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Dia è tornato, segna a San Siro: la Salernitana è nella storia, pari contro il Milan

La squadra granata divora due clamorose palle gol nel primo tempo con Kastanos e Dia. Il Milan castiga con Giroud, in gol nell'unico minuto di recupero concesso. Poi Dia si fa perdonare alla ripresa: cross di Bradaric, Re Mida è tornato

La Salernitana scrive la storia a San Siro. Nella Scala del calcio, in casa del Milan, si aggrappa al suo bomber ritrovato, Boulaye Dia, e conquistato un pareggio d'oro. Il timbro in calce all'1-1 finale lo mette non solo l'attaccante senegalese ma anche una difesa-muro, composta da Ochoa, Pirola, Daniliuc e soprattutto Gyomber. Certo, il gol di Giroud è il guizzo di un campione che approfitta di sbavatura in marcatura. Ma è l'unica della gara. Poi Ochoa ritorna gatto, Gyomber si immola, Dia capitalizza, Piatek addirtittura spreca in sciatto contropiede nel finale. La classifica dice Salernitana a +7 sul Verona ma con un pareggio che ha molta più sostanza e prestigio, in casa del Milan. Adesso bisognerà completare l'opera in casa contro il Bologna ma per una notte la Salernitana si prende la scena e la glora. 

La cronaca

Difesa e contropiede: è la ricetta della Salernitana per spegnere il fuoco del Diavolo. In uno stadio-bolgia (70mila sugli spalti), il Milan sente odore di secondo posto in condominio con l'Inter, che vale oro in chiave piazzamento in zona Champions. E' uno snodo fondamentale del campionato rossonero, tant'è che Pioli abbozza solo il turnover ma non cambia la difesa di Londra né il centravanti. Contro Giroud, Leao e Diaz c'è una Salernitana accorta, prudente ma non remissiva. I granata, infatti, non rinunciano al passo e alla qualità di Candreva e in aggiunta si presentano a San Siro con Bohinen per fare densità e palleggio. La strategia funziona, tant'è che a cavallo del 20' il taccuino si riempie con due fughe della Salernitana - la prima all'alba del match, quando Kastanos soffia palla a Leao ma Dia perde il tempo giusto e poi con Mazzocchi ritornato capitano e pendolino - più un calcio di punizione battuto da Milan con Bennacer e ribattuto dalla barriera.

La tattica e le fiammate

A volerlo "ingentilire", il modulo di partenza della Salernitana è 3-5-1-1. In realtà, in molti frangenti quando serve, la difesa diventa a 5, Kastanos rimpolpa il centrocampo insieme a Candreva, Dia resta unico riferimento. Ma la tattica funziona, la squadra di Sousa regge il campo e il Milan vive di fiammate. La prima arriva al 23': percussione di Leao, profondità per Theo Hernandez ma Gyomber è provvidenziale in tackle; nuovo cross da destra, Gyomber ancora in anticipo di testa ma il pallone finisce sul piede fatato di Leao che si cimenta nel tiro cross e Diaz in spaccata non ci arriva di un soffio. Al 29', la rovesciata di Giroud, dopo calcio d'angolo, è da figurine Panini: acrobazia meravigliosa, gamba tesa e pallone colpito con il collo del piede: alto di pochi centimetri, applaudono in settantamila. Occasionissima al 33', è di colore granata: Bradaric bravissimo in pressing costringe il Milan ad un retropassaggio affannoso su Maignan, che sbaglia il rinvio e favorisce Bohinen. Emil alza la testa e serve il cioccolatino a Kastanos. E' un rigore in movimento, il cipriota mira al palo alla sinistra di Maignan ma il diagonale è "sporcato" miracolosamente da Krunic. Clamorosa è anche la palla gol del 43': Dia scappa via, messo in moto da un errore in disimpegno, di testa, commesso da Thiaw, ma Maignan compie un intervento mostruoso per un portiere, perché in perfetto tackle, appena fuori l'area di rigore, gli sradica il pallone. Bravissimo Maignan e molto ingenuo Dia nella circostanza.

La beffa

Arriva atroce e non più pronosticabile, alla fine del primo tempo. Il Milan batte il calcio d'angolo sotto la propria curva. Se ne incarica Bennacer e Giroud,. da bomber, salta in area piccola tra Gyomber e Bohinen e fa 1-0 nell'unico minuto di recupero concesso dall'arbitro. 

La ripresa

Al 56' Paulo Sousa interrompe la partita di Kastanos: fuori il cipriota, nella mischia Piatek che proprio a San Siro, da milanista, partì a razzo agli inizi della propria esperienza in rossonero, prima di essere sacrificato dopo un anno sull'altare di Ibrahimovic. Con l'ingresso di Piatek, Candreva si sposta qualche metro più avanti, lasciando il centro sinistra a Dia. Va subito al tiro, ma è centrale e fa solo il solletico a Maignan. Al 60', il momento magico per la Salernitana: break di Lassana a centrocampo, pallone spostato velocemente a sinistra per Bradaric, traversone immediato e Dia di piatto destro fionda il pallone alle spalle di Maignan. Episodio chiave al 71': Bennacer si incunea in area e cerca il contatto con Bradaric. L'arbitro abbocca, concede il calcio di rigore ma rivede tutto al Var e annulla la decisione. Poi al 76' Ochoa fa il miracolo volando sulla propria destra dopo il tocco di petto di Origi (sponda di Ibrahimovic). Respira la difesa granata, che nel frattempo ha perso Pirola per infortunio. Al suo posto Lovato. Fuori anche Candreva, dentro Bonazzoli. Bella combinazione all'82': combinazione Dia-Piatek, il pistolero carica il destro ma Maignan fa ancora una volta il prodigio. Sousa chiude i cinque cambi con Sambia al posto di Mazzocchi e Crnigoj al posto di Bohinen. La Salernitana ha ancora una chance: galoppata di Bradaric, passaggio intelligente alle spalle della difesa ma Dia in questo caso non è preciso nella conclusione, ribattuta. Poi il miracolo lo fanno Ochoa e soprattutto Gyomber nel polverone dell'87' su Ibrahimovic. Cominciano sei minuti di recupero e la Salernitana li comincia in apnea: Ochoa deve allungare la propria mano destra per fermare il diagonale di Ibra. 

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