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Venerdì, 29 Marzo 2024
Calcio

La Salernitana e il futuro, parla Fabiani: "Aspettiamo il nuovo proprietario, Lotito non c'entra più"

Il riferimento ai tifosi: "Vogliono la D ma se sapessero come stanno le cose non lo direbbero. Poi pagano il biglietto e possono dire ciò che vogliono". Il 21 dicembre sarà il giorno del giudizio. La Federcalciol dovrà pronunciarsi sulla estensione del trust

Il 21 dicembre è il giorno del giudizio: Salernitana in campo a Udine e Federcalcio impegnata a decidere sull'estensione del trust, fino al 30 giugno. Al microfono di Radio Rai, in un momento molto delicato per le sorti dell'ipppcampo, parla il direttore sportivo Angelo Fabiani.

Le sue dichiarazioni

"I trustee hanno tempo fino al 31 per cedere la società e mi auguro che questo possa ancora a avvenire. In difetto di ciò, chiederemo una proroga per terminare campionato e mi auguro sia così". Il dirigente è stato intervistato durante Radio Anch'io Sport. Una situazione a suo dire quasi inspiegabile: "Siamo in attesa di un imprenditore che possa prendere una società che a livello economico vive di luce propria. Ci autofinanziamo e chiuderemo il bilancio in attivo. So che ci sono state tante manifestazioni di interesse ma c'è stato qualcosa che non ha funzionato: non si capisce come nessuno si avvicini ad una società che finisce con saldi attivi per svariati milioni di euro. Non abbiamo scontato il paracadute o fatto spese folli, il club produce utili e questa situazione mi angoscia: un imprenditore che vede i bilanci a fine campionato troverà 20-30 milioni nelle casse. Escludo che Lotito possa essere ancora proprietario del club, visto che lui e Mezzaroma hanno ceduto con un atto notarile le proprie quote del 50% ai due trustee. I tifosi invocano chiarezza a costo di finire in D? Se sapessero come stanno le cose, non la penserebbero così. Poi pagano il biglietto e possono mandare a quel paese chi vogliono, ma oggi Lotito e Mezzaroma non c'entrano più nulla con la Salernitana". Circa un ritorno in panchina di Castori, il dirigente dei campani ammette che "il problema prioritario non è Castori o Colantuono, ma trovare un presidente, una proprietà che dia continuità ad un lavoro fatto in questi ultimi otto anni. E poi la salvezza è a cinque punti, è ancora tutta da giocare".
 

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