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Giovedì, 18 Aprile 2024
Calcio

La Salernitana e il nuovo corso, Nicola si presenta: "Macte animo"

La presentazione dell'allenatore Davide Nicola si è svolta nella sala conferenza di Caffè Motta

"Coraggio, organizzazione, idee", in uno stadio con maggiore capienza, da duemila posti in più. Ecco il mantra, ecco le prime tre parole del nuovo allenatore della Salernitana. E' il giorno di Davide Nicola. "Il nostro mister Davide Nicola è un guerriero - dice il presidente Iervolino, presente alla conferenza stampa, presso Caffè Motta -. Sa come mettere in campo giovani ed energizzarli per conquistare questa leggendaria salvezza. E' nata subito alchimia tra noi. Ha una carica straordinaria e siamo convinti di farcela. Sabatini è stato il direttore d'orchestra. Sono contentissimo e spero di non fare più conferenze da qui a giugno. Significherebbe che abbiamo sbagliato qualcosa. Invece mi auguro di non farne più. Stiamo valutando anche altre zone Asi per la costruzione di nuove strutture. La presidenza di Lega? Bonomi persona giusta".

Le scarpette e il terreno bagnato

Poi parola a Sabatini: "Contento di lui e della squadra, intesa come staff tecnico. L'abbiamo scelto perché riteniamo sia la persona giusta per salvarci. Questo è un allenatore di altissimo livello che può competere in qualsiasi altra piazza. Non è solo un combattente ma è un allenatore. Ha fatto un atto di grande generosità nei confronti di chi c'era: ha invitato Pestrin e un altro collaboratore a restare a disposizione. E' stato collagene, è importante perché ci si salva tutti insieme, magazzinieri compresi, che domenica mi hanno fatto molto arrabbiare. Bisognava arrivarci preparati, se il campo è bagnato, se arrivano i brasiliani e non sanno come sono i campi italiani. Vero è che il campo di Genoa è un campo traditore, a maggior ragione se bagnato, ma Ederson pattinava e Mikael è scivolato nel momento decisivo e non doveva capitare. Rimorsi? Il compito del direttore sportivo è anche quello di proteggere il suo allenatore. Proteggere in base a quello che si vede in campo. Quando ho chiamato Colantuono, ho detto che era stato sfortunato, perché lui sì che ha profuso ogni sua energia. Avevo fatto già una volta questo errore: ritardai l'arrivo di Spalletti a Roma, difendendo Rudi Garcia".

Il pensiero del mister

Parla Davide Nicola: "Sono gasato e contento di esordire all'Arechi. Il massimo impegno ci sarà da parte di tutti noi. Per me è frutto di euforia e piacere essere qui. Siamo tutti molto contenti. Adesso mi interessa il percorso che dobbiamo compiere per arrivare all'obiettivo". Ed a proposito di percorso, come giocherà la Salernitana? "Ci sono state esperienze simili ma non le metto sullo stesso piano. La cosa più impegnativa è stata un'analisi dettagliata delle risorse a disposizione. Macte animo significa coraggio ed è quello che dobbiamo fare noi. Dobbiamo essere coraggiosi. Tatticamente abbiamo un'idea molto chiara. Lo affronteremo nelle vostre conferenze e probabilmente lo sapremo anche in anticipo, ma di sicuro abbiamo voglia di fare e dobbiamo fare qualcosa di diverso, perché la classifica è quella e dobbiamo fare qualcosa di speciale, dobbiamo accelerare". La speranza? "Non spero ma lavoro. Sogno e lavoro, desidero e lavoro. Sperare mi fa perdere tempo. Per quello che voglio fare io, c'è da fare un bel percorso e c'è da avere anche requisiti ma adesso è giusto mantenere un velo di mistero. Questo è un progetto serio, fatto di persone competenti e io ne voglio far parte". Ha già allenato Verdi e Bonazzoli. Come li ha trovati? "Pure Radovanovic e Fiorillo. Ci sono un sacco di giocatori forti - ho detto proprio questo al gruppo - e ci sono tanti giocatori che avrei voluto allenare. Poi ho detto quello che vorrei fare ma ho bisogno del loro aiuto". Il battesimo è con il Milan. "Ci pensiamo ma le motivazioni non devono essere superiori perché c'è il Milan. Il primo obiettivo è produrrre un cambiamento". Il denominatore comune è il tempo: "Il tempo è relativo alla capacità di arrivare alla chiave giusta di accesso. Il tempo dirà se si può raggiungere quello che c'è nel cuore. Riguardo il contratto, a me non frega niente perché non vado in cerca del contratto. I contratti sono un segno di agiatezza. Sono qui con un contratto mentale di tre mesi. Quello che accadrà lo vedremo dopo". Patron Iervolino, invece, si sbilancia: "Per me il tempo è importante, il tempo è tutto, voglio tutto e subito. Non ho detto andiamo avanti ordinatamente ma vinciamo. Qui sono venuto fuori per tirare tutta la grinta. No, andiamo avanti ferocemente e scompostamente. Questo è il dna e il marchio di fabbrica di questa squadra, di questa compagine targata Iervolino. Io penso che noi siamo ancora in corsa. Per me il 7% è ancora non generoso, perché è sufficiente che ci facciano recuperare le due partite e noi possiamo ancora salvarci". Poi Sabatini: "Ho visto poco ma ho visto tanto, ho visto un allenamento e mezzo. Sono ottimista e motivato, per me questa squadra ha ancora un potenziale inespressa. Penso al Milan che è una squadra di amici ma penso a farle del male. Non la considero assolutamente persa ma tutta da giocare: se riusciamo ad affrontarla con coraggio e sfacciataggine, per noi è una partita spartiacque". Sui brasiliani, ultimo flash di Nicola: "Ho le idee chiare, a prescindere da attacco a due o tre, da mediana a due e tre. Non lo dico altrimenti diamo vantaggi al Milan, ammesso che ne abbiano bisogno. Di sicuro, però, alleno giocatori di qualità".
     

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