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La Salernitana rimonta e l'Empoli la riprende: pari con tanti gol all'Arechi

Avanti gli ospiti con Satriano ma la squadra di Davide Nicola ha la forza di ribaltare: prima Mazzocchi e poi Dia mandano in estasi i 18mila spettatori. Non è finita: gol di Lammers con deviazione di Fazio

Peccato, ma fino ad un certo punto. Peccato, sì (la Salernitana l'aveva ripresa, questa partita stregata e anche ribaltata) ma alla fine, pur con il broncio per il jolly trovato dall'empolese Lammers per il definitivo 2-2, la Bersagliera si consola con un pari di continuità e di personalità. Sbuca in coda ad una serata per niente facile, che probabilmente un'altra Salernitana - leggasi quella dell'anno scorso - avrebbe perso, presa a sculacciate. Invece i granata accendono il motore sul più bello, paiono in gestione comando, si fanno raggiungere ma escono tra gli applausi convinti del proprio pubblico. Resta qualche sbavatura (perché fuori Mazzocchi e dentro Bradaric?) ma siamo al momento alle quisquilie. L'orizzonte porta allo Juventus Stadium, una gara non da mettere tra parentesi ma da affrontare con coraggio, con personalità, vada come vada.

La cronaca

La partita è delicata, complicata, difficile da conquistare innanzitutto dal punto di vista tattico. Zanetti la prepara con un atteggiamento spavaldo, da uno contro uno, e imbriglia la Salernitana. Innanzitutto è determinante la posizione di Pjaca che scherma Maggiore ed è sempre pronto a sacrificarsi nel raddoppio di marcatura. Fa altrettanto Lammers. Haas "prende" Vilhena, Henderson affronta Lassana Coulibaly. Così Maggiore resta in una terra di limbo - non è un centrocampista centrale, non ha nelle corde l'apertura e il cambio gioco, è un incursore - e di conseguenza la Salernitana perde compattezza. Parte subito bene l'Empoli: cresce in autostima e coraggio, chiude le traiettorie di gioco e va subito al tiro con Lammers che al 14' scalda i guanti di Sepe. L'attaccante aggiunto - pane e acqua della Salernitana - è Mazzocchi, che già al 16' sventaglia da sinistra a destra per Candreva. Tiro ad incrociare ma mira alta.

Salernitana-Empoli stadio Arechi - gallery Guglielmo Gambardella

La doccia fredda e il delirio granata

L'Empoli passa (meritatamente, per l'organizzazione e il migliore impatto, più che per le palle gol) all'incasso al 31': Henderson vede luce sulla destra, cerca l'out e crossa. Fazio, fino a quel momento impeccabile con ottime letture e anticipi, si fa bruciare sul tempo ed elevazione da Satriano che di testa insacca. Pallone sotto la trasversa: imparabile per Sepe. La Salernitana reagisce. Ci prova subito Maggiore, che si fionda nello spazio, da sinistra e serve Vilhena che però "strozza" la conclusione (37'). Al 38', ecco Mazzocchi, Fazio non controlla. Poi al 39' è Pasquale Mazzocchi show: il gol arriva con le doti che non si possono spiegare, che portano ad una intraducibile parola da vernacolo. E' il mix di rabbia, di astuzia, di mestiere. Mazzocchi ha tutto questo: slalomeggia, deve dribblare anche Dia che quasi crea involontaria ostruzione e poi scarica in rete - da sinistro con il sinistro, lui che l'anno scorso era stato ingaggiato per giocare a destra e che adesso lascia la fascia a Candreva - un diagonale che non si prende. Poi sveste la maglia ed esulta petto in fuori e faccia alla curva Sud.

La ripresa

Pensiero stupendo ad inizio ripresa. Si illumina la zolla di Mazzocchi per una possibile doppietta ma la sua conclusione di prima intenzione supera la trasversale. Tutto era cominciato, all'alba del secondo tempo (2') da una sgroppata, sterzata e tiro di sinistro di Candreva, stile Bologna. Replica subito l'Empoli: tiro di Pjaca, presa centrale di Sepe. Al nono minuto è di nuovo Mazzocchi show: punta l'avversario come se fosse un'ala, si accentra e con il destro fionda verso la porta dell'Empoli, ma trova la testa di un difensore toscano. Nicola prepara i cambi: pronti Piatek e Daniliuc (subito bravo a migliorare la qualità della manovra, se comincia dalle retrovie), in campo Bonazzoli e Gyomber. Il polacco pistolero è subito bravo a procurarsi il calcio d'angolo e dal calcio d'angolo, sotto la curva Sud prende forma il cross di Candreva che Dia, rapace d'area, spinge in rete per il 2-1 granata al 16'. Zanetti reagisce sfilando Henderson, al suo posto Bajrami (in precedenza Bandinelli per Haas e Akpa Akpro per Pjaca). Dopo una partita di sacrificio e non scintillante, esce anche Maggiore, sostituito con Kastanos. Poi occorre il miglior Vicario per respingere il diagonale affilato di Piatek. Non basta, perché l'Empoli agguanta il pareggio al 36' con Lammers: sfortunata e decisiva la deviazione di Fazio, il pallone assume una strana traiettoria e scavalca Sepe. Nicola mischia di nuovo le carte: se la gioca con Botheim al posto di Dia e Bradaric che sostituisce Mazzocchi.

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