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Alla Roma basta Cristante: Salernitana sconfitta nello stadio quasi sold out

Gol di Cristante e palo di Dybala nel primo tempo. Basta questo alla squadra di Mourinho per violare lo stadio Arechi

La Roma è più forte e vince. La Salernitana è ancora incompleta: Maggiore, ieri in tribuna, potrà subito essere schierato al posto di Kastanos; in attesa del centravanti, di Bohinen che è la luce delle idee e anche di maggiore personalità per prendersi i duelli e le superiorità che contano a metà campo, la squadra granata perde meritatamente. Avrebbe bisogno dello spunto, potrebbe sfruttare qualche palla inattiva, ma oggettivamente la Roma la grazia parecchio soprattutto quando Ribéry neo entrato si incaponisce e poi per segnare bisogna tirare in porta. Contro i califfi di Mourinho, invece, la Salernitana in costruzione riesce ad inquadrare lo specchio una volta con Bonazzoli e l'altra con Bronn. Poi si spende, rincorre, paga dazio. Riesce solo a limitare i danni: l'aiutano la buona sorte e i difetti di mira di Zaniolo e di Dybala. Dal prossimo weekend, a Udine e in attesa di ulteriori rinforzi ma anche di buone nuove dall'infermeria (Radovanovic e Bradaric torneranno ad allenarsi), comincerà il campionato della Salernitana.

La cronaca

Errore gravissimo di Lassana Coulibaly - passaggio in orizzontale con la difesa in uscita - si inserisce Zaniolo che macina metri ma grazia Sepe fallendo un rigore in movimento (4'). Zaniolo è una spina nel fianco e ci riprova al 10'. Bronn gli lascia mezzo metro, Sepe chiude lo specchio e concede corner. La Salernitana reagisce al 18' con una invenzione del suo giocatore più estemporaneo, Federico Bonazzoli. Dopo un pallone prezioso recuperato a metà campo, il numero 9 granata lo fionda all'improvviso verso Rui Patricio, che deve cambiare piede e direzione, bloccando in due tempi. I direttori d'orchestra della Roma sembrano assopirsi ma è sufficiente una piccola sbavatura per innescarli di nuovo. E' storia del 24': Vilhena commette fallo al limite dell'area e i tifosi della Salernitana trattengono il respiro per la conclusione di Dybala, alta di un soffio. La squadra di Nicola pressa altissima, è aggressiva e compatta ma non sempre. Quando allarga maglie e marcature, sono dolori e viene presa d'infilata. Accade al 25': la rapida circolazione di palla da parte dei romanisti libera ancora Zaniolo che grazia di nuovo Sepe.

Salernitana-Roma foto Gambrdella

La Roma sfonda spesso a sinistra con Spinazzola e proprio da una superiorità numerica ottiene il calcio di punizione dal quale la Salernitana non riesce a venir fuori. Il pallone ballonzola pericolosamente sulla trequarti, Cristante prende la mira, il pallone passa attraverso una selva di gambe e si insacca alla sinistra di Sepe. Roma in vantaggio al 33'. La Roma accelera e può far male di nuovo: Sepe ci mette la mano per deviare in maniera impercettibile eppure decisiva il mancino di Dybala sul palo. Poi Mazzocchi completa il salvataggio. E' il 44' e la Salernitana pare destarsi, osa, lascia giocare anche Candreva. Il problema è che i cross che potrebbero essere raccolti in area di rigore da un airone non trovano più appostato Djuric, passato all'Hellas Verona, ma Botheim che manca l'impatto dopo aver provato generosamente ad avventarsi sul pallone con uno stacco da centravanti. I granata chiudono il primo tempo in attacco e potrebbero addirittura pareggiare: calcio d'angolo e colpo di testa di Bronn che resta impigliato nelle maglie romaniste.

La ripresa

Nicola mischia le carte richiamando in panchina Kastanos (in difficoltà) e utilizzando tra le linee Ribéry. Proprio un pallone sanguinoso perso dal giocatore francese, però, innesca al 12' il contropiede della Roma. Dybala piazza l'accelerazione, Bronn è un po' distante, la Joya cerca il palo lungo e non lo trova per centimetri. Dopo il tiro di Bonazzoli ribattuto dalla barriera e la successiva conclusione fuori misura di Vilhena, Nicola sostituisce Botheim con Valencia e Mazzocchi con Sambia. Ancora cambi e inversioni granata per il tutto per tutto: dopo aver portato Candreva da destra a sinistra in seguito all'ingresso in campo di Sambia, Nicola sposta di nuovo Candreva riportandolo nella collocazione naturale, utilizza Valencia sulla fascia sinistra (inizialmente seconda punta), porta Sambia a centrocampo al posto di Lassana che passa il testimone al centravanti Kristoffersen.

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