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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Lautaro e Barella: all'Inter basta un gol per tempo, la Salernitana può solo limitare i danni

Un paio di contropiede granata e due parate di Onana. La squadra di Nicola fa quel che può e si prepara alla prossima, delicata gara casalinga contro lo Spezia

Non è finita con la manita, come l'anno scorso al debutto di Nicola in trasferta, ma neppure la Salernitana è riuscita a contenere l'onda nerazzurra. L'ha limitata, ha beneficiato di un paio di contropiede e di tiri sui quali Onana è stato numero uno, però il divario è parso ampio, evidente. La squadra di casa ha avuto il merito di sbloccare subito il risultato con Lautaro (da rivedere Sepe nella circostanza) poi ha gestito le fatiche di Champions, ha dosato e di nuovo accelerato. Alla Salernitana è mancata la luce delle idee: Vilhena impalpabile, Bohinen in campo dal 75' e recuperato. Forse. 

La tattica

La Salernitana affronta l'Inter con una novità non prevista da Nicola alla vigilia: Lovato, che avrebbe dovuto giocare sul fianco sinistro di Daniliuc, ha la febbre e non va neppure in panchina. Al suo posto gioca Pirola, che dai nerazzurri è stato svezzato nel calcio che conta e che proprio i nerazzurri in estate hanno prestato. Dia e Piatek sono la coppia, Candreva e Mazzocchi gli stantuffi. Quest'ultimo vince lo "sprint" per la fascia di capitano. L'obiettivo è prendere l'Inter nella sua metà campo, non disdegnando un atteggiamento tattico più aggressivo. Contro Calhanoglu e non Asllani ma Mkhitaryan, Nicola schiera Kastanos per rintuzzare. Inzaghi è privo di Lukaku forse per l'ultima partita. Sceglie quindi Dzeko e Lautaro in attacco e soprattutto schiera l'artiglieria pesante sulle fasce: non c'è Gosens ma Di Marco; Dumfries resta a presidiare la fascia destra.   

La partita

La Salernitana dispone di un paio di potenziali contropiede che non sfrutta: nel primo caso è egoista Dia e nel secondo Lassana non si accorge dello scatto in profondità di Piatek. L'Inter fraseggia, aspetta e sorniona passa in vantaggio al 14'. Prepara l'azione con tre passaggi di fila che tagliano a fette i reparti granata. Poi prende la mira Lautaro e da fuori area infila il pallone alla destra di Sepe. Il giocatore sudamericano si conferma Re Mida quando incontra i granata e interrompe anche in campionato il proprio digiuno. La conclusione è potente e precisa ma non imprendibile: fiondata dai venticinque metri, non trova reattivo Sepe che si distende sulla propria destra ma non riesce ad evitare il gol. La Salernitana sbanda anche con Daniliuc, che rischia la frittata: un controllo maldestro di testa lo costringe a spendere un fallo molto rischioso, per fortuna da giallo. Poi i granata beneficiano dell'occasionissima: è il minuto numero 20 quando si apre uno spiraglio nella rocciosa difesa di casa. Dia mette giù il pallone e smarca Kastanos sulla propria sinistra. Il tiro è immediato ma colpisce solo l'esterno della rete, creando l'illusione ottica del gol. 

Le difficoltà

La Salernitana però è statica, non ha il portatore di palla e Vilhena tende ad ingolfarsi nelle maglie interiste. Cosìmil palleggio diventa lento, prevedibile, senza grandi sbocchi. Se alle difficoltà si aggiunge la forza della squadra di Inzaghi, sono dolori quando la squadra di casa riparte in contropiede. Al 33' occorre una chiusura splendida di Gyomber su Dzeko per evitare guai. Poi è reattivo Sepe, al 37', quando si distende in tuffo per deviare il colpo di testa di Skriniar, smarcato con un cross da sinistra. Poi Daniliuc è ingenuo quando affonda il tackle al limite dell'area, consapevole che l'Inter abbia lo specialista Calhanoglu. Per fortuna della Salernitana batte Dimarco: Sepe blocca a terra. Con grande coraggio, distendendosi sulla propria sinistra, la Bersagliera costruisce al 40' una pregevole palla gol: la confeziona Kastanos e la scarta Piatek con un destro a giro sul quale Onana è prodigioso. Vilhena, invece, è in palese difficoltà, pigro: l'Inter si fionda in contropiede, Lautaro legge l'unica giocata possibile - la verticalizzazione senza palla con quaranta metri di campo davanti - e l'olandese lo molla già a metà percorso, consentendogli di impattare appostato in area di rigore. Alza il muro Sepe in coabitazione con Pirola. 

La ripresa e il raddoppio

L'inter concede occasioni minuscole e la Salernitana per capitalizzarle deve essere perfetta. Ci prova Dia al primo giro di lancette. Fuga a destra e cross rasoterra in corsa: Kastanos a rimorchio arriva con un attimo di ritardo. Dal piede destro di Calhanoglu, invece, arriva al 51' la pennellata che Lautaro in beata solitudine ribadisce di testa verso Sepe. La mira è alta di pochi centimetri. Pennella calcio anche Candreva al 54': lancio da distanza siderale per la testa di Dia che si tuffa e indirizza al palo alla destra di Onana. Il portiere dell'Inter con un balzo felino dice ancora no. Cala il sipario al 58'. La Salernitana beneficia ancora di un contropiede che Dia apre con un bel movimento portando via l'uomo a Kastanos. Il cipriota si troverebbe a questo punto nella posizione di trequartista fronte alla porta ma interpreta l'azione del compagno come un imrpbabile dai e vai e l'azione sfuma. Anzi, si ravviva per l'Inter parte veloce in contropiede, vince un paio di rimpalli dalle parti di Vilhena e apre il gioco verso la fascia sinistra. Mazzocchi si accorge che molto presto lampeggerà la mattonella di Barella ma la sua corsa a perdifiato non è sufficiente per colmare il gap. Il centrocampista nerazzurro controlla e trafigge Sepe. 

Le contromosse

Dopo il 2-0 interista, Nicola sfila dalla partita Kastanos e Piatek. Li sostituisce con Valencia e Bonazzoli. La reazione granata è la conquista di un calcio di punizione dal limite (fallo su Candreva) che Daniliuc tira forte ma non angola al 67'. Poi ci prova Bonazzoli con una bella torsione di testa su cross di Candreva: alto di un soffio. Al 75' finisce il calvario di Bohinen e forse della Salernitana: il centrocampo ritorna in campo dopo un'assenza di oltre due mesi. Rileva lo spento Vilhena. C'è spazio per un altro contropiede granata, mentre il cronometro scorre inesorabile: scatto da centometrista di Boulaye Dia, Candreva lo accompagna, riceve palla ma tira sbilenco. All'82' Nicola completa i propri cambi variando l'assortimento di difesa: fuori Pirola e Mazzocchi, in campo Bronn e Sambia, quest'ultimo sulla fascia sinistra. Il terzetto davanti a Sepe si dispone schierando Bronn, Daniliuc e Gyomber. Chissà che siano prove generali per il prossimo, delicato match casalingo contro lo Spezia. 

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