Brescia - Salernitana 2-0: i granata crollano al Rigamonti

Una Salernitana brutta, remissiva e a tratti irritante cade anche a Brescia, a seguito di un perentorio 2 a 0 che non lascia scampo a recriminazioni. La prestazione offerta dai ragazzi di Bollini è tra le più brutte della stagione: nel corso della gara infatti, mai Minala e soci hanno dato l'impressione di poter controllare la partita, subendo passivamente le confuse folate offensive di un Brescia sicuramente più voglioso, ma con evidenti limiti tecnici. Ciò non fa altro che appesantire la responsabilità di una squadra scesa in campo al Rigamonti per limitare i danni, vuoi anche perché non più sostenuta dalla brillantezza atletica di qualche settimana fa. Con la debacle odierna, la Salernitana subisce la seconda sconfitta consecutiva che apre scenari futuri molto meno allettanti rispetto alla zona play off, fuori dai radar granata ormai già dalla scorsa settimana. Urgono adesso interventi correttivi da parte del tecnico, onde evitare di vanificare quanto di buon fin qui costruito, in attesa della sosta natalizia e del calciomercato di gennaio. 

Primo tempo

Primi 10’al piccolo trotto senza azioni degne di nota. All’11’, prima occasione pericolosa prodotta dai padroni di casa con un tiro sottomisura di Bisoli, che colpisce (con deviazione di Rossi) l’esterno della rete. Le rondinelle insistono e al 12’ ci provano con una conclusione dalla distanza di Martinelli, ben controllata da Radunovic. Dal canto suo, la Salernitana bada solo a contenere, senza proporsi con continuità in fase offensiva e con reparti evidentemente troppo slegati. Al 23’, finalmente si fanno vedere gli ospiti con Rossi che sciupa - in rapida successione - due buone occasioni da posizione favorevole (l’ex Lazio colpisce anche la parte alta della traversa). Al 28’, un’improvvida uscita di Radunovic fa tremare i polsi dei tifosi granata accorsi al Rigamonti, la difesa però respinge il pericolo.  Lo spettacolo è tutt’altro che gradevole per via di un gioco spezzettato, e condito da tanti errori in fase di impostazione. Al 40’, uno spunto di Caracciolo da posizione defilata, crea qualche grattacapo al portiere Radunovic, la sfera però termina sul fondo. Al 43’, sempre l’Airone ci prova con un colpo di testa, la palla però si spegne innocuo sui cartelloni pubblicitari. Al 46’, il Brescia recrimina per un presunto fallo di mano in area, l’arbitro Iluzzi invece lascia proseguire non ravvedendo gli estremi per concedere un calcio di rigore. Dopo 2’, arriva il duplice fischio, tra i fischi rabbiosi del Rigamonti.

Secondo tempo 

A inizio ripresa (5’) un episodio cambia l'inerzio del match: un errato retropassaggio di testa di Vitale manda fuori tempo un Radunovic mal posizionato, e così, inseorabilmente, la palla rotola in rete. 1 a 0 e partita di contenimento inevitabilmente compromessa. L'autogol dell'esterno granata è una vera e proprio iattura, anche perché i ragazzi di Bollini sembravano esser scesi in campo con un piglio più propositivo rispetto all’anonimo primo tempo. Dopo una reazione emotiva che altro non produce se non un calcio d’angolo, Bocalon e compagni accusano il colpo e si rintano inspiegabilmente dietro la linea della palla. Al 21’, Radunovic salva i granata con un uscita kamikaze su Furlan. Al 30’, le rondinelle si divorano il gol del due a zero con Torregrossa che sbaglia la più semplice delle occasioni. Al 32’ finalmente la Salernitana ha un sussulto, e sfiora la rete del pareggio con un tiro potente del neo entrato Sprocati che costringe Minelli al grande intervento. Al 33’, Vitale prova a riscattare l’autogol con un bolide dal limite dell’area, la palal però sorvola la traversa. L’undici di Bollini pigia il piede sull’acceleratore, ma nel momento in cui Minala e soci esprimono il massimo sforzo, il Brescia raddoppia: a chiudere il match è il tap in dell’Airone Caracciolo bravo ad approfittare di un’incomprensione tra Pucino e Radunovic. Al 40’, Rodriguez in avvitamento di testa prova ad accorciare le distanze, la mira del centravanti spagnolo però non è eccellente. Nonostante il corposo recupero, la Salernitana cede le armi ancor prima del triplice fischio e si consegna definitivamente agli avversari.