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Giovedì, 18 Aprile 2024
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La Salernitana si sgretola: ko a Brescia, il commento della partita

Avvio choc, granata sotto di due gol dopo 21', numerose parate di Belec. Apre uno spiraglio Tutino su rigore ma poi Bjarnason chiude i conti. La squadra di Castori stecca la partita-esame, la prima del ciclo di ferro. Nel prossimo turno, il 15 dicembre, sfida al Lecce

Tre gol subiti e due passi indietro sul piano del furore, dell'aggressività, delle caratteristiche ammirate fin qui. A Brescia, nella partita che inaugura il ciclo di ferro (martedì il Lecce, venerdì il Frosinone), la Salernitana si sgretola (3-1). Avvio choc: granata sotto di due gol già dopo 21', numerose parate di Belec. Apre uno spiraglio Tutino su calcio rigore ma poi Bjarnason chiude i conti. 

Il commento di Castori

"Abbiamo fatto male. Un impatto brutto, il secondo gol e il terzo gol sono conseguenza di due azioni di rimessa del Brescia - esordisce Castori - Se trovi poi una squadra forte e carica come il Brescia e regali la concentrazione, si perde la partita. Abbiamo perso meritatamente perché abbiamo fatto tanti errori. L'approccio alla partita è stato sbagliato. Posso anche sorvolare sul primo gol, una carambola. C'era, però, tutto il tempo per rimediare e non lo abbiamo fatto. Non possiamo regalare le prestazioni: se non siamo squadra, le partite le perdiamo". L'elenco degli errori: "L'occasione di Torregrossa è arrivata dopo 15 secondi. Abbiamo la ripetizione della partita con la Cremonese, poi ripresa, e contro la Spal. Ci siamo intestarditi e abbiamo fatto brutta figura. Questa sconfitta ci insegna che non possiamo andare sulle individualità: dobbiamo giocare da squadra e basta". Uno sguardo a gennaio, ci sono vuoti da colmare in sede di mercato? "Mancava Lopez che è mancino di ruolo lì. Recuperato Lopez, una toppa l'abbiamo già messa. Le altre partite, però, le abbiamo già fatte con i giocatori destri adattati a sinistra. Oggi abbiamo perso non per gli assenti ma perché abbiamo difettato in concentrazione e tempi di gioco. Questo deve servire da lezione e poi di mercato si parlerà al momento giusto. Non siamo primi per caso, ma non siamo neppure il Real Madrid e ci sta che si possa perdere, stavolta per nostri demeriti, contro squadre forti. Non parlo di mercato quando si perde. Non lo ritengo corretto. Lo faremo a tempo debito". Il campionato di Serie B non darà tregua: "Speriamo di recuperare Schiavone e Veseli per tamponare anche la squalifica di Di Tacchio. La turnazione in B è fondamentale e non si può andare avanti con gli stessi giocatori, altrimenti c'è chi è cotto e chi non gioca mai. Oggi ho deciso di dare un tempo frazionato ad Anderson, che nell'ultimo turno è uscito per crampi. Oggi non siamo stati aggressivi, abbiamo perso tanti palloni. Se diamo il tempo all'avversario di ragionare e ci allunghiamo, perdiamo le partite". La Salernitana mostra difficoltà su palla inattiva, calcio d'angolo: "E' stato un rimpallo, ci sono anche le combinazioni favorevoli e sfavorevoli che non dipendono sempre dallo schieramento. Questa squadra può giocare sia a tre che a quattro in difesa. Non c'entra lo schieramento con la sconfitta. La squadra nel suo complesso ha peccato nella sua caratteristica peculiare. Siamo forti se giochiamo in verticale e se mostriamo la nostra vocazione operaia. Se non lo facciamo, perdiamo. La prestazione più brutta, abbiamo fatto peggio di Ferrara. Di positivo c'è solo che siamo ancora primi e perso un solo punto su Lecce e Frosinone. Non soffriamo di vertigini. C'è stata una settimana in cui è piovuto sempre, molto sul sintetico ma non mi piace accampare scuse. Ha perso la mia squadra perché è mia sempre, si vinca o si perda. Abbiamo perso perché non abbiamo fatto le cose che sappiamo fare".

La cronaca

La sfida del Rigamonti comincia subito in salita per la squadra di Castori, "aggredita" dal Brescia che parte tonica, costruisce tre palle gol e al terzo tentativo va a segno. Dopo due parate di Belec - al 20" su Torregrossa e al 2' reattivo alla sua destra per respingere il fedente di Martella - il portiere sloveno capitola al 3'. E' abile la formazione di Dionigi (al debutto) ad orchestrare il calcio d'angolo con blocco - la fotocopia dell'1-0 della Spal, a Ferrara - che manda prima alla conclusione Dessena (colpo di testa parato da Belec) e poi Van de looi al tap in vincente. La Salernitana reagisce al 17': calcio d'angolo battuto da Di Tacchio, sul pallone si avventa Casasola che di testa non inquadra la porta.

Il raddoppio

E' notte fonda per i granata al 21'. Torregrossa inventa un sombrero con il quale elude la marcatura di Gyomber. Pallone rapidamente spostato sulla destra e cross immediato. Bogdan ci arriva in corsa e in acrobazia respinge ma l'intervento diventa un assist involontario per Spalek che di testa fa 2-0. Belec, vanamente proteso in tuffo, sulla propria sinistra, può solo deviare ma non riesce ad evitare il raddoppio delle rondinelle. Al 32' la Salernitana rischia di incassare il terzo gol. Aya è in vantaggio su Sabelli ma non gli chiude il corridoio né spazza l'area di rigore. Sabelli gli soffia il pallone, tira e scheggia il palo alla destra di Belec. La reazione è fatta di fiammate. Due, a cavallo del 35': tiro di Tutino rimpallato in calcio d'angolo e soprattutto la sforbiciata in bello stile di Cicerelli, centrale, bloccata a terra da Joronen.

Rigore e speranze

La Salernitana crea una mischia e la sfrutta. Contatto in area bresciana, cade Di Tacchio, giudicato falloso dall'arbitro Aureliano. Dal dischetto si presenta Tutino che batte benissimo, molto angolato: Joronen intuisce e si distende alla sua sinistra ma il pallone si infila in rete. Al 43', la squadra di Castori ritorna in partita. Tutino festeggia in modo sobrio, con il segno della croce: dedica alla nonna scomparsa in settimana.

La ripresa

Castori mischia le carte ad inizio secondo tempo, lascia nello spogliatoio Cicerelli e schiera André Anderson. La prima occasione è del Brescia: Ragusa da sinistra non angola con il piatto destro e Belec neutralizza. Poi Di Tacchio deve spendere il fallo che gli farà saltare Salernitana-Lecce (era diffidato ed è stato ammonito). Disordinata, arruffona in difesa, la squadra di Castori serve al Brescia l'occasione del possibile 3-1. Al 67', tutto solo in area di rigore, Iagiello grazia Belec e "spara" alle stelle. A venti minuti dalla fine, la Salernitana rispolvera la difesa a quattro: esce Bogdan, entra Lopez, l'uruguagio presidia la fascia sinistra, Aya si stringe a Gyomber e Casasola diventa terzino destro. Cambia poco. Anderson sbaglia tutto su un cambio gioco azzardato - lento, in orizzontale, con la difesa in uscita - che innesca il contropiede letale del Brescia. Bjarnason punta Dziczek, si infila in area da sinistra, e fa gol (76') sorprendendo Belec che buca la presa a terra.

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