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La Salernitana regge un tempo, poi il Napoli dilaga: squadra nuova alla ripresa

Decimata dal Covid e dagli infortuni, la Bersagliera regge un tempo, ottiene il pareggio momentaneo ma si fa male da sola, con Veseli. Il Napoli guadagna l'intervallo in vantaggio (rigore) e poi dilaga alla ripresa beneficiando di un altro penalty e della superiorità numerica

Più forte il Napoli, decimata la Salernitana: il derby non ha tradito il suo scontato pronostico e il risultato ha ampiamente premiato la squadra di casa. Gol a raffica, i granata hanno potuto limitare i danni ma sono stati ingenui a fine primo tempo, dopo aver trovato il miracoloso, temporaneo pareggio. Al cospetto di patron Iervolino e del direttore sportivo Sabatini, Colantuono ha potuto utilizzare dodici giocatori "adulti" di movimento a disposizione più i Primavera.

Le scelte

Jaroszynski (fino alla mezz'ora) e Simy restano in panchina; Belec stringe i denti e si piazza tra i pali. L'allenatore della Salernitana sorprende tutti e schiera due linee da 4 più Di Tacchio che si piazza davanti alla difesa. Pallone, idee, campo al Napoli. Che in avvio (forse, inconsapevolmente, come il Verona) snobba.

La cronaca

La Salernitana aspetta, lotta, fa la sua dignitosa partita: grande sofferenza e contenimento ad oltranza. Lob di Mertens per Elmas: colpo di testa debole, tra le braccia di Belec (2'). Ingenuo Kechrida al 6': fallo su Fabian Ruiz e calcio di punizione battuto col mancino da Mario Rui, prolungato in angolo da Belec. All'11' Mertens spalanca per Fabian Ruiz. Tiro con il contagiri, diretto al sette, ma Belec è prodigioso e nega il gol. La Salernitana prova a contenere l'onda d'urto degli azzurri che sfondano di nuovo da destra con Fabian Ruiz: velo di Mertens e conclusione debole di Lozano, che sbaglia un calcio di rigore in movimento. Il Napoli segna al 16' ma occorrono tre minuti prima di convalidare tutto: Juan Jesus controlla e supera Belec con un diagonale che si spegne alla sua sinistra. L'arbitro Pairetto dice che non vale. Anzi, no: il Var rivede tutto, l'arbitro non va a ricontrollare e attende solo la segnalazione in auricolare. Non ce n'è bisogno, perché il difensore controlla con la spalla, quindi tutto regolare e gol assegnato.

Cambia la tattica

Dopo 25 minuti di assedio, Colantuono abbandona il modulo 4-1-4-1, si schiera con la difesa a 5, riporta Kechrida a destra, libera Vergani da compiti di copertura e lo schiera in coppia con Bonazzoli, fino a quel momento solitario. La Salernitana si presenta una sola volta in area di rigore del Napoli e trova il jolly. Obi, ammonito qualche istante prima, tenta e trova la verticalizzazione dettandola a Kechrida. Potrebbe girarsi e azzardare il dribbling ma inventa un bellissimo tacco per Kechrida che nel frattempo si sovrapppone e con un intelligente assist "alle spalle" della difesa del Napoli pesca Bonazzoli tutto solo in area. Tiro immediato col destro e palla in rete: 1-1 al 33'. Piove, però, sul bagnato. Pochi istanti dopo, si fa male Schiavone e Colantuono è costretto ad inserire Jaroszynski. Ridisegna lo schieramento: Kechrida mezzala, dentro Jaroszynski e Delli Carri trasloca a destra. Poi prosegue la partita a distanza tra Fabian Ruiz e Belec: altra fiondata del centrocampista e altro intervento sontuoso del portiere sloveno della Salernitana. Che non può nulla al secondo minuto di recupero del primo tempo, quando Mertens lo trafigge di piatto destro dagli undici metri. Calcio di rigore concesso per fallo ingenuo di Veseli su Elmas, dopo che l'albanese aveva anche perso un pallone sanguinoso a centrocampo con difesa in uscita. Un errore imperdonabile. L'arbitro non consulta il Var: la Salernitana conserva i propri dubbi e invoca il tuffo del calciatore.

La ripresa

Comincia con un cambio nella squadra di casa: Spalletti lascia nello spogliatoio Lozano e schiera Insigne. Partita chiusa dopo 2 giri di lancette. L'azione si sviluppa sulla destra offensiva del Napoli, la Salernitana lascia fare e concede anche la sponda di testa. Assist per Rrahmani che batte Belec da zero metri. Il 4-1 matura al 53', tra le proteste granata: ancora calcio di rigore, c'è pure il secondo cartellino giallo per Veseli, che colpisce il pallone prima con il petto e poi con il braccio. Nessuna segnalazione dal Var. Insigne trasforma spiazzando Belec (esulta mostrando la maglietta con la scritta "Ti amo sempre" dopo aver ipotecato il proprio futuro in Canada) e la Salernitana ridotta in dieci uomini si lecca le ferite. Colantuono attinge a ciò che è rimasto in panchina: c'è gloria anche per il granatino Russo, al posto di Vergani (62'). Gli ultimi dodici minuti più recupero per Simy, che rileva Bonazzoli. All'84' Belec dice no all'incursione di Politano. E' l'ultimo acuto della partita: Salernitana battuta, ultima, in ricostruzione.  Alla ripresa delle ostilità, a febbraio, occorrerà una squadra nuova di zecca: contro lo Spezia e il Genoa, il cavalluccio marino non può più sbagliare.

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