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Genoa-Salernitana è spareggio salvezza, Colantuono: "Non possiamo sbagliare"

Perotti si candida ad illuminare la scena: sarà della partita e lo farà dal primo minuto, da ex. "El Monìto" dovrebbe agire in un terzetto a sostegno del centravanti

Si vince o si vince: domenica 13 febbraio (fischio d'inizio alle ore 15) la Salernitana sfiderà il Genoa al "Luigi Ferraris" in una partita che ha un peso enorme in chiave salvezza. Colantuono sa che deve forzare l'andatura: andrà al rischiatutto schierando una squadra a trazione anteriore. Perotti si candida ad illuminare la scena: sarà della partita ma non lo farà dal primo minuto, da ex. "El Monìto" dovrebbe agire a gara in corso in un terzetto a sostegno del centravanti. Sarà riconfermato Verdi, Ederson a destra ma anche ago della bilancia cioè pure mezzala all'occorrenza per dare manforte a Bohinen (probabilmente favorito a Lassana) ed a Radovanovic. E' un momento delicato e Colantuono si prepara alla sfida decisiva.

La presentazione

Opzione Perotti, Colantuono comincia da qui: "Ha una storia pregressa. Può essere alternativa in corsa, può entrare. Non lo vedo dall'inizio, al momento. Deve calcare il campo come gli altri. Il direttore sportivo l'ha definita spartiacque e ne prendo atto. Nessun problema". I  numeri, il sistema di gioco? "Bisogna avere anche le caratteristiche. Le nostre, ben consolidate, prevedono tre centrocampisti per tanti motivi. Il 4-2-3-1 ha dei pregi ma anche dei difetti. Si può fare in corsa. Abbiamo giocatori con spiccate attitudini offensive, Kastanos può farlo. Purtroppo con lo Spezia abbiamo subito due calci di rigore e non ho visto parate di Sepe. C'era invece il calcio di rigore a nostro favore e poi abbiamo avuto occasione con Kastanos. Per giocare con due centrocampisti occorrono due Coulibaly? Può essere chiave di lettura. Ci possiamo arrivare, ma in questo momento dipende anche dalle condizioni di tutti: Radovanovic, ad esempio, ha anche giocato a due in mediana ma adesso deve essere aiutato, sta in mezzo. Ederson è una mezzala, ha un discreto piede, centrocampista completo, ha gran volume di gioco. Può giocare a due ed a tre. Bonazzoli si è allenato, è nel gruppo, è del gruppo e può succedere tutto. Con me, fatta eccezione per la settimana scorsa, nulla è escluso e nulla è precluso. Il doppio centravanti? Non credo Mikael dall'inizio, perché deve mettersi al passo ma non gli manca molto. Vediamo anche le condizioni di Mousset, che ha avuto un problemino in settimana ma sarà di sicuro convocato. Il Genoa è una squadra molto fisica, sarà una partita molto lottata per l'importanza della posta in palio. Inizialmente la fisicità, il duello, la corsa saranno determinanti. Il mio momento? E' una settimana normale, capisco la pressione e ci sono abituato, le dinamiche le conosco bene. Non ho capelli ma se crescerro, sarebbero bianchi".

Parola alla difesa

"Fazio deve carburare, avevo bisogno di fare un'amichevole all'Arechi per dare ai ragazzi le dimensioni del campo e l'allenamento intenso. Il Genoa è una squadra fisica, che lotta, corre. Si sono rinforzati anche loro nel mercato di riparazione, ha ottenuto buoni risultati contro Udinese e Roma. Sarà una partita da nervi tesi, da giocarsi al massimo delle potenzialità. Il Genoa pressa alto, l'abbiamo visto e studiato. Ci saranno ritmi alti, specialmente all'inizio. Conosciamo le sue caratteristiche e bisogna stare attenti. Noi abbiamo due giorni in meno di riposo e questo va valutato, in presenza di calciatori che stiamo mettendo in condizione. Dobbiamo provarla a vincere con un certo tipo di mentalità, come abbiamo fatto a Verona, compatti, solidi, con la convinzione di poter vincere. Non so dire se c'è un risultato obbligato, solo la vittoria. Noi abbiamo due partite da recuperare. Sicuramente è una partita da non sbagliare".

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