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Calcio

Un lampo nel buio: Bonazzoli riprende il Cagliari e salva la Salernitana

I sardi sbloccano il risultato al 73' con Pavoletti, entrato nella ripresa. Il centravanti fa gol nel giorno del suo compleanno. Poi Bonazzoli salva i granata. La Salernitana martedì 30 novembre ospiterà la Juventus allo stadio Arechi

Pavoletti spegne le candeline con il gol della ripartenza (1-0) e la Salernitana riaccende la luce con il guizzo di Bonazzoli al 90'. Il gesto della mitragliatrice, l'esultanza sotto il settore ospiti, il "castigo" inflitto a Mazzarri, il suo ex allenatore, il digiuno in zona offensiva che durava dal 26 ottobre. Segna Bonazzoli e spera Salerno. E' il lampo dopo gli sbadigli e le imprecazioni, il gol che consente di preparare con maggiore adrenalina e fiducia la sfida alla Juventus, il 30 novembre.

La dedica di Bonazzoli

Le scelte

Non c'è Ribéry, manca il campione francese e Colantuono sceglie di posizionare sulle zolle della fantasia Federico Bonazzoli. Era un golden boy, quando Mazzarri, adesso allenatore del Cagliari, lo svezzò all'Inter. Le sue forti motivazioni, contro il vecchio mentore, sono la molla sulla quale punta il tecnico della Salernitana nella gara del rischia-tutto: chi perde, precipita all'ultimo posto solitario. Bonazzoli si schiera alle spalle di Djuric e Gondo, scelto a sorpresa e di nuovo in coppia con il gigante bosniaco. Una coppia la promuove anche Mazzarri: Joao Pedro (sul quale Mancini, ct della Nazionale, dovrà pronunciarsi per dargli il ruolo di oriundo) e Keita Baldé, 8 gol in coppia, sono gli spauracchi della difesa della Salernitana.

La cronaca

Dalbert scappa al 5', liberato dalla verticalizzazione di Carboni. Veseli si fa scavalcare, Gyomber spende il fallo e l'arbitro Doveri lo grazia. Il calcio di punizione di Marin finisce sull'esterno della rete. La posta in palio è altissima: si affrontano due squadre che non sono in fiducia e che commettono tanti errori, tanti falli. La Salernitana, come tema tattico, sceglie inzialmente la palla lunga su Djuric, lascia manovrare Bonazzoli e fa sacrificare Gondo in un faticoso lavoro di copertura, fino a seguire il portatore di palla avversario oppure il fantasista nella propria metà campo. Primo brivido al 25': Di Tacchio sbaglia l'appoggio sulla trequarti, il Cagliari di distende sulla destra con Bellanova, cross immediato e rovesciata di Keita Baldè, fuori bersaglio. Velleitaria al 28', quasi da ala sinistra, la conclusione di Gondo. Che poi è costretto a lasciare il campo, al 39', per infortunio muscolare. La mimica è evidente, il gesto del flessore che cede. Gondo prova a restare in campo e chiede di aspettare prima del cambio ma lo staff medico gli impone di non rischiare. Entra Zortea e proprio lui, al 42' su una ripartenza innescata benissimo da Bonazzoli, ha sul piede destro il pallone per il gol ma viene fuori una cosa a metà tra tiro e cross per l'accorrente Gagliolo e l'azione sfuma clamorosamente. Pregevole anche la verticalizzazione di Marin al 44' per Joao Pedro, ma Gyomber mura tutto. Poi Belec, reattivo sulla propria sinistra, dice no con un bel riflesso al colpo di testa di Joao Pedro, che si stacca dalla marcatura di Lassana Coulibaly e si avvita sul calcio d'angolo di Marin.

La ripresa
 

Il lampo della Salernitana al 46': cross dalla sinistra, torre di Djuric e colpo di testa di Obi che riesce solo a toccare ma non ad indirizzare verso la porta di Cragno. Dopo un giro di lancette, c'è la replica del Cagliari, costruita sull'asse Keitas Baldé-Joao Pedro, che però scivola al momento di battere a rete, dopo la respinta provvidenziale di Gyomber. Il Cagliari ha qualità e armi per il contropiede e può far male se ha campo a disposizione. Al 57', Joao Pedro organizza la contropiede e Marin, a rimorchio, fionda il pallone in curva, tra i sospiri di Belec. Mazzarri, allenatore del Cagliari, richiama in panchina Dalbert e manda in campo l'ariete Pavoletti. Spinge il Cagliari e al 62' spaventa la Salernitana: cross da destra (Di Tacchio rimette involontariamente in gioco i sardi, dopo il recupero di Gyomber) e Joao Pedro di testa grazia Belec. Troppi rischi, Coloantuono ricambia: dallo schieramento 3-5-2 (Veseli, Gyomber, Gagliolo; Ranieri e Zortea quinti) ritorna alla difesa a quattro utilizzando Zortea da finto trequartista.

La frittata e la zampata

Mentre Colantuono prepara l'ingresso di Kechrida per Obi (accade poi all'84', più Capezzi per Di Tacchio e Vergani per Ranieri), proprio Obi subisce il tunnel di Carboni, si rialza ma perde il contrasto. Si accende la lampadina di Joao Pedro che disegna l'assist sul primo palo per Pavoletti, di forza e d'anticipo su Gagliolo per l'1-0 del Cagliari al 73'. Pare tutto finito ma al 90' proprio sotto il settore ospiti, si illumina la mattonella di Bonazzoli, Cross dalla sinistra di Zortea, Nandez dimentica l'attaccante della Salernitana e lui di sinistro, di prima intenzione, supera Cragno.

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