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Juventus all'Arechi, Nicola carica la Salernitana: "Combattiamo fino all'ultima goccia di energia"

"Ognuno fa la propria strategia, la Juventus dice che è uno scontro salvezza ma è una squadra che ha fatto 8 vittorie consecutive senza subire gol. Poi hanno avuto anche loro il loro momento di flessione. Per noi ogni gara è uno scontro salvezza, perché la salvezza è il nostro obiettivo"

E' la vigilia di Salernitana-Juventus. Massimiliano Allegri, allenatore dei bianconeri, l'ha definito scontro salvezza. Nicola non ci casca: "Ognuno fa la propria strategia, la Juventus dice che giocherà uno scontro salvezza ma è una squadra che ha fatto 8 vittorie consecutive senza subire gol. Poi hanno avuto anche loro il loro momento di flessione. Per noi è una partita bella per dimostrare compattezza, progressi. Per noi ogni partita è una sfida salvezza, perché questo è il nostro obiettivo". Il modulo, l'atteggiamento. L'allenatore la presenta così: "Sarà ancora una Salernitana camaleontica e il modulo va sempre considerato in base all'avversario che incontriamo e alla forza del rivale. Si tratta di abbassare un esterno e allargare una punta: sono due moduli che differiscono di poco". 

Le aspettative ed i riverberi del mercato

"Mi aspetto una squadra molto forte, che ha dimostrato di avere determinati numeri. Mi aspetto umiltà, qualità, forza di una squadra che vuole lasciare certi problemi fuori. Noi dovremo mettere in campo le stesse caratteristiche dei bianconeri. Sarà una partita combattuta, voglio combatterla. Accettiamo qualsiasi verdetto ma ce la giocheremo con tutte le nostre forze". E' la prima partita che si giocherà con il mercato chiuso, quella dei calciatori sotto contratto. Poi ci sono gli svincolati. "Sulla vicenda Verdi - risponde Nicola a precisa domanda - non ho nulla da dire, se non aggiungere che un giocatore come Verdi lo conoscevamo e che ci sarebbe stato ampiamente bene. Ma abbiamo altri giocatori. Il mercato chiuso è un bene, perché toglie disattenzioni e chiacchiere che hanno un senso di virtuale. Finché non si concretizzano, non è una cosa che vivi bene. Il mercato è finito e c'è un direttore sportivo che saprà se monitorare altri mercati. Mi preme dire che sono contento degli arrivi: Nicolussi Caviglia e Crnigoj sono due belle persone, due ottimi acquisti". Radovanovic è fuori dai convocati perché p fuori dalla lista consegnata alla Lega. Qual è il pensiero di Nicola? "Ivan rappresenta non solo un giocatore che ha dato tanto alla squadra ma un uomo. Dall’alto della sua esperienza sa benissimo come cambino le strategie. Questo discorso abbraccia un contesto societario, il rispetto che bisogna avere per i giocatori che danno sempre del proprio meglio per noi è elevatissimo, con lui parlerò a stagione finita, è una persona piacevole con cui abbiamo affrontato tanti momenti della carriera".

La tattica

La strada che bisogna proseguire è quella delle ultime partiite, "occorre una condizione sempre al top e di ogni singola unità per raggiungere l'obiettivo". Poi ancora la Juventus, che "è la squadra più camaleontica, in grado di avere tre difensori centrali e due esterni oppure partire con 4-4-2 che poi diventa 4-3-3, lavora sugli spazi. E' un concetto sempre dinamico. Noi non vogliamo perdere le caratteristiche che ci hanno portato a migliorare nel nostro percorso". La parte dell'interpretazione difensiva è migliorabile ulteriormente. "L'interpretazione di Ekong in questa difesa arriva dalla sua esperienza.- prosegue Nicola - Ha prestanza fisica, ha personalità per guidare il reparto. Bronn è un giocatore che ha giocato spesso con questo tipo di difesa e mai da terzino, che però è una cosa che proviamo a fargli fare spesso. Lui è un centrale, come ama definirsi. Pure Lovato è entrato molto bene, in un momento non facile. Quando recuperemo tutti, la bellezza sarà poi avere tutti a disposizione". La Salernitana in funzione del mercato sta aspettando Mazzocchi? "La domanda va fatta ad altri interpreti, Bradaric è diffidato, vedremo se ci sono altre valutazioni da fare. Con il direttore sportivo parlo riguardo le potenzialità che potranno ulteriormente esserci e verificheremo se ci saranno ancora prospettive o meno". 

Il ricordo di Andrea Fortunato

"Sono stato con lui a Genova, nel Genoa. Era l'anno di Bagnoli e poi la stagione successiva andò via. Era un ragazzo con grandi potenzialità. Avrò un pensiero molto dolce per lui". 

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