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Tracollo granata a Bergamo: gli ultras contestano, Nicola a rischio esonero

Salernitana travolta dalla Dea: cinque gol nel primo tempo, il passivo diventa pesantissimo alla ripresa. Segna pure Ederso, il grande ex. Lampo nel buio di Nicolussi Caviglia: primo gol in Serie A

Una goleada orobica, una figuraccia granata, una decisione che pare inevitabile: Nicola, l'allenatore della Salernitana che ha accettato il "3 contro 3" con l'Atalanta nonostante schierasse Boga e Lookman larghissimi - gente che è scesa in campo con il "motorino" - è a rischio esonero. Il club granata, il presidente Iervolino, il direttore sportivo De Sanctis, l'amministratore Milan, hanno avviato le consultazioni dall'intervallo del clamoroso tonfo. Va scritto che il mister della Salernitana sia stato anche penalizzato dai propri uomini di maggiore esperienza, in particolare da Fazio. Restano però i numeri, oggettivi e ineluttabili: la sua squadra non vince dal 30 ottobre a Roma contro la Lazio, ha raccolto 2 punti nelle ultime 6 partite e 1 nelle ultime 5.

La tattica

Gasperini lascia in panchina Ederson e sceglie Boga per giocarsela più arioso con tre riferimenti offensivi. Ruggeri e Zappacosta sono gli stantuffi di fascia, de Roon e Kopmeiners i mediani. Nicola risponde utilizzando Dia dal 1' insieme a Vilhena per il suo nuovo modulo 3-4-2-1 che aveva già sperimentato dal secondo tempo della sfida pareggiata allo stadio Arechi contro il Torino. Mille tifosi granata al seguito della Salernitana. 

La cronaca

L'Atalanta sblocca subito il risultato, al 5', ma la Salernitana è parecchio sfortunata. Dapprima Palomino è strapitoso nel frapporsi con una diagonale alla verticalizzazione di Lassana Coulibaly per Piatek lanciato a rete. La Dea è brava a ribaltare il fronte di gioco sulla propria sinistra, vince due rimpalli consecutivi e fionda verso Ochoa. Il tiro è forte ma centrale. Ci mette, però, lo stinco Pirola e la deviazione spiazza Ochoa. E' il 5' di gioco e la Salernitana vacilla. Bergamaschi avvolgenti sulle corsie laterali, pallone spostato rapidamente a sinistra, arriva Kopmeiners a rimorchio ma Ochoa è un gattone e di piede respinge (9').

Lampo di Dia

Partita gradevole in avvio, a viso aperto. Ci sarebbe (prima di scomparire) pure la Salernitana, si vede, si sente, pareggia: lancio lungo, Piatek è meraviglioso nella sponda "alla Djuric" che libera il corridoio per Dia. Tocco di giustezza sull'uscita di Musso: i granata fanno 1-1 al 10'. Si riparte, l'Atalanta attacca a testa bassa e la Salernitana sbanda perché perde sistematicamente due uomini, Dia e Vilhena, poco propensi alla copertura. Lookman prende la mira al 12' e Ochoa è tanto efficace quanto plastico, respingendo in bello stile alla propria destra. Il risultato di equilibrio dura poco, perché la difesa dell'ippocampo, al solito tremebonda, commette una grave ingenuità con Fazio, per paradosso il suo uomo di maggiore esperienza.

Difesa gruviera

L'argentino spinge e il fallo, rivisto al Var, è da rigore. Lookman al momento della battuta ha la postura troppo spostata sulla propria destra: non può che indirizzare di piatto nell'angolo alla sinistra di Ochoa. Il portiere granata lo intuisce con largo anticipo e si tuffa convinto di respingere. Lo fa a mano aperta ma è sfortunato perché non trattiene. Al 20' l'Atalanta è di nuovo in vantaggio e piazza l'uno-due dopo pochi minuti. Di nuovo un pizzico sfortunata la Salernitana sulla respinta - carambola addosso ad un compagno di squadra - che produce il calcio d'angolo orobico dal quale poi deriva il nuovo gol. Debole, perfoprabile e mal piazzata, invece, in occasione del corner: Lassana perde Scalvini che di testa fa centro. 3-1 al 23'. Decisivo (purtroppo in negativo) di nuovo Fazio al 37'. Lo punta Hojlund, attaccante mobile, e l'argentino allunga lo sgambetto. Il calcio di rigore è solare, lo batte Kopmeiners, Ochoa intuisce ancora da campione ma respinge centrale e Kopmeiners insacca in tap-in. La Salernitana è totalmente in bambola e Hojlund insacca in diagonale al 41' per il 5-1.

La ripresa e la goleada

Comincia con un solo cambio: esce Lovato, entra Gyomber. Monta nel frattempo la contestazione ultras. Molti tifosi decidono di lasciare lo stadio all'intervallo. Gli altri intonano cori: "Mercenari" rivolto ai giocatori e inviti a reagire tirando fuori attributi. La Salernitana attacca due volte - Candreva sbaglia il rifornimento per Dia, poi Dia serve fuori misura Piatek - ma è l'Atalanta a colpire di nuovo, da fuori area, per il 6-1 clamoroso di Lookman. Il lampo nel buio è di Nicolussi Caviglia: firma il secondo gol granata (primo gol in A) con un bel piatto destro d'incontro (6-2) ma Ederson, il grande ex, "arrotonda" per la Dea (7-2) con un gol delizioso, con il compasso. Fazio ha problemi alla caviglia: lo sostituisce Radovanovic. Escono anche Dia (Bonazzoli al suo posto) e Vilhena (Kastanos). Nel frattempo segna anche Zortea, altro ex. 8-2. Il peggior modo di presentarsi al derby contro il Napoli, in programma il 21 gennaio allo stadio Arechi. 

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