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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

La Salernitana incontra le scuole, parla Sabatini: "Dobbiamo battere il Torino"

"Se non vinciamo sabato - ha detto il direttore sportivo - le possibilità di salvezza scendono al 4%". Presente anche il centrocampista Radovanovic, il consiglio ai ragazzi: "Uscite fuori a giocare. Il calcio mi ha salvato"

"Mi gioco il 7% di salvezza". Per scherzo e per sfida, Walter Sabatini, direttore sportivo della Salernitana, fissò l'obiettivo del proprio instant team e lanciò, al proprio arrivo, la volata salvezza. Adesso mancano dieci finali alla fine del campionato e il dirigente, intervenuto a Pompei, durante Bitus, ha detto: "Senza questa vittoria, il 7% crollerebbe al 4%. Dobbiamo assolutamente vincere, ma la squadra è preparata e concentrata sull’evento”. Poi ha parlato dei tifosi: "Hanno avuto tanta pazienza, hanno una fede incrollabile che non ho mai visto nella mia lunga carriera. Sono commoventi e spettacolari: in seimila al Meazza contro l'Inter, in tantissimi contro la Juventus".

Radovanovic e il ricordo delle bombe

“Domani abbiamo una partita importantissima: dobbiamo battere il Torino - ha detto il giocatore che Nicola schiererà al centro della difesa - Spero di giocare ancora a lungo, ho un altro anno di contratto con la Salernitana e penso al presente". Radovanovic è nato in Serbia, ha vissuto il disagio e la paura della guerra. Incalzato dalle domande degli studenti presenti, ha risposto ai quesiti sul conflitto Russia-Ucraina e ha portato la propria testimonianza: "La mia storia inizia in Serbia, paese per tanti sconosciuto. Molti non sanno cosa abbiamo vissuto, i social non mi piacciono. Ai bambini consiglio di scendere in strada e di giocare: andate nei parchi a giocare a calcio, come facevo io quando finivo la scuola. Il calcio mi ha salvato la vita". E ancora: "Quello che sta accadendo in Ucraina l’ho vissuto quando avevo 12 anni: assistevo a continui bombardamenti, ero chiuso in casa per 76 giorni. Uscivamo solo quando non suonavano le sirene. Sono arrivato in Italia a diciotto anni e mezzo e qui ho trovato un paese bellissimo. Le mie figlie sono nate qui, l’Italia è diventata la mia seconda casa".

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