rotate-mobile
Calcio

Vittoria di platino della Salernitana a Lecce: tre passi verso la salvezza

Uno-due dei granata: la sblocca Dia e arrotonda Vilhena. Il Lecce accorcia le distanze con Strefezza. Poi l'ultima spallata è della Bersagliera. Tre punti che valgono ossigeno

La Salernitana risponde presente e Nicola risponde presente. Blocco monolitico nella notte più difficile, i granata espugnano il "Via del Mare", sorpassano il Lecce in classifica e scavalcano anche lo Spezia che perde a Bologna. E' la notte dei terzini (Sambia e Bradaric costanti), la notte di Troost-Ekong che alza le barricate ma anche degli stranieri Dia e Vilhena che firmano il successo in Salento. 

La tattica e gli obiettivi

E' la notte dei bonus, la notte del coraggio: la Salernitana deve portare via punti dal Salento per dare stabilità alla panchina dell'allenatore Nicola e serenità alla propria classifica. I granata scendono in campo conoscendo già il risultato dello Spezia, altra pericolante, a Bologna (ko 2-0). Devono a propria volta cambiare passo per allontanarsi alla svelta dalla zona a rischio. Il Lecce è squadra briosa, vivace, però in casa ha sempre preso gol, dal 2020. La Salernitana l'affronta con Troost-Ekong nel motore e in difesa dal 1': è titolare con Bronn. Crnigoj, il centrocampista appena arrivato dal Venezia, parte dalla panchina insieme a Nicolussi Caviglia. In una partita da non perdere ma da giocare pure con personalità e senza fare le barricate, l'allenatore del cavalluccio marino predilige Bohinen, il regista. La tattica d'inizio gara prevede pure l'impiego di Sambia e di Bradaric, terzini di ruolo, contro gli esterni dei salentini. Vilhena è la mezzala ma ha pure il compito di defilarsi a sinistra per formare, all'occorrenza, una linea a  4 che ha Candreva sull'estremità destra. Nella metà campo leccese ci sono Strefezza e Colombo, l'esterno sinistro (invertito) e il centravanti, ma non Banda né Di Francesco. Baroni sulla destra schiera Oudin. Novità anche a centrocampo: c'è Maleh e non Gonzalez. 

Paradiso all'improvviso

Al primo affondo, la Salernitana passa in vantaggio: pallone a campanile respinto di testa, centrale, dalla difesa del Lecce (Pezzella). Dia prende la mira e con il destro dal limite dell'area - la lunetta - infila il pallone alla destra di Falcone. E' il 5' ed i granata sono in vantaggio. Esplodono di gioia i 1100 giunti da Salerno. Falcone deve poi rifugiarsi in calcio d'angolo quando Sambia sta per trovare il jolly al 7' (calcio di punizione da trenta metri). Il Lecce è vivo e velenoso e al 10' replica subito con Strefezza: solita percussione, tiro di destro, alto. Altre due fiammate salentine a cavallo del 15': dapprima si addormenta Bohinen e Troost Ekong  deve mettere fisico e gambe per concedere corner. Dal successivo angolo, battuto teso al confine con l'area piccola, Ochoa fa un mezzo passo indietro, si illumina la mattonella di Umtiti lasciato solo da Bronn ma il difensore schiaccia fuori graziando la Salernitana. 19'19", momento simbolo della stagione e numeri magici che richiamano la fondazione della Salernitana. Il momento esatto non è proprio questo - qualche secondo in meno - ma conta che i granata siano 0-2. La cosa meravigliosa la fa Bradaric che con grande tempismo e personalità cerca il duello a centrocampo. Vince il contrasto e l'azione da difensiva diventa offensiva. Pallone svelto verso Dia, Piatek prova ad agganciare ma diventa una sponda a seguire nel cuore dell'area dove c'è Vilhena

Tutto in bilico

Non è finita. Baroni sposta di nuovo Strefezza a destra. Il Lecce gioca sui nervi, si fionda sulla fascia sinistra e Oudin trova lo spunto giusto. Cross teso, passa tra una selva di gambe ma soprattutto non ci sono quelle granata. Strefezza sotto misura insacca. 1-2 al 23'. Pericolosissimo il Lecce al 33': conclusione a botta sicura di Hjulmand di piatto destro e miracoloso salvataggio di Sambia in prossimità della linea di porta, a Ochoa battuto. Lecce a tutta birra, la Salernitana indietreggia e sbanda. La salva Ochoa al 36': respinta a due mani sulla staffilata in tap-in di Blin. La Salernitana trova risposte positive dai suoi terzini ma quando i giallorossi di casa spingono, l'attitudine di Bohinen e di Vilhena non è proprio quella di contrastare. Così nella nuova ripartenza è Lassana Coulibaly che deve spendere il fallo. 

Luce soffusa e ripartenze

Il regista, la luce della Salernitana, Emil Bohinen, si accende e si spegne ad intermittenza. Nicola lo sfila dalla contesa e sceglie Nicolussi Caviglia. Baroni risponde con l'inserimento di Di Francesco al posto di Oudin. Subito ripartenza granata al 4'. La costruisce dalle retrovie con il pallone recuperato da Nicolussi Caviglia. Parte il break di Sambia, perde un tempo di gioco ma riesce comunque  servire Candreva che con una mezza torsione crossa da destra per Piatek. Il pistolero svetta ma non schiaccia: centrale tra le braccia di Falcone. Azione copincolla del Lecce al 6': crossa dalla destra e colpo di testa di Di Francesco bloccato a terra da Ochoa dopo volo plastico sulla propria sinistra. Poi la staffilata di Candreva al 10': il Lecce è temporanemente in 10 (infortunato Maleh, entra Gonzalez) e il numero 87 granata cerca il jolly del venerdì con una conclusione potente che si abbassa mezzo metro oltre la trasversale. Emozioni infinite: la Salernitana tenta la terza ripartenza consecutiva ma Lassana è fermato sulla trequarti e il pallone arriva dalle parti di Umtiti in posizione di finto centravanti. Si stringono le maglie della Salernitana, se la cava la difesa al 12'. C'è bisogno di lotta a centrocampo e Nicola al 15' è pronto a fare entrare Crnigoj. Nel momento di impasse, però, scappa via Lassana, fa trenta metri di campo e poi serve a Piatek il pallone che il polacco in diagionale, non riesce ad indirizzare nello specchio. E' l'ultima fiammata di Coulibaly: il maliano è ammonito e Nicola deve sostituirlo con Crnigoj. 

La controcopertina

Al 18' la Salernitana conquista un prezioso calcio di punizione dai venticinque metri, grazie al lavoro di sacrificio di Piatek. C'è anche Vilhena sul punto di battuta ma Sambia ha il piede caldo. Conclusione potente diretta all'angolo destro ma Falcone devìa in angolo. E' reattivo anche Ochoa: respinge di lato il tiro insidioso di Di Francesco (22'). Ci prova anche al 36': mira sballata. Sambia non gioca una partita intera da un anno. Nicola lo sfila e fa entrare Lovato che si piazza al centro della difesa in coppia con Troost-Ekong. Bronn diventa il terzino destro. Modulo 4-4-2. Non ce la fa più neppure Vilhena. Tocca a Kastanos. E tocca anche a Dia scappare via come un fulmine dopo un bellissimo gioco di gambe. Conduce il contropiede 3 contro 2 ma forse sbaglia la direzione del passaggio: sceglie Candreva per il cross anziché Piatek per la battuta a rete. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vittoria di platino della Salernitana a Lecce: tre passi verso la salvezza

SalernoToday è in caricamento