2. Nell'azione successiva Scafati si chiude bene in difesa e strappa la palla dalle mani di Cusin con Cournooh che parte in contropiede e si vede fermare con un antisportivo da Nikolic. L'innesto giallobù per i playoff segna i liberi e poi Mobio converte il possesso per il +6. L'inerzia della gara sembra cambiata, ma siccome di fronte c'è uno squadrone come quello canturino, in un amen il tabellone luminoso recita 31-30. Con Ikangi che francobolla Vitali e la coppia di esterni Rossato-Clarke, quest'ultimo è spesso accoppiato su Da Ros. Con questo assetto Scafati soffre a rimbalzo e Cantù ne approfitta per una serie di extra possessi che però non sempre riesce a tramutare in canestri. Si fa tanta fatica a segnare, le difese hanno ragione sugli attacchi, e quando mancano due giri di orologio alla conclusione del primo tempo arriva il timeout sul parziale di 36-34. Il PalaMangano ci mette però poco ad infuocarsi. Lo fa quando Mobio schiaccia a due mani, e si ripete poco dopo quando De Laurentis strappa palla dalle mani ancora di Cusin e lancia Ikangi che finisce al ferro per il +4. Con un possesso rimanente, Monaldi gioca il pick and roll, attira su di sè due uomini, riesce a servire il rollante De Laurentis che con un extra pass vede Cucci in angolo che non sbaglia il canestro del +8.

Secondo tempo

Alla ripresa delle ostilità succede tutto nel segno di Monaldi. Il play gialloblù in attacco ritrova la mira dalla lunga distanza realizzando due triple una più difficile dell'altra. In difesa però soffre la fisicità di Bucarelli che lo porta sempre sotto canestro. Il capolavoro però lo compie Clarke, che sbaglia in penetrazione e rimane un giro indietro, ma proprio per questo sorprende Da Ros in versione portatore di palla scippandogliela per poi segnare in contropiede il 50-39 che costringe Cantù a chiedere il minuto di sospensione. La compagine ospite inizia a patire qualcosa dal punto di vista mentale, accontentandosi della prima soluzione offensiva che gli capita. Bravo Vitali che in transizione mette in ritmo Severini da tre, ma dall'altra parte Ikangi in angolo replica e si resta sul +11 Scafati al 26'. Coach Rossi opta per un quintetto più arcigno in difesa, con Cournooh, Parravicini, Rossato, Cucci e De Laurentis. E la gara effettivsamente sembra prendere la via di Scafati quando capitan Rossato segna in step back da tre, con la mano di Vitali in faccia, per il tripudio del palazzetto ma soprattutto per il parziale di 60-44. La partita degli ospiti sembra complicarsi ulteriormente quando Stefanelli commette fallo e si vede anche fischiare il tecnico per proteste. E invece, Scafati non ne approfitta ma ringrazia Cusin che commette fallo in attacco nel portare il blocco. Cournooh mette la firma sul gioco da tre punti, prima di ritoccare il massimo vantaggio sul +19.

Gli ultimi seicento secondi della contesa vedono Cantù provare a ricucire il gap grazie ai canestri di Bucarelli e Bryant che valgono il 69-55. Parravicini è però bravo a rubare palla ma meno a concludere con Bryant che lo stoppa. Rossato segue l'azione ed è il primo a prendere il rimbalzo e ad appoggiare al vetro due punti preziosi che costringono al timeout i brianzoli quando si è giocato solo 1'30". La scelta di coach Sodini è quella di riprororre la zona 2-3, ma Clarke prima e Coournoh poi segnano al primo tentativo dall'arco respingendo l'assalto canturino (78-61 al 34'). Monaldi non fa in tempo a ritornare in campo che manda per aria la tripla del +18. Un paio di attacchi a vuoto, però, permettono agli ospiti di mangiare qualche punto rientrando sull'81-71 grazie alla schiacciata di Bryant. Ancora Cournooh spegne le velleità della sua ex squadra con un gioco da tre punti accolto con boato dal PalaMangano. Il punto esclamativo prova a metterlo prima Daniel con il mancato alley-oop, e poi Cucci con la tripla che si spegne sul ferro. Cantù allora torna sotto la singola cifra di svantaggio, ma ancora Cournooh in contropiede segna l'86-77 quando manca un minuto alla fine. E allora il canestro che chiude i giochi lo segna capitan Rossato dall'arco, che fa partire la festa gialloblù.

Scafati dunque si aggiudica gara uno ma non c'è troppo tempo per festeggiare. Lunedì si ritorna già in campo per il secondo atto della finale, e bisogna portare subito i correttivi necessari per limare gli errori. Perché la serie A si conquista soprattutto con i dettagli, e coach Rossi da questo punto di vista è già proiettato al prossimo impegno. In sala stampa oltre a elogiare Cournooh, che è stato non il tassello mancante ma un tassello in più per elevare il livello della squadra, ha soprattutto sottolineato come nel finale i suoi uomini hanno smesso di giocare troppo presto. E contro una squadra come Cantù questo lo si può pagare.

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