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La Salernitana è irriconoscibile e Iervolino riflette, voce dei tifosi: "Cambiare solo per migliorare"

Un punto in tre partite, sconfitte pesanti contro Fiorentina e Monza, pallonate in Brianza. I supporter sono delusi e affrontano ogni tema: allenatore in confusione, alcuni giocatori che non producono per quanto costano. Nicola è finito dietro la lavagna ma al club viene chiesto anche di ponderare bene le scelte

Riflessioni ad oltranza, pure da parte della torcida granata. I 2197 cuori granata presenti a Monza e le migliaia a Salerno hanno seguito una partita a senso unico: la Salernitana non ha mai tirato in porta, ha segnato il passo, si è presentato in campo molle e stanca, svuotata, spenta, come se fossero stati i granata a scendere in campo con 24 ore di ritardo nell'intermezzo settimanale, anziché il Monza. Il piatto di fine novembre piange parecchio: un punto in tre partite, sconfitte pesanti contro Fiorentina e Monza, pallonate in Brianza. I supporter sono delusi e affrontano ogni tema: allenatore in confusione, alcuni giocatori che non producono per quanto costano. Nicola è finito dietro la lavagna ma al club viene chiesto anche di ponderare bene le scelte. 

La Salernitana non tira in porta: il Monza ne fa tre

La voce dei tifosi


Paolo Toscano: "Ancora una pessima prestazione! Ancora una formazione titolare diversa! Un solo punto raccolto nelle ultime tre partite, tra le quali due scontri diretti A questo punto è chiaro che la squadra sta avendo una involuzione e Nicola è colui il quale deve risponderne in prima persona. Occorre che capisca in fretta quali siano le cause di tutto ciò e porvi rimedio altrimenti la società deve guardarsi intorno e trovare un allenatore che faccia rendere al meglio questa squadra". Mario De Rogatis: "Le prestazioni di Bronn e Daniliuc sono state da film horror, assolutamente inaccettabili. Ma che squadra si è vista in campo? Ma cosa ha fatto Nicola, non si preparano così gli scontri salvezza. Tra l'altro, lasciare nel primo tempo in panchina Bohinen e Candreva, rinunciando alla costruzione del gioco, davvero non ha senso. Insomma è stato il festival della mediocrità. Dopo l'umiliazione di Monza ben venga la sosta, perché servirà per riflettere sulle reali ambizioni della società: vogliamo navigare intorno al quart'ultimo posto o lì vicino, con le ultime 3 già con un piede in B o rafforzarci per un salto di qualità e far divertire un po' i tifosi? Vedremo cosa accadrà". Antonio Positano: "A Monza ed a Firenze paghiamo la scarsa sicurezza in difesa, reparto privo di Fazio e Gyomber. Ci manca qualità dal centrocampo in su: qualcuno che crei superiorità numerica e accenda. Se si deve cambiare - e per me non è ancora il momento - occorre per farlo in meglio. Un allenatore migliore è difficile trovarlo. C'è la sosta: aggiustiamo qualcosa con la preparazione fisica e cerchiamo tutti insieme di trarre il meglio da quello che abbiamo e che potrà entrare nel mercato di riparazione. Questa netta divisione Iervolino-De Sanctis da una parte e Nicola dall'altra sulle potenzialità della squadra e sugli obiettivi da raggiungere che c'è sin dall'inizio ha tolto sicuramente tranquillità alla squadra. Io sono del partito "continuiamo così" con obiettivo quart'utimo posto tutti uniti. Poi se si vuole cambiare, si cambia per l'anno prossimo". Mimmo Rinaldi: "Non so se il turnover di Firenze ha funzionato: c'è qualcosa che non va, siamo arrivati sempre terzi su tutti i palloni. Continuiamo inoltre ad essere sterili in attacco nonostante il potenziale. Punto. Si resetta: ne parliamo il 4 gennaio purtroppo col Milan. Certo, se pensiamo allo scorso anno, abbiamo altri pensieri. Ma che figuracce facciamo! Colpani sembrava Rivaldo dei tempi migliori". Chiosa di Ciro Troise, un solo aggettivo: "Inguardabile".

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