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Di Tacchio fa coraggio alla Salernitana: "Crediamoci fino alla fine"

Ha ancora un anno di contratto, è scivolato nelle retrovie ma non dimentica di essere stato capitano: "Se ci crede il Genoa che ha 3 punti in più di noi, non vedo perché non potremmo ambire noi alla permanenza in Serie A"

"Crediamo ancora nella salvezza, fino alla fine". Francesco Di Tacchio, centrocampista della Salernitana, fa coraggio alla squadra e indica la rotta. Intervenuto a Lira Tv, dice: "Se ci crede il Genoa che ha 3 punti in più di noi, non vedo perché non potremmo ambire noi alla permanenza in Serie A".

I nuovi compagni

"E' una Salernitana rivoluzionata. Sono arrivati tanti giocatori,  si stanno mettendo a disposizione per cercare la forma migliore. 
Molti venivano da una lunga inattività e vanno apprezzati, perché stanno facendo un grandissimo sforzo e dedicano tanto tempo a sè. Alcuni non conoscevano questo campionato. Sono ottimi giocatori, devono adattarsi: ci vuole tempo e pazienza, ma vi posso assicurare che hanno potenzialità perché li vedo allenarsi. Siamo un bel gruppo, allenato da un mister che ha portato una nuova idea di gioco, nuove metodologie. Lo seguiamo e crediamo ancora nella salvezza. Nicola ha portato un grandissimo entusiasmo e ha fatto sentire partecipi tutti, dal primo all'ultimo. Ha portato una nuova filosofia di gioco, cioè condurre la partita dal primo all'ultimo minuto. Ci manca la scintilla ma sono sicuro che con le prestazioni arriveranno anche le vittorie".

La salvezza

Di Tacchio è stato tra i protagonisti della promozione, l'anno scorso in un clima di contestazione verso la proprietà. Quest'anno, salvezza e difficoltà in un contesto di entusiasmo. "C'è entusiasmo e non va spento. Abbiamo bisogno proprio di questo: spinta dei tifosi, tanti scontri diretti in casa, un fischio in meno e un applauso in più". Il vecchio capitano giocava "davanti alla difesa in un centrocampo a tre oppure da interno in un centrocampo a due. In questi anni ho sempre cercato di dare il massimo. Penso di non essermi risparmiato mai". Fare il capitano "comporta fare sacrifici, metterci la faccia sempre, stare davanti al gruppo. Non ho mai pensato di fare il difensore centrale, perché è un ruolo con letture diverse. Ederson? Un giovane con grandissime qualità, sentiremo parlare di lui. Pure Bohinen è un ottimo giocatore e il mister saprà quando buttarlo dentro. Il diesse Sabatini ne ha portati tanti, li conosceva. E' un direttore sportivo che ha una storia importante, ha scoperto molti talenti. Pretende molto, è esigente ma è giusto, perché vuole il bene della Salernitana. Mikael? Secondo me c'è quasi, è quasi pronto. Si è messo sotto, ha lavorato, per me è un grande attaccante e ha potenzialità". 

Le prospettive


Dopo il pareggio contro il Sassuolo, "bisogna ripartire dalle cose positive che comunque ci sono state. Affrontiamo la Juventus senza mollare un centimetro. Abbiamo ancora possibilità di salvarci. Sappiamo che all'Allianz Stadium non sarà facile, ma dipende sempre da come girano gli episodi, basti pensare a quello che è successo al Meazza contro l'Inter, al 4', con quella occasione di Verdi. Nel calcio, mai dire mai. Il mio futuro? Ho ancora un anno di contratto con la Salernitana. Adesso sono concentrato su questa parte di stagione ed a giugno tireremo le somme con la società. Ai tifosi chiedo di starci vicino come sempre hanno fatto, in questo momento ancora di più. Cercheremo di raggfiungere questo obiettivo e di festeggiare la salvezza tutti insieme, cosa che non abbiamo potuto fare l'anno scorso. E' questo l'oibiettivo che avevamo prefissato in ritiro, alla partenza, in estate. Abbiamo lavorato un anno per raggiungerlo e siamo ancora in corsa, dobbiamo crederci. Se ci crede il Genoa, che ha 3 punti più di noi, non vedo perché non possiamo farlo noi". 

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