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E' il giorno di Fiorentina-Salernitana: Digos e celere blindano stazione e autogrill

I rapporti sono tesi, c'è atavica e sedimentata rivalità tra le tifoserie. Tutto è cominciato nella stagione 1998-1999, Serie A. Ci fu il "primo tempo" in Toscana: contatti, auto danneggiate. Poi il presidente della Fiorentina, Cecchi Gori, decise di giocare il ritorno di Coppa a Salerno, per devolvere l'incasso agli alluvionati. La bomba carta rovinò tutto

Lo stadio Artemio Franchi di Firenze sarà blindato, come gli autogrill e le stazioni ferroviarie di Santa Maria Novella e Campo di Marte, quest'ultima vicinissima all'impianto sportivo. Accadrà perché i rapporti tra le tifoserie della Fiorentina e della Salernitana sono tesi, di rivalità calcistica. In aggiunta, il percorso dei supporter dell'ippocampo, in viaggio verso Firenze, si sovrappone per lunghi tratti a quello dei tifosi del Lecce, diretti a Pisa. Ecco perché gli autogrill saranno presidiati, così come i caselli autostradali.

L'esodo

950 cuori granata stanno raggiungendo Firenze in questi minuti. Il settore ospiti è sold out: prosciugata l'ultima scorta di tagliandi, che è stato possibile acquistare - raccontano le ricevitorie - anche senza esibire la tessera del tifoso. Il parcheggio auto del settore ospiti è condiviso con gli utenti dell'hub vaccinale Mandela Forum. Per questo motivo, dimezzata la capienza del parcheggio a disposizione dei tifosi della Salernitana, è stata dimezzata anche la capienza del settore ospiti. La Digos vigila sul percorso ed i reparti mobili della Polizia blindato le stazioni ferroviarie

La macchia

Tutto è cominciato nella stagione di Serie A, 1998-1999. Ci fu il "primo tempo" in Toscana: contatti tra le opposte fazioni, danneggiate alcune auto dei salernitani. Poi il presidente della Fiorentina, all'epoca era Cecchi Gori, decise di giocare il ritorno di Coppa a Salerno, per devolvere l'incasso agli alluvionati. La bomba carta rovinò tutto: allo stadio Arechi, durante la partita di Coppa Uefa che i viola disputarono contro il Grasshoppers, fu lanciata dalla tribuna e l'esplosione stordì il guardalinee. La partita fu persa a tavolino dalla Fiorentina, fuori dall'Europa, beffata e viola di rabbia. Le frange oltranziste del tifo gigliato non hanno mai perdonato questo sgarbo ed i social, in queste ore, grondano rancore. Una macchia che va ricordata come cronaca e memoria storica ma che non può e non deve assolutamente attecchire in un sabato di sport, in un periodo storico condizionato dalla pandemia e dal Covid. Lo sport ha bisogno di rinascere, specchiandosi nei valori della lealtà, della correttezza e della probità. I violenti ed i facinorosi - di qualsiasi colore abbiano la sciarpa - devono essere isolati e non a caso le forze dell'ordine vigilano e monitorano.

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