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La Salernitana perde la partita e Bohinen: è fuori dalla Coppa Italia

A sette giorni dal debutto in campionato contro la Roma, i granata sono largamente incompleti e visibilmente in difficoltà. Il Parma fa due gol e guadagna i sedicesimi di finale contro il Bari

In palese difficoltà, largamente incompleta, quindi fuori dalla Coppa Italia. Nella prima gara ufficiale della stagione ed a sette giorni dal debutto in campionato, la Salernitana incassa due gol dal Parma, non impegna mai seriamente Chichizola (lo fa solo nella seconda metà della ripresa con il colpo di testa del rientrante Gyomber) e paga ancora dazio ai guai fisici. La notizia che gela si materializza al 30': dopo il primo cigolio, Emil Bohinen - la luce delle idee, l'equilibrio a centrocampo - si arrende al dolore persistente al ginocchio. Il giocatore norvegese è a fortissimo rischio per l'esordio in campionato, contro la Roma, il 14 agosto. In attesa di conoscere il responso dell'infermeria, Davide Nicola che è già privo di Ederson ormai da un mese deve friggere il pesce con l'acqua minerale: schiera in corsa Capezzi in posizione di regista e completa la mediana con Kastanos e Lassana Coulibaly.

Salernitana-Parma foto Gambardella

Le crepe

Con o senza Bohinen - ed è già un problema grosso - la Salernitana è sperimentale (eufemismo) già sulle fasce. Priva di Bradaric, Sambia e di Mazzocchi che vuole andare via, deve opporre al Parma i mezzi tecnici di Sanasi Sy e il distratto Kechrida, che non spicca nella fase difensiva. Di contro il tunisino è al solito spigliato e vivace quando si propone in fase di spinta. Si produce in tre conclusioni: la prima rimpallata, la seconda lontana dallo specchio e la terza "telefonata". In avvio, invece, stoppa e si gira Botheim che riempie l'area assistito da Ribéry in ottima vena. Il tiro è centrale, come il colpo di testa di Fazio al 29'. In difesa, però, la Salernitana deve essere registrata e potenziata. Rischia in un paio di occasioni e ad inizio ripresa (Valencia per Sy, nel frattempo, sulla fascia sinistra), dopo un errore di Fazio, Mihaila grazia l'ippocampo al 4' centrando la sagoma di Sepe.

Il capitano, la doccia fredda e il pistolero

La nota lieta è il pieno recupero di Franck Ribéry: il francese, ringalluzzito anche dai gradi di capitano che ritrova in gara ufficiale allo stadio Arechi, si muove con disinvoltura in campo e dispensa assist. Quello del 5' della ripresa, destinato a Botheim, non è sfruttato dall'attaccante norvegese. Brividi, ancora brividi in area di rigore granata: Sepe calcola male la traiettoria proveniente da calcio d'angolo, il tiro a botta sicura di Romagnoli si stampa sulla traversa. La frittata, però, è dietro l'angolo: Fazio perde il contrasto e prova a recuperare posizione, tiro dal limite, Sepe respinge come può ma Camara, in posizione regolare (lo tiene in gioco Pirola), trova il tap-in vincente al 15' della ripresa. Nicola corre ai ripari richiamando in panchina Ribéry e Kastanos per Bonazzoli e Cavion. Non basta, è troppo poco: una serie incredibile di errori, innescata da Pirola e ingigantita da Mantovani, genera il secondo gol - autore Mihaila al 29' st - con il quale il Parma manda agli archivi la partita e guadagna l'ingresso nei sedicesimi di finale di Coppa Italia, nei quali affronterà il Bari che ha eliminato l'Hellas Verona. Entra Gyomber per le prove generali di campionato, al posto di Pirola. Fa le prove generali anche la curva Sud Siberiano: 10.205 spettatori presenti allo stadio, in attesa di sussulti di mercato. Patron Iervolino non c'era, ma avrà preso nota.

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