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Caos Salernitana, Aliberti: “Vera colpevole è la Figc”. Il richiamo di Casciello (Fi) agli imprenditori

Arrivano nuovi commenti sulla situazione di stallo che sta vivendo la società granata il cui futuro è sempre più incerto

"Nessun imprenditore sano di mente investirebbe soldi veri nel calcio italiano, che ha vari miliardi di debiti". Lo dice a Radio Punto Nuovo Aniello Aliberti, ex presidente della Salernitana. "Leggendo i giornali, mi sembra di capire che economicamente sia una società sana, quindi mi meraviglio, ma solo fino a un certo punto, che non ci siano state offerte. Lotito ha distrutto la Salernitana? La vera colpevole è la Figc, Salerno non può sopportare un altro fallimento dopo quelli del 2005 e del 2011". "La decisione più logica sarebbe stata quella di non permettere ai campani di iscriversi già in estate, se non fossero stati rispettati i parametri dettati dalla Federazione. La Salernitana sarà esclusa dalla Serie A? Penso che alla fine prevarrà il buonsenso e si permetterà ai granata quantomeno di terminare il campionato, in modo da evitare di falsare il torneo. Una Federazione seria dovrebbe stabilire una legge e farla rispettare, senza piegare i regolamenti a proprio piacimento".

L'appello agli imprenditori

“Non mi va di lanciare appelli, ma faccio un richiamo vero e urgente agli imprenditori salernitani, in particolare a quella parte che ha quintuplicato i proventi con la crescita urbanistica di Salerno: hanno l’obbligo morale di aiutare la Salernitana a evitare la cancellazione dal calcio professionistico e a provare a difendere la Serie A. A Salerno non ci si aspetta investimenti da nababbi ma campionati dignitosi, società serie e solide, penso alla vicina Benevento, capaci di garantire presente e futuro del club granata”. Lo afferma il deputato di Forza Italia Gigi Casciello: “Ho sempre ritenuto eccessivo che a Salerno ci si esaltasse o deprimesse solo per la Salernitana, ma è evidente che in questa città il calcio non sia solo fenomeno sportivo né esclusiva questione privata di chi gestisce una società. La Salernitana è passione, fenomeno sociale, può essere motivo di sviluppo economico. La promozione in Serie A aveva lasciato spazio e speranza a un momento di crescita collettiva. Così non è stato. La squadra è stata mandata ad affrontare il campionato in evidente difficoltà tecnica e ora si continua con quella che a me sembra più una pantomima che una trattativa - prosegue l’onorevole Casciello -. Il punto vero è il grande fallimento dell’imprenditoria salernitana. In questa città ci sono imprenditori che anche grazie allo sviluppo urbanistico di Salerno hanno sicuramente fatto crescere le proprie aziende in modo esponenziale. E se non si vuol dire che abbiano un obbligo morale nei confronti della città che gli ha permesso di trarre tali e tanti benefici, almeno qualche domanda dovrebbero porsela, non fosse altro che per l’opportunità di rilevare la Salernitana. Poi c’è il ruolo della politica, che è vigilare. Io lo farò, anche per specifica competenza in qualità di componente della Commissione Cultura, Istruzione, Ricerca, Beni culturali e Sport della Camera dei Deputati, perché la Federazione Italiana Gioco Calcio non è ente che non debba dar conto delle proprie azioni. E allora verificheremo se tutto, da parte della FIGC, è stato fatto secondo quanto previsto dalle normative”. 

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