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Il graffio e il ringraziamento di Bonazzoli: "Vi spiego perché ho pubblicato il messaggio di Papa Francesco"

In settimana, per dare la carica a sé e all'ambiente della Salernitana, l'attaccante aveva preso in prestito su Instagram le parole del Papa. A fine partita, dopo il gol che ha castigato il suo vecchio allenatore Mazzarri, ha spiegato il gesto

In settimana, per dare la carica a sé e all'ambiente della Salernitana, l'attaccante Federico Bonazzoli aveva preso in prestito su Instagram le parole del Papa. A fine partita, dopo il gol che ha castigato il suo vecchio allenatore Mazzarri, ha spiegato il gesto: "Sono molto credente. Ho citato la frase di Papa Francesco, perché sono una persona molto credente. Penso che qualcuno mi abbia dato un dono, regalato un sogno e cerco di sfruttarlo. La cosa importante è crederci, perché noi oggi abbiamo dimostrato che possiamo dare filo da torcere. La Salernitana c'è, perché siamo spinti da un pubblico straordinario anche in trasferta, perché siamo un gruppo di ragazzi perbene e siamo qui, lottiamo anche per il mister. Giochiamo nel campionato più bello del mondo, dove tutti i bambini vorrebbero giocare. Noi non molliamo e siamo su un treno che passa una volta nella vita. Sapevo dove venivo a giocare e volevo la carica in un ambiente che sa darla. Accetto le scelte, ma ho bisogno tra virgolette di essere anche un po' coccolato. Continuiamo a lavorare ed a pedalare: ultimi eravamo e ultimi restiamo, ma lottiamo e non molliamo".

L'elogio di Colantuono

"Lui è un giocatore bravo, che sa giocare bene al calcio - dice l'allenatore della Salernitana - Deve crederci e cerco di parlargli molto, perché qualche anno di esperienza ce l'ho. Dipende solo da lui: è quel giocatore che, se vuole, ha la carriera spianata davanti". Poi Colantuono esamina la partita e lo scenario: "Speravo in questo tipo di partita e di reazione: lo avevamo fatto anche a Venezia. Il nostro problema è grande: non riusciamo a costruire una formazione base ed a fare un sistema di gioco definitivo. Anche questa settimana ne abbiamo persi tre. Però devo dire che i ragazzi si impegano. Il discorso è che la situazione resta complicata e quando sei sotto pressione c'è la necessità di reggere anche di testa. Recuperiamo energia, fiducia e un pizzico di serenità in attesa della Juventus". Lo scenario, in vista di gennaio: "La società sa che all'apertura delle liste dobbiamo andare a fare qualcosa perché ci sono necessità. Oggi tra i titolari ho dovuto schierare giocatori con problemini e hanno dovuto stringere i denti, vedi Obi. Ho dovuto rinunciare a Ribéry. E' chiaro che se vogliamo restare agganciati al treno salvezza, dobbiamo fare qualcosa e la società lo sa".

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