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La Salernitana sfida il Verona, missione tre punti per Nicola: "Vogliamo dimostrare chi siamo"

Fazio convocato per stare con il gruppo, Daniliuc ha superato il fastidio al piede. Novità a centrocampo, Bonazzoli in attacco

Vincere per ritrovare il sorriso. Vincere è l'unica cosa che conti. La Salernitana sfida il Verona dopo aver ricevuto in settimana la visita degli ultras e dopo aver preparato anche il passo d'addio di Franck Ribéry, che smette con il calcio e si prepara ad un nuovo ruolo in granata. La preparazione della delicata sfida all'Hellas è filata via facendo innanzitutto la conta dei disponibili: Dia ha smaltito la contusione all'anca ma dovrebbe partire dalla panchina per far posto a Bonazzoli; Daniliuc stringe i denti dopo un pestone al piede rimediato in allenamento. La Salernitana andrà di 3-5-2 e serve anche la luce delle idee in mezzo al campo. Bohinen sta svolgendo il suo protocollo di recupero, da play dovrebbe giocare uno tra Kastanos e Maggiore. Nicola presenta la partita. In sala stampa anche il direttore sportivo Morgan De Sanctis.

La presentazione

"Fazio viene in ritiro anche se non è ancora pronto. Gli farò respirare aria di squadra per stare vicino a noi. Non so se andrà in panchina". Questa la prima traccia da bollettino di Nicola. Poi la gara: "Non vogliamo sbagliarla dal punto di vista dell'approccio e dell'atteggiamento. Quando finisce la partita già si parla normalmente. Quando la perdi come è accaduto a noi, è giusto che si sproni, si dica e si analizzi. Noi adesso vogliamo fare una partita diversa, dobbiamo ottenere un risultato diverso". Bisogna lasciarsi alle spalle l'involuzione: "E' stata una delle settimane nelle quali abbiamo dialogato meno. Non ho questo metodo educativo: quando le cose non vanno bene non sono abituato a indicare, distruggere. La cosa più bella che è accaduta in questa settimana è la visita dei nostri  tifosi che ci hanno detto di non sentirsi rappresentati. A me piace sempre costruire e vedere dettagliatamente quello che non è andato bene, riscoprendo il nostro lavoro dalle fonfdamenta: umiltà, capacità di restare compatti. Ci siamo rimessi in riga, messi a lavorare con piacere". Le scelte. Chi giocherà in attacco? A Reggio Emilia, Bonazzoli non è stato titolare. Ha bisogno di essere sitimolato, rischia di mettere un po' il broncio. "L'ho visto straordinariamente bene, sa che deve completare il suo percorso calcistico e umano - risponde Nicola -. E' attirato dalla città di Salerno. Qualcuno gioca un po' meno e altri un po' di più. Non dimentico mai nessuno. Lui è abile e arruolato. Poi vedremo chi giocherà". Cioffi ha detto di aver lavorato sulla leggerezza. Nicola in che modo lo ha fatto? "Bisogna definire che cosa significhi aspetto mentale, che per me vuol dire serenità ma anche forza, consapevolezza. Poi talvolta le partite si sbagliano, succede. Non deve accadere invece la non reazione, dopo aver preso coscienza che non abbiamo fatto una partita all'altezza. Non abbiamo avuto un atteggiamento equilibrato nelle due fasi, vogliamo invece avere la forza di ridimostrare anche se stiamo perdendo una partita". Nicola si sente in discussione? "Lo faccio costantemente, sono 30 anni che mi metto in discussione, 12 dei quali da allenatore. Non ho bisogno di elencare il lavoro che si è fatto, non ho bisogno di dire che non sono mai contento. Avverto la fiducia della società. Ci sono sempre briefing con l'area tecnica. Io li impronto sempre sulla costruzione e il nostro presidente fa lo stesso. La cosa importante è non drammatizzare ed essere spietati nelle autocritiche quando serve. Io a Salerno sto da Dio". Ribéry, il calciatore divino e campione, è pronto al grande passo. "Quando si parla di Franck, si fa riferimento a un uomo che ha potenzialità e capacità di fare tutto. Per noi è stato un piacere averlo conosciuto. Non so se c'è stato già la definizione di tutto, ma so per certo che noi ne avevamo parlato perché siamo stati noi a chiedergli se voleva darci una mano. Gliel'ho chiesto personalmente e io lo vedo bene nel ruolo di affiancamento allo staff tecnico. E' una persona così speciale che diventa un valore aggiunto sempre". 

Le scelte

"Ci sarà qualcosa di diverso, in ogni partita accade sempre. Noi stiamo continuando a formare una squadra, che è già nuova. Diventa difficile spiegare che non stiamo impiegando i nuovi se a Reggio Emilia contro il Sassuolo otto su undici erano nuovi. Ci saranno alternative e abbiamo fatto anche uno screen considerando che c'è stato anche un impegno con le Nazionali. Una parte importante è anche capire chi è più in forma". A centrocampo hanno giocato sempre tre giocatori: "E' probabile che ci siano delle rotazioni in quel reparto. Ho idee chiare da questo punto di vista. E' probabile che interpreteremo con un altro giocatore". Varianti tattiche? "Stiamo lavorando ma per noi era importantissimo dare una certa mentalità. Se decidi di giocare poi in un certo modo, deve accadere". Lunedì Nicola riceverà il premio Scopigno. "Fa piacere, il premio è sempre il riconoscimento per un lavoro svolto. Io sono sempre un po' imbarazzato nel ricevere un premio. Poi a me sinceramente interessa come premio la vittoria della prossima partita. Djuric e Verdi? Se li incontro, li saluterò volentieri. Sono giocatori importanti, ma in questo momento non fanno parte della nostra squadra". 

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