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Il "fante" torna a casa: Giulio Maggiore si prepara per Salernitana-Spezia

Si giocherà il 2 aprile in Liguria, nel giorno della Domenica delle Palme e del compleanno del presidente Iervolino. Il centrocampista granata è uno spezzino e ha sempre tifato per lo Spezia, frequentando la curva Ferrovia insieme al fratello, al papà e allo zio. Allo stadio Picco potrebbe giocare titolare in una gara dalle mille emozioni

La gara del destino e del possibile risveglio, della rinascita. Spezia-Salernitana, set point salvezza per la squadra di Paulo Sousa che adesso dispone di 8 punti di vantaggio sul Verona invischiato nella zona retrocessione, si giocherà il 2 aprile in Liguria, nel giorno della Domenica delle Palme e del compleanno del presidente Iervolino.

Mi ritorni in mente

Giulio Maggiore, centrocampista granata, è uno spezzino e ha sempre tifato per lo Spezia, frequentando la curva Ferrovia insieme al fratello, al papà e allo zio. Allo stadio Picco potrebbe giocare titolare in una gara dalle mille emozioni. Maggiore dello Spezia è stato prima prodotto del vivaio, poi titolare in Serie B, poi capitano anche in Serie A. Forti contrasti con la società, il tira e molla sul contratto lo spinsero a cambiare strada l'estate scorsa, accettando il corteggiamento della Salernitana. In granata, però, non ha ancora "performato", com'è solito dire il direttore sportivo De Sanctis quando deve valutare il rendimento di un giocatore. Non lo ha fatto neppure Vilhena, al netto dei suoi tre gol realizzati, però Tonny l'olandese e Giulio lo spezzino non possono essere messi sullo stesso piano: Vilhena è in prestito, Maggiore è di proprietà e costa un milione di euro di stipendio. Gli infortuni lo hanno parecchio condizionato nell'avvio di stagione e anche in corso d'opera, tant'è che fu costretto all'andata a saltare il primo incrocio con lo Spezia. Adesso ci crede, è pronto, si allena al centro sportivo Mary Rosy insieme agli altri giocatori di movimento ed ai portieri non convocati dalle Nazionali.

Il ritorno

Ritornerà, dunque, a La Spezia da ex capitano. Abbraccerà Bastoni, suo grande amico e prodotto della "cantera" spezzina come lui, ma anche Gyasi, che ha ereditato proprio da Maggiore la fascia del capitano. Sogna una bella partita, emozionante, da titolare, da protagonista. Da "fante": a La Spezia vuol dire ragazzo e lui, da ragazzo, decise di lasciare Milano ed i giovanissimi del Milan per ritornare nella sua città. Le partite le ha sempre seguite con il fratello Giacomo, che poi è diventato ingegnere. Lo chiamano, però, "il cigno" sui campi di calcio: gioca con il dilettanti del Pietrasanta e fa l'attaccante. 

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