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La Salernitana tra presente e futuro, parla Iervolino: "Penalizzati da arbitraggio, a Genova 11 guerrieri"

Il presente e il futuro, l'arbitraggio e l'orizzonte, il mercato ed i singoli, la Serie A che è una speranzella e la Serie B alla quale non pensa per scaramanzia. Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, era allo stadio Olimpico e ha assistito alla clamorosa sconfitta dei granata in ribaltamento, nel convulso finale

Il presente e il futuro, l'arbitraggio e l'orizzonte, il mercato ed i singoli, la Serie A che è una speranzella e la Serie B alla quale non pensa per scaramanzia. Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, era allo stadio Olimpico e ha assistito alla clamorosa sconfitta dei granata in ribaltamento, nel convulso finale. Molti si sono chiesti dove fosse il Var al momento di segnalare il calcio di rigore su Djuric, affossato in area di rigore, e quali fossero i criteri di valutazione utili a stabilire che l'intervento di Ederson su Mkhitaryan, regolare, di sottrazione del pallone, dovesse essere convertito in calcio di punizione. Da quella palla inattiva è poi scaturita la zampata di Smalling, per il definitivo 2-1 della Roma. Attraverso una nota ufficiale, l'amministratore Milan aveva già fatto sottolineature. Adesso tuona il patron e lo fa attraverso una intervista concessa al quotidiano Il Mattino.

Il sistema arbitrale e la conduzione delle gare

"Le decisioni arbitrali sono state disastrose e ci hanno fortemente penalizzato – dice Iervolino - Abbiamo provato a farci sentire, ma non è servito a nulla. Hanno fatto orecchie da mercante. Oggi c’è l’ausilio della tecnologia ed è impensabile non avere un occhio di falco come nel tennis. Mi auguro che non stia pagando ciò che ho detto: sarebbe gravissimo, da denuncia. E' giusto che si parli della questione arbitrale in Lega e in Figc. Sarei curioso di sapere i vertici cosa ne pensano e qual è la posizione delle altre società. Le decisioni arbitrali sono state disastrose e ci hanno fortemente penalizzato. Bisognerebbe fare diagnosi sulle competenze, sulla formazione degli arbitri". Le prospettive: "Il tempo non era dalla nostra parte. Anche il mio giudizio cambia a seconda dei risultati. Quello che mi sembrava un po’ mediocre ieri oggi mi sembra sufficiente. La speranza della salvezza resta ma non possiamo illudere i tifosi e dire che ce la faremo". 

Il direttore sportivo, mercato e Samp

Iervolino ribadisce che ci sia un piano A, inteso come Serie A, e un piano B, cioè di ricostruzione, in caso di retrocessione: "Per scaramanzia non sto pensando ad una eventuale retrocessione. Voglio provare a restare in A. Qualora dovessimo essere condannati dalla matematica mi metterei immediatamente al lavoro per il piano B. Non ho ancora parlato con Sabatini, tra noi c'è ottimo rapporto, non gli faccio mancare la fiducia. Forse non siamo stati pronti come voleva Sabatini. Riflessioni su Djuric, parleremo con Ribéry per capire le sue intenzioni e in futuro non avrò mai più rapporti con procuratori che non rispecchino i nostri valori, anche se mi propongono Messi. Per Ederson vedremo: dipende dalla Serie A, è stato unh affare di gennaio e non me lo ha ancora chiesto nessuno". Cartolina per Genova, contro la Sampdoria: “Vincere o morire. A Marassi sarà una partita con il coltello tra i denti. A Roma i ragazzi dovevano chiuderla e spero che serva di lezione. A Genova voglio vedere dei veri e propri guerrieri”.

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