Poker granata all'Arechi: è la festa del gol, la Salernitana domina la Sampdoria
Apre le danze Dia, raddoppia Bonazzoli, firma il tris Vilhena, poi chiude i conti Botheim, appena entrato. La squadra di Nicola vince, convince. I tifosi preparano l'esodo a Bologna
Una squadra, un gioco, una maglia, un popolo: è il footaball, è lo sport più bello del mondo. In quasi ventimila (19.116 spettatori), allo stadio Arechi, hanno assistito a Salernitana-Sampdoria non solo per incrollabile fede e passione. No, stavolta si sono anche divertiti, perché la Bersagliera ha ruggito, ha pressato, ha stretto nella propria metà campo, la Samp, ha dominato, ha fatto sfoggio di Candreva che parte da destra ma crossa anche di sinistra, poi di Mazzocchi che giocava a destra e adesso lo fa a sinistra con lo stesso impeto, la stessa efficacia. Poi ci sono di Dia e Bonazzoli, la coppia gol che ha estasiato e ha scaricato in porta alle prime occasioni utili. Pure Botheim ha partecipato alla festa del gol e prima di lui Vilhena.
Lo scenario
Manca adesso un pizzico di mercato (Daniliuc c'è, il centravanti arriverà e anche l'under a centrocampo, last minute) e poi occorre che si svuoti in fretta l'infermeria, dove alloggiano ancora Lovato, Bohinen, Radovanovic. A quel punto la Salernitana sarà completa, ultra competitiva per il proprio obiettivo. Adesso è già sulla buona strada. Ha stritolato la Sampdoria, le ha tolto l'aria e le traiettorie, l'ha accerchiata colpendola sul ritmo e l'intensità, proprio come aveva fatto la Doria nel turno precedente di campionato, contro la Juventus.
La cronaca
Si illumina subito la mattonella granata al 2': verticalizzazione di Candreva per Dia che rallenta la corsa per attendere il pallone e calciare. Lo mura Colley. Sussulto all'8' ed è quello decisivo: la curva Sud esplode di gioia al gol di Dia ma viene annullato dall'arbitro, su segnalazione del guardalinee, per la posizione irregolare di Bonazzoli, che aveva crossato, smarcato da Maggiore. Presunta. Anzi, no. L'arbitro Massa attende la segnalazione del Var e convalida. L'Arechi esulta due volte. Mazzocchi fa il diavolo a quattro anche sulla sinistra: scappa via a Depaoli che lo stende sulla trequarti. Ammonizione e calcio di punizione. Comanda la Salernitana e al 15', dopo aver conquistato un altro calcio di punizione, Vilhena prova ad aggirare la barriera ma trova la presa sicura di Audero. Ma è Mazzocchi show e poi anche Bonazzoli show. Il terzino sulla fascia mancina domina la scena e mette al centro il traversone che Vilhena lascia sfilare con un furbo velo. Sulla zolla del pistolero c'è Bonazzoli che fiionda in rete ed esulta "scaricando il mitragliatore" sotto la curva Sud Siberiano. Minuto 15: 2-0 per la Bersagliera. E' Salernitana show, è assalto alla Samp: Candreva da destra crossa o tira. Conta l'esito: il pallone fa quasi la "barba" alla traversa, Audero battuto.
Super Sepe
Poi la squadra di Nicola rischia di farsi male da sola. Dopo mezz'ora di altissima intensità, avrebbe bisogno di un regista difensivo o di un play di ruolo in grado di addormentare il gioco e far correre gli avversari. Dispone, invece, in questo momento di altre caratteristiche, è costretta a giocare costantemente sull'impeto e sul dinamismo, diventa anche arruffona per trenta secondi in fase difensiva e ci vuole il migliore Sepe, in formato monstre, per neutralizzare le tre conclusioni consecutive di Djuricic, Caputo e Leris.
La ripresa
Nicola sfila dalla contesa Mazzocchi, ammonito ed a rischio espulsione, e manda in campo Kastanos, mezzala. Vilhena si sposta largo a sinistra e Candreva resta a destra, sulla corsia di competenza. La Salernitana è di nuovo straripante: segna con Bonazzoli ma non vale (fuorigioco di Dia) e poi passa all'incasso al 6' della ripresa con un'azione straordinaria di Vilhena. Un'azione da numero 10: Tonny chiede il dai e vai a Coulibaly che impreziosisce la sua prestazione sontuosa con un morbido pallonetto per chiudere lo scambio. Vilhena ringrazia e deposita in rete di piatto. "Bonazzoli fa gol": standing ovation per Federico da Manerbio al 20', quando Nicola manda in campo Botheim. C'è gloria, tanta gloria anche per il giocatore norvegese. La musa ispiratrice è Boulaye Dia ma tutto parte da una percussione stre-pi-to-sa di Lassana Coulibaly, che lascia sul posto la Sampdoria. Poi Dia serve in corridoio Botheim, che prende la mira e gioca di sponda con il palo alla destra di Audero. Il poker è servito al 32'. Nel frattempo Nicola completa le sostituzioni: dopo l'ingresso di Sambia (due errori grossolani, da rivedere) e Valencia per Candreva e Dia, dà spazio anche a Pirola per Gyomber e Fazio si sposta al centro del terzetto difensivo.