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Salernitana-Genoa, parla Castori: "Ci giochiamo la vita"

"Ribéry gioca sicuro. Con tutto il rispetto per il Genoa, noi siamo in fondo ad un bivio e dobbiamo vincere. Non va enfatizzata se dico bivio, ma non posso neppure raccontare bugie: dobbiamo vincere, perché noi siamo lì in basso", ha detto l'allenatore

Ribéry c'è: è uno dei 25, anzi il primo dei 25, come auspicano i tifosi. Il francese figura tra i convocati dell'allenatore della Salernitana, Fabrizio Castori, per la sfida al Genoa di domani (ore 15) allo stadio Arechi. Ci sarà la spinta degli ultras, ma occorrerà anche una squadra indomita, "avvelenata" - parola utilizzata dal tecnico nelle esercitazioni, durante la preparazione -, per battere i liguri e rimettersi in careggiata nella corsa salvezza. Ribéry sarà della partita, da titolare. Agirà alle spalle di due attaccanti, che dovrebbero essere Djuric e Gondo, ma occhio a Bonazzoli. A centrocampo, due certezze (i Coulibaly) e un dubbio, cioè Kastanos, per dare subito brio e tentare magari anche l'uno contro uno, oppure la prudenza con uno tra Di Tacchio e Obi. Castori in difesa non dovrebbe derogare alla linea a quattro che ha rispolverato a Reggio Emilia contro il Sassuolo.

La presentazione

"La squadra si sta pian piano convincendo che la svolta è matura e che manchi solo la vittoria per certificare i progressi fatti. Una vittoria ci darebbe morale e darebbe anche slancio". Castori parla per la prima volta in presenza. Avrebbe dovuto farlo già l'anno scorso al suo arrivo, ma fu tutto annullato per motivi di opportunità: erano i giorni della contestazione ad oltranza alla proprietà, i giorni di maliziosi fotomontaggi circolati attraverso i social. L'allenatore ha indossato l'impermeabile - che non ha più tolto -, ha lavorato a testa bassa, ha vinto un campionato. Adesso ricordano (e il campo si è allineato, 1 punto in 6 partite di Serie A) che sia un altro campionato, altro coefficiente di difficoltà. Tocca al professionista marchigiano e alla sua squadra dimostrare che sia maturo il tempo della svolta. La sfida al Genoa è la prima di quattro da giocare contro squadre con difficoltà. Fa eccezione l'Empoli ma è pur sempre una neopromossa. Genoa, la pausa, Spezia, Empoli, Venezia: da questo filotto di gare dovrà venir fuori anche il filotto della Salernitana, altrimenti si fa dura. Con quali protagonisti? Marchetti ha detto che Simy è stato una delusione. "Lo stiamo aspettando e gli stiamo vicini - dice Castori - perché un gruppo vero attende tutti. Il percorso di crescita sia a beneficio di tutti. Nelle difficoltà si riconoscono gli uomini e in questo momento abbiamo cementato il gruppo. Se poi parliamo di famiglia, rispondo che i miei genitori mi hanno insegnato che i panni sporchi si lavano in famiglia. L'amministratore parla di famiglia, ma io non posso andare a dare una risposta pubblica. Noi non siamo superficiali: analizziamo tutto, lavoro, rendimento e notiamo che gli indicatori stanno crescendo. I risultati sono la panacea e siamo consapevoli di questo: dobbiamo conquistarli per mettere a tacere le voci". Il problema societario incide sulla serenità? "Noi non ne abbiamo mai parlato nello spogliatoio, facciamo il nostro lavoro in campo e non sono sicuro che questo distragga il gruppo, perché non ne abbiamo mai parlato".

Il ritorno della difesa a 4

"Preciso che Gyomber in Slovacchia, in Nazionale, fa il terzino. Ricordo che il maggior numero di gol li abbiamo presi da destra e quindi ho cercato di compensare. A meno che non recuperi Veseli dopo la sosta ma non domani, in una partita nella quale ci giochiamo la vita. Ribéry sta bene e domani gioca sicuro: quanto ne ha, poi vedremo. Parliamo tanto di Ribéry 38 anni, ma fa accelerazioni nel breve, è di esempio. Con tutto il rispetto per il Genoa, noi siamo in fondo ad un bivio e dobbiamo vincere. Non va enfatizzata se dico bivio, ma non posso neppure raccontare bugie: dobbiamo vincere, perché noi siamo lì in basso. Se vincessimo domani, sarebbe tanta roba. Non volevo essere drammatico, ma esplicito. Gli attaccanti stanno tutti bene e devono essere i primi difensori: se non riesci a sfruttare fase offensiva, devi anche non far partire loro, perché abbassarsi non è mai una scelta ma una conseguenza. I centrocampisti fanno 12-13 chilometri a testa e stanno bene. Kastanos ha fatto bene, può fare trequartista ma anche mezzala, però a patto che abbini non solo tecnica ma anche dinamismo perché con me se non si corre, non si gioca". La coda: se va male, Castori fa un passo indietro? "Mi tirate in ballo su una cosa che non è mai accaduto e che non ho mai detto né pensato. Se devo dire qualcosa, alzo il telefono e non lo faccio a mezzo stampa"

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