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La Salernitana fa harakiri: passa in vantaggio ma lo Spezia rimonta e vince lo scontro diretto

Il gol della liberazione, un tappo che salta: l'attaccante nigeriano dribbla il portiere ed esulta davanti a 1300 tifosi della Bersagliera. Alla ripresa, lo Spezia impatta con Strelec. Ribalta tutto Kovalenko

Ingenua, troppo ingenua. Tenera nel momento decisivo: in chiara difficoltà, bucata due volte alla ripresa dopo essere passata in vantaggio con Simy, la Salernitana perde lo scontro diretto a La Spezia e cede alla rivale punti che valgono platino, in chiave salvezza. Finisce 2-1 ma le recriminazioni della squadra di Castori sono enormi. "Incredibile, incredibile - dice l'allenatore della Salernitana a fine partita, al microfono di Dazn, pensando al gol preso da fuori area - Facile dire che siamo stati penalizzati anche dalle assenze, visto che dopo 20' abbiamo perso Gyomber. Di positivo c'è il gol di Simy che finalmente si è sbloccato. Adesso bisogna mettere cose a posto. Il primo gol è nato da una palla persa e dal gol in contropiede e il secondo da un'azione di calcio d'angolo dalla quale non siamo riusciti a conquistare palla. Lo Spezia si è galvanizzato e noi non abbiamo avuto la scintilla. Adesso cerchiamo di recuperare energie sia fisiche che umane nelle prossime due partite, contro l'Empoli e il Venezia, partite assolutamente alla nostra portata".

La tattica

"E' la partita": lo dice Thiago Motta in apertura, al microfono di Dazn e lo pensa Castori, che sceglie due torri - Djuric e Simy - e tiene in caldo Gondo, il primo insieme ad Obi a lasciare l'infermeria. Saltano bende e cerotti: in campo non contano più. Spezia e Salernitana - quest'ultima scortata da circa 1300 tifosi - devono vincere per allontanarsi dalle sabbie mobili. Motta sceglie Nzola e non Manaj, lascia in panca Verde, cambia il portiere e fa giocare Gyasi a tutta fascia. La Salernitana, di contro, non cambia il modulo (Obi sulla trequarti e non Kastanos, che invece fa la mezzala, sostituisce l'infortunato Ribéry, "che ci manca per esperienza e tecnica - ha detto Castori - ma Simy e Djuric anche in futuro possono giocare insieme") e si affida a una mediana senza Lassana Coulibaly ma con l'altro Coulibaly, cioè Mamadou, il capitano Di Tacchio più Obi. Da capitano a capitano: lo Spezia recupera il suo "graduato", Giulio Maggiore e lo affianca a Kovalenko. Cambia anche l'arbitro: non più Marini, indisponibile, ma Massa.

La cronaca

Nei primi 9' la Salernitana produce un cross da destra con Mamadou Coulibaly, fuori misura, ed un potenziale contropiede che Obi, bravo ad intercettare il passaggio ingenuo di Gyasi, sfrutta malissimo, verso l'esterno e non alla propria sinistra per puntare la porta. Lo Spezia soffre a sinistra quando difende ma la croce diventa delizia quando si distende in contropiede: al 12', veloce circolazione (Gyasi, Maggiore, Antiste e poi Salcedo che dai 20 metri conclude alto sulla traversa). Altri contrattempi muscolari al 20': in coda ad una settimana di guai, si ferma anche Gyomber. Chiede il cambio e lo rileva Kechrida. La difesa resta a 4. Clamorosa palla gol dello Spezia al 27': cross da destra, Salcedo salta tra Gagliolo e Kechrida ma colpisce la traversa con un colpo di testa, da pochi passi. La replica della Salernitana arriva al 29': dopo alcuni tentativi dal limite dell'area, murati, tira Kechrida ma il suo destro è sbilenco e finisce sull'esterno della rete. Poi due potenziali occasioni granata, tra il 34' e il 35': la prima costruita da Kastanos in ripartenza necessiterebbe di una rifinitura diversa ma gli attaccanti attendono palla addosso e nessuno detta il passaggio; la seconda con Obi che è maldestro.

Il gol della liberazione

Simy fa le prove generali del gol al 38': Kechrida si invola ed è intelligente a servirlo alle spalle della difesa. Il tiro del nigeriano è immediato ma forse un po' centrale: Provedel è prodigioso. Poi arriva il gol con il quale finalmente Simy impatta sulla Salernitana: l'azione si sviluppa dalla sinistra, Obi si fa perdonare e stavolta è sontuoso nell'assist di piatto sinistro, di prima intenzione, con la pressione di Nikolaou addosso e quasi no look per Simy. Il centravanti è bravissimo ma anche freddo al 39' nel dribblare il portiere con un leggero e decisivo tocco di sinistro, poi l'accomoda in rete con il piatto destro, proprio sotto il settore ospiti. "Se ci difendiamo, andiamo in difficoltà. La ripresa sarà durissima ma noi sappiamo che in questa gara i punti possono valere doppio", dice il capitano Di Tacchio a Dazn, all'intervallo.

La ripresa

La Salernitana ha subito l'occasione di affondare il colpo dopo 50". Kechrida libera la falcata e libera dalla destra anche il cross che, però, è fuori giri: Djuric, appostato sul secondo palo, non può arrivarci. Lo Spezia pareggia al 51': Kechrida è in libera uscita sulla fascia destra, in disordinata sovrapposizione. La fascia destra resta sguarnita e nessuno accorcia in quella fetta di campo quando Salcedo supera la metà campo e pesca proprio lì  - sulla sinistra d'attacco e destra difensiva dei granata - Kovalenko che può alzare la testa e servire Strelec che al volo fionda il pallone sotto la traversa. 1-1 e tutto da rifare. Al 58', doppio brivido per la Salernitana. Lo Spezia sfonda a destra, dai e vai Nzola-Strelec, tiro di Nzola, Belec respinge ma centrale e non in bello stile. Poi Kechrida si fa anticipare da Salcedo che va in tap-in ma in questo caso Belec è prodigioso e concede solo corner. Occasione importante anche per la Salernitana al 60': cucchiaio di Simy per Djuric, che si allunga davanti a Provedel in uscita ma non riesce ad agganciare il pallone. Fiammata di Kastanos al 64': forte ma centrale, Provedel si accartoccia e blocca a terra. Castori sterza con due mosse: dentro Schiavone al posto di Kastanos (caratteristiche di maggiore contenimento) e Gondo, più dinamico di Djuric che gli lascia il posto. Poi Belec ci mette ancora i pugni per respingere il diagonale di Maggiore (71'). Lo Spezia è più in palla e ribalta il match al 76': Podgoreanu, nuovo entrato, sposta il pallone da destra a sinistra. Kovalenko è sulla zolla giusta ma ha anche parecchio spazio per prendere la mira e infilare il pallone al sette, alla sinistra di Belec: 2-1. 

Le ultime carte

Castori sfila Ranieri e Coulibaly. Al loro posto Zortea e Vergani. Sei minuti di recupero e il primo fila via dopo un tiro di Gondo, alto sulla traversa. Poi una spizzata su fallo laterale, battuto da Gagliolo. Resta solo l'amarezza: un pugno di mosche in mano e una partita all'orizzonte, di nuovo pesantissima, contro l'Empoli all'Arechi, il 23 ottobre.

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