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La Salernitana si sveglia tardi: il Milan sbanca l'Arechi

E' un monologo rossonero, i campioni d'Italia mettono la gara in discesa in 15': gol di Leao e Tonali. Il Diavolo segna la terza volta ma è fuorigioco. Nicola tenta il tutto per tutto, inserendo anche Bonazzoli che fa gol e riaccende la speranza. Maxi recupero: 8' di recupero

Troppo tardi, la Salernitana si sveglia troppo tardi e perde la terza partita di fila in campionato. Passa il Milan, che adesso tifa Inter per riaprire la sfida scudetto. La Salernitana tutta - proprietà, società, allenatore - devono invece riflettere: i granata hanno conquistato un punto nelle ultime 4 partite e adesso affronteranno il Torino (8 gennaio, in casa, senza Lassana che era diffidato), l'Atalanta, il Napoli.

La cronaca

La Salernitana parte orgogliosa e accesa, sospinta dai propri tifosi e dalla bellissima scenografia a tema Siberiano. Il Milan, però, mette subito il turbo con i suoi campioni, vive di "strappi" e di giocate. Al 6' la fuga di Hernandez, palla al piede, crea già scompiglio: assist per Leao e Ochoa ci mette una pezza, allungando il piede sinistro. Il Milan gioca solo con il centravanti Giroud ma riempie la metà campo con le sue schegge, Brahim Diaz e Leao in particolare. Perciò nonostante l'avvio audace dei granata - propositivo Sambia, in palla Vilhena - il Milan va a nozze, se contro Leao gioca Radovanovic che ha altre caratteristiche, un altro passo. 

Le docce gelate

Infatti dopo 15' il Milan è già avanti 2-0. Subito verticalizzazione per Leao che sguscia via a Radovanovic. Ochoa abbandona la porta e decide di fronteggiare l'asso portoghese del Diavolo come se fosse un libero staccato. Scelta infelice, imprudente, perché Leao lo salta come un birillo e sebbene defilato sulla sinistra deposita in rete con un facile tocco di piatto. Salernitana in bambola al quarto d'ora: lenta la squadra granata nell'approntare la fase difensiva, Ochoa respinge ma Tonali fa 0-2. Replica granata al 23', spunto di Sambia per Vilhena che lascia proseguire Dia. Il tiro di destro sarebbe destinato allo specchio della porta ma Tomori ci mette il corpo e le gambe. Calcio d'angolo battuto da Vilhena, la torsione di Piatek produce il colpo di testa che però finisce alto. Ma è solo una tenue reazione in un monologo Milan: al 27' i rossoneri si avvicinano due volte al tris con Brahim Diaz. La prima volta lo mura Bradaric e nella seconda circostanza il diagonale sibila a lato. Lovato è totalmente nel pallone: Leao lo brucia di nuovo in velocità, lui lo perde ma il portoghese è spalle alla porta e sulla linea di fondo quando decide di smarcare di tacco Giroud. Lovato si fa attrarre dal pallone e non segue l'uomo. Giroud calcia a botta sicura ma Ochoa è di nuovo prodigioso e respinge di piede. 

Salernitana-Milan, la fotocronaca della partita - gallery Gambardella

Le occasioni perse

La Salernitana ne avrebbe due per riaprire la partita ma le spreca clamorosamente. Si sviluppano sempre sulla fascia sinistra, dove Bradaric ha un buon passo, sebbene non riesca quasi mai a crossare. Quando sceglie, però, con intelligenza di convergere sul destro, sterzare e rifornire mezzali e attaccanti, rischia di fare male. Può accadere in due circostanze, durante il recupero (2') concesso dal direttore di gara. Nel primo caso, però, Bohinen è impreciso nel rifornimento per Dia - pallone troppo arretrato - e Sambia a rimorchio ciabatta di destro, alle stelle. Nel secondo caso, azione in fotocopia, si illumina la mattonella di Vilhena al limite dell'area ma l'olandese, in precedenza toccato duro alla caviglia sinistra, stecca clamorosamene il tiro. 

La ripresa

Comincia sulla falsariga del primo tempo: due palle gol in 4' per il Milan, sempre con Giroud smarcato da Saelemaekers (destra) e da Leao (sinistra) ma il francese "divora" le opportunità dello 0-3. La Salernitana potrebbe riaprire tutto, dopo un pallone soffiato a centrocampo, ma ancora una volta difetta in cattivera in area di rigore: Piatek indugia troppo nella verticalizzazione per Dia che si invola, il senegalese non riceve palla velocemente sulla corsa e quando è a tu per tu con Tatarusanu viene raggiunto e fermato da Kalulu (6'). Il Milan potrebbe chiudere i conti al 13': fa gol Brahim ma è in fuorigioco e l'arbitro annulla dopo aver rivisto tutto alla Var. Il primo cambio è del Milan al 17': esce proprio Brahim Diaz, al suo posto De Keteleare. Nicola replica inserendo Bonazzoli al posto di Vilhena (Salernitana con il modulo 3-4-2-1). Esce anche Lovato, al suo posto Daniliuc. E' bella ma sfortunata la conclusione al volo di Bonazzoli su assist di Dia: alto di un soffio, al 24'. Calabria ritorna in campo dopo un lungo infortunio. Pioli gli dà ristoro richiamandolo in panchina, inserisce Gabbia e Kalulu diventa il terzino destro. 

Espulsione, anzi no

Uno dei peggiori in campo è l'arbitro Fourneau. Al 31' rischia di lasciare la Salernitana in dieci uomini, dopo aver giudicato da rosso diretto il fallo di Bradaric su Kalulu. Poi rivede tutto alla Var e come in occasione del calcio di rigore cambia la propria decisione: non più espulsione ma ammonizione, Bradaric resta in campo. Nelle difficoltà, nelle palesi difficoltà, la Salernitana ha comunque l'occasione per riportarsi in scia. Apertura a destra per l'inserimento di Sambia, che controlla bene con il destro ma poi ciabatta di nuovo in diagonale da favorevole posizione: pallone fuori. L'assenza contro il Torino sarà comunque pesante, stavolta centrocampo: Lassana era diffidato, allunga il piede per agganciare Bennacer, ammonizione inevitabile. Salterà la prossima gara per squalifica.

La speranza

Si riaccende la partita, si riapre grazie ad una giocata di Lassana che da destra crossa per Bonazzoli. L'attaccante granata è appostato sul secondo palo e di piatto sinistro supera Tatarusanu. Poi raccoglie il pallone, lo porta a centrocampo, guarda verso la panchina e la tribuna, dice qualcosa e lo calcia via con una esultanza liberatoria. E' il 38': 1-2. Nicola mischia le carte: Kastanos per Bohinen e Valencia per Sambia. Saelemaekers divora di tacco il colpo di grazie e l'Arechi soffia sulla Salernitana negli otto minuti di recupero. Radovanovic sbaglia ancora e rischia l'autorete (salva Ochoa), la Salernitana tenta il tutto per tutto. Ancora un miracolo di Ochoa su De Ketelaere. Non c'è il miracolo, la Salernitana deve riflettere e ingaggiare giocatori riflettendo su ruoli cardine, compreso il centrale (che serve veloce) di difesa (Daniliuc), sulle condizioni di Lovato che è impaurito, sulla necessità di munire il centrocampo di ulteriori rifornimenti di quantità e qualità. 

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