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Calcio

Rinascita granata, i tifosi ci credono: "Possiamo salvarci"

È cambiato l'atteggiamento, il modo di stare in campo. La Salernitana ha sfiorato la vittoria contro il Milan, la salvezza è ancora possibile

La Salernitana più bella: petto in fuori, Bersagliera nell'anima, dà filo da torcere al Milan, sfiora la vittoria da urlo, poi pareggia ma fa comunque festa. Insieme al suo popolo - 18.494 spettatori - festeggia la rinascita, la riscossa, il "timbro" di Nicola che in 4 giorni le ha insegnato a non accontentarsi. Altro che punticino e mattoncino, altro che poche chance contro lo squadrone di turno. Quella non era mentalità per salvarsi, quello era trascinarsi e neppure vivacchiare. Forse non è troppo tardi per salvarsi. Di sicuro, non è troppo tardi per innamorarsi e per identificarsi in un gruppo che non molla, che ha principi, concetti, traccia, che va a prendere Theo Hernandez con Mazzocchi nella sua metà campo, che sfida il Diavolo a duello, uno contro uno, perché questa è la strada per essere propositivi, per andare al rischiatutto, in ogni partita.

La voce dei tifosi

Paolo Toscano: "Finalmente in campo è scesa una squadra. I calciatori hanno dimostrato di avere voglia di vincere la partita e, finalmente, sapevano cosa fare con la palla tra i piedi. Peccato per le disattenzioni difensive altrimenti avremmo messo in cascina l’intera posata in palio. Ma il nostro campionato comincia adesso e finalmente possiamo essere fiduciosi e sognare questa salvezza". Antonio Positano: "Grinta e cuore oltre l’ostacolo. La Bersagliera incomincia a correre. La mano del nuovo mister si è vista. I ritmi sono diversi ed anche l’applicazione. Grande Bonazzoli e finalmente un Ribery funzionale ad un progetto. Ci crediamo". Mimmo Rinaldi: "Per la prima volta si è vista una squadra compatta, coesa tutti con il coltello tra i denti, pronti alla guerra. Adesso ci credo, perché ci sono lo spirito, la voglia, l'orgoglio di vestire quella casacca che per noi è tutto, è nostra, è la nostra vita". Mario De Rogatis: "È incredibile come si veda già la mano di Nicola, dopo pochi giorni di allenamento. La squadra ha già una sua fisionomia, di maggior equilibrio tattico e tra i reparti. Bonazzoli di certo non lo scopriamo oggi, un vero talento. Mi sbilancio in una previsione: con Nicola prevedo l'esplosione di Mazzocchi sulla destra, mentre a sinistra Ranieri necessita di maggiore disciplina nella fase difensiva. Ora ci servono i tre punti col Bologna".

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