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La Salernitana pareggia a La Spezia: regalo a metà per il patron Iervolino

Nel giorno del compleanno del presidente granata, la squadra di Sousa scappa avanti nel primo tempo, complice l'autogol di Caldara. Poi perde riferimenti offensivi e distanze: lo Spezia impatta e colpisce anche due legni

Due facce della stessa squadra: c'è stata una Salernitana in campo fino al 59', il minuto dell'azione di Dia che avrebbe potuto raddoppiare. Da quel momento in poi, Dia ha perso i suoi punti di riferimento, la squadra ha arretrato il baricentro e scalato marce, lo Spezia ha impattato e rischiato più volte di far saltare il banco. Così è nata e così è finita Spezia-Salernitana, potenziale jolly salvezza per i granata, in parte sprecato. Dopo il ko del Verona a Torino contro la Juventus, la Salernitana poteva ottenere di più allo stadio Picco e ci stava anche riuscendo. Senza Piatek e senza Candreva, senza il centravanti e il capitano e con due giocatori (Bohinen e Maggiore) che non spiccavano per dinamismo, ha dovuto accontentarsi del pareggio che le consente almeno di allungare a +9 sul Verona. 

Le premesse

La Salernitana scende in campo con la terza maglia e con "il primo" attacco, quello migliore. Sousa non lascia in panchina Dia, anzi raddoppia: insieme al senegalese, lucida e schiera in attacco anche Piatek. La scelta tiene conto anche delle statistiche, del rendimento: a guardar bene, Dia è diventato Re Mida dei granata, negli ultimi tempi, quando al suo fianco c'era il pistolero polacco. Per far posto a Piatek, l'allenatore rinuncia a Kastanos. C'è una sorpresa anche a centrocampo: non c'è Maggiore nè Bohinen, insieme a Lassana Coulibaly, ecco Tonny Vilhena. Su sponda spezzina, l'attacco viene afffidato a Shomurodov, più Verde e Gyasi a sostegno. Sorpresa Kovalenko: un suo gol, l'anno scorso, mandò ko la Salernitana e propiziò anche l'esonero di Castori. 

La ricorrenza

Si gioca nella Domenica delle Palme riservata ai ricordi ed ai festeggiamenti. Balza alla mente, ad esempio, un colpo di testa in tuffo di Carmine Della Pietra, che siglò lo 0-1 definitivo a Casarano, nel giorno delle Palme e nella storica stagione della promozione dalla Serie C alla Serie B. Ma questa è soprattutto la Salernitana di Danilo Iervolino: nella domenica che mette in palio il jolly salvezza - Verona ko in casa della Juventus, i granata pregustano il blitz per balzare a +11 sulla zona retrocessione - c'è un regalo da confezionare al patron, nel giorno del suo compleanno. 

La cronaca

Candreva ondeggia tra mediana e trequarti: il capitano sostiene la coppia Dia-Piatek ma in realtà è Dia a svariare ed a fare coppia con Candreva, a ridosso di Piatek. La Salernitana in dieci minuti costruisce tre possibili palle gol (Lassana con un pallonetto da distanza siderale, Sambia con un tiro dalla distanza coraggioso ma sballato, Piatek di testa in mischia), ma l'occasionissima arriva al 10'. Un rinvio maldestro e un rimpallo mandano in fuga Dia. Il centravanti potrebbe cercare lo scavino su Dragowski in uscita ma è altruista e in pallonetto serve Candreva che accompagna l'azione correndo sul binario alla sua sinistra. Il numero 87 della Salernitana, però, è più avanti rispetto alla linea del pallone, è in precario equilibrio e in sforbiciata può solo schiacchiare il pallone, poi salvato dallo Spezia in prossimità della riga di porta. La Salernitana deve fare attenzione alle ripartenze dello Spezia, che resta raccolta e schizza via in contropiede. Lo fa al 22' e tutto nasce da un controllo sbagliato di Coulibaly. I liguri spostano rapidamente il pallone sulla sinistra, cross di Gyasi e Shomurodov alza la mira di testa. I padroni di casa ci riprovano dopo un giro di lancette: sempre dalla propria sinistra, Gyasi punta Sambia, converge e crossa sul primo palo per Kovalenko che non trova il tempo giusto per la battuta a rete. Al 31' occorre il migliore Ochoa - smanacciata sulla linea di porta - per respingere il tiro velenoso e carico d'effetto che Verde fionda direttamente dalla bandierina del calcio d'angolo. Al 38' si ridesta la Salernitana. Dia è bravo a soffiare il pallone a Verde in uscita, Candreva carica il tiro e prova a piazzare il pallone nell'angolo alla destra di Deragowski: fuori di un soffio. 

Salernitana in vantaggio

Accade tutto al 44'. Bradaric scappa via sulla fascia sinistra, poi Coulibaly, il movimento di Vilhena disorienta la difesa dello Spezia e può mettere in moto Piatek. Preoccupato dall'inserimento del pistolero polacco, Caldara prova ad anticipare il pistolero polacco ma piazza il pallone sul palo lungo, imparabile per Dragowski. Autorete, Salernitana in vantaggio ma non sazia. Anzi, in pieno recupero costruisce altre due palle gol. Al 46' fa tutto Sambia: dribbiling e anche la bella "veronica" con la quale si fa largo in area tra le maglie spezzine. Conclusione di sinistro indirizzata alla destra di Dragowski che si distende e gli nega il gol. Il corner successivo produce un cross al bacio per Piatek che sovrasta nello stacco Amian ma è sfortunato perché il pallone fiondato di testa incoccia la traversa, a Dragowski battuto (47').

La ripresa

Semplici rinforza l'attacco: in campo Maldini, gli fa posto Kovalenko. Lo Spezia però deve cambiare ancora in attacco: Gyasi accusa un lieve malore, al suo posto Agudelo. Al 55' incomincia la partita del cuore di Giulio Maggiore: tifoso dello Spezia, spezzino, ex capitano, guadagna un mix di fischi e applausi al Picco, al sio ingresso in campo al posto di Piatek. Al 59' Dia costruisce praticamente da solo un'azione da campionissimo: va in fuga palla al piede partendo quasi dalla propria area di rigore, semina il panico nella metà campo dello Spezia, prepara il tiro con un sontuoso doppio passo e poi scarica il destro: pallone alto, clamorosa palla gol. Lo Spezia resta in corsa, sornione e occorre un monumentale Ochoa, al 61', per respingere da gatto, sulla linea di porta, il corner battuto con il destro - teso e velenoso - da Maldini. Sousa mischia ancora le carte e manda in campo Bohinen. Gl fa posto Candreva ma la frittata la fa Pirola. 

Pareggio dello Spezia

Al 70' il difensore della Salernitana sbaglia lo stop sul retropassaggio di Coulibaly e spiana la strada a Shomurodov. Ochoa prova a sbarrargli la strada ma l'attaccante uzbeko lo supera con un morbido lob. 1-1. Comincia un'altra partita e lo Spezia va vicinissima al vantaggio: calcio di punizione battuto in maniera magistrale da Maldini, Ochoa può solo guardare il pallone che incoccia la traversa. 

Tris di cambi

Fuori Pirola, Vilhena e Sambia. Al loro posto Fazio, Kastanos e Bonazzoli. In questo modo Sousa prova a riempire di nuovo la metà campo avversaria dando più riferimento a Dia che era stato lasciato solo dal 63', dopo l'ingresso di Bohinen. Norvegese sempre più tenero e dinoccolato a centrocampo. La Salernitana ne risente, si spacca, viene infilata dalla giocata di Agudelo che manda in porta Ekdal. Tocco con la punta, dopo essere sfilato a Daniliuc e il palo sinistro salva Ochoa. Replica della Salernitana ma velleitaria: sponda di testa di Kastanos per Bonazzoli che incrocia con il destro. Pallone sul fondo. 

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