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Salernitana-Udinese vale la storiA, la carica di Nicola: "Il mio 7%, voglio che Salerno sia felice"

Stadio tutto esaurito, sontuosa scenografia sugli spalti, Belec tra i pali al posto dell'infortunato Sepe e un obiettivo da raggiungere per regalare una gioia immensa alla città

Stadio Arechi tutto esaurito, sontuosa scenografia sugli spalti, Belec tra i pali al posto dell'infortunato Sepe e un obiettivo da raggiungere per regalare una gioia immensa alla città. Salernitana-Udinese è appuntamento con la storiA. Prima della conferenza stampa di presentazione, Davide Nicola, allenatore della rimonta con vista sulla salvezza, ha pubblicato una grafica su Instagram, a tinte granata fortissime: "7%, sempre al massimo".

La presentazione

L'allenatore ha presentato la partita in collegamento attraverso Zoom, tutto è andato in onda in diretta sul canale ufficiale YouTube della Salernitana. "La nostra storia parte da qui, dal 7% - ha detto mister Nicola mostrando la maglia - Vogliamo crederci, partiamo da qui. Sapevo che era difficile ma è il modo con il quale me lo hanno detto che mi ha messo i brividi. Così mi hanno detto il mio presidente, il mio direttore. Poi è arrivata la prima partita e sono stato travolto dall'entusiasmo di questa gente, da questa piazza. Paulo Coelho diceva che è bello accettare che tutto l'universo trami per fart arrivare ad ottenere una cosa, se aneli di ottenerla ma accettando anche che non possa accadere. Però non bastava: bisognava creare relazioni leali. 7% non è una percentuale che lascia molto margine all'immaginazione, bisognava fare un salto nel vuoto. La differenza grandissima era convincersi che si poteva volare. I ragazzi hanno fatto un percorso grandissimo. In questo percorso è facile pensare che i risultati potessero e non potessero arrivare. Era più bello sapere che potevamo giocarcela insieme alla nostra gente. Non lo so come atterreremo dopo il 7%, dopo questo salto nel vuoto, ma bisogna convincerci che con la collaborazione di tutti possiamo volare, possiamo farcela per realizzare qualcosa di bellissimo". Sarebbe la madre di tutte le imprese di Nicola, ma questa è la perla. "A me interessa questa - dice - se pensiamo che il 16 aprile avevamo 12 punti di vantaggio e che adesso possiamo realizzare una storia di grandi valori, è bellissimo. Che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo mettere entusiasmo ed energia. Moltiplichiamo il 7% facciamolo diventare 700". La Salernitana e il proprio allenatore quale partita hanno preparato? "Per arrivare fin qui abbiamo dovuto affrontare rischi incredibili. Non ci sono partite in due campi, compresa Venezia-Cagliari, ma c'è solo la nostra partita. Sappiamo che affronteremo momenti diversi nella stessa partita. Qui non c'è una storia di chi è salita su un carro, ma di gente che è partita con un direttore, un allenatore, con i propri tifosi che non ci hanno mai abbandonato". Manca Ederson, ci sarà invece Bohinen. "Questa settimana ho chiesto ai ragazzi di non avere fretta di arrivare alla partita. Domenica mattina faremo una mini rifinitura e il nostro segreto è aver creduto in quello che abbiamo fatto".

Il centrocampo e l'identità

Obi soluzione al posto di Ederson e Bonazzoli dal 1' insieme a Djuric. Nicola tiene ancora tutti sulla corda: "L'unica novità è che non ci sarà Sepe ma ci sarà Belec del quale mi fido e che ha fatto già bene. Secondo me in questa partita non è importante tanto l'aspetto tecnico tattico ma il fatto che in questo match dobbiamo mettere tutti gli ingredienti che ci hanno portato fin qui. Il mio futuro? E' nella partita di domani e per me non c'è nient'altro che questo. Credo che con un ultimo grande sforzo, questa storia possa assumere un valore incredibile. Il resto non mi interessa. E' tattica e strategia, è cuore e cervello. Non possiamo scindere. E' l'ultima gara, c'è la voglia di raggiungere e di credere. La mentalità va parallelamente con le azioni. Noi siamo una sola cosa. Non devo togliermi nessun sassolino ma ho raccolto i sassolini, inteso come contributo, che abbiamo portato tutto. Adesso riversiamo tutto quello che abbiamo. E' la partita di Salerno e della Salernitana, Non c'è ansia intesa come timore. C'è ansia intesa coma sana energia: quanto lavoro abbiamo fatto per arrivare fin qui e quanta gente si è impegnata per arrivare fin qui. Non ci sentiamo separati dal contesto, i desideri della gente sono i nostri desideri. Giochiamo tutti insieme: è fondamentale il soffio si Salerno".

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